Tra le maglie della stanchezza atavica che mi pervade...
Con l'arrivo da Nizza di un dottorando gia' conosciuto, le attivita' outdoor si stanno moltiplicando, tempo permettendo, che' ancora la primavera non s'e' stabilizzata. La novita' piu' pittoresca e' che il
chercheur se ne va a pescare con il dottorando nizzardo, da qui in avanti pêcheur... Pittoresche erano soprattutto le scenette del chercheur alla pesca, incapace di far male al verme e ai pesci pescati...
Sarkozy ha vinto.
Da circa una settimana, una delle tre mucche e' scomparsa... quella grande e pezzata. Non ho neppure fatto in tempo a raccontare delle loro vicende a tre: la pezzata, la grande fulva e la piccola fulva e riccia (che ormai cresce a vista d'occhio). Mi torna in mente una poesiuola di Stefano Benni che lessi su una smemoranda in un anno x dei novanta
MUCCHE
Le mucche
le mucche dormono
dentro la stalla stanno insieme strette
e con il fiato fan le nuvolette
e sognano
le mucche sognano
un cielo azzurro bianco come il latte
in cui decollano come farfallette
e volano
le mucche volano
sopra le nuvole dall'alto puntano
le naturali loro artiglierie
e poi bombardano le macellerie
ma poi si svegliano
le mosche ronzano
è già mattino
e le mucche pensano
le mucche pensano
al loro destino
cos'è la vita infine?
oggi siam qui, domani scaloppine.
tratta da "Stranalandia" di S. Benni
(Si capisce che sono ancora in laboratorio, non ho infilato un accento?)
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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.
Prova pro-pro-prova