04 April 2015

Mieux que l'osteò!

Squabus  aveva pedalato fino al nono mese di gravidanza, o meglio fino alla trentaseiesima settimana, quando un gelo gelissimo si era abbattuto sulla terra olandica e pedalare non era più cosa sicura. Alla trentasettesima ha partorito, altrimenti, appena avesse sgelato avrebbe serenamente ripreso a pedalare e avrebbe continuato fino alla fine. Pedalare pareva un sogno piuttosto di camminare, che era dientato una tortura.

Quando tempo fa nei giorni  ormai mentalmente lontanissimi di un metà luglio 2014, la sua amica alla sesta settimana le aveva detto che non avrebbe più toccato la bici fino al terzo mese (e poi non la toccò fino alla fine), Squabus le ha detto timidamente che forse esagerava.


Giusto pochi giorni dopo, Squabus stava proprio ripensando a questo scambio di vedute, due minuti prima di arrivare alla rotonda, quella stronza ed antipatica dove -di solito- scende dalla sella con aria semi-trionfale. Quella mattina le macchine erano ferme mentre lei si affacciava al passaggio, pedonale. Assicuratasi che la prima macchina sarebbe rimasta al suo posto mentre lei attraversava, Squabus ha proseguito senza scendere di sella e senza accorgersi che la seconda  macchina, in fila parallelamente alla prima, era invece distratta. E' stato troppo tardi quando si é accorta che il conducente distratto stava guardando altrove e contemporaneamente schiacciava sul pedale dell'acceleratore. Per fortuna con molta dolcezza.

Troppo tardi. La macchina colpisce la bici e Squabus cade giù e si fa fortunatamente solo qualche graffio sulle gambe e l'avambraccio destro. Squabus va comunque dal medico, sotto pressione di tutti coloro a cui racconta l'accaduto (o ha cercato di).


Infatti una volta dal medico si è ritrovata impossibilitata a ripercorrere quanto avvenuto. Squabus soffre di amnesia su trauma anche minimo, parrebbe.  E' una cosa che le é capitata moltissime volte e forse si chiama semplicemente poco spirito di osservazione, Squabus é incapace di raccontare le scene che succedono troppo velocemente. Non le registra.  C'era un momento in cui faceva l'allenatrice di bimbi e l'arbitro pure. E arbitrare era una tortura. Chi ha fatto cosa? Fermi tutti!



In ogni caso quando il dottore le ha chiesto qualche dolore o fastidio? Squabus incredula ha dichiarato: lo so che parrà incredibile, ma mi è passato il maldischiena quello cronico, quello che mi porto appresso da anni annissimi....
E la stessa cosa ha messagiato al signore distratto ma brava persona che la aveva urtata e che la chiamava e le scriveva per avere notizie.


Son passati otto mesi circa, quell'amica ha partorito da poco il neonato che non è andato in bicicletta nella sua vita intrauterina. In questi giorni è tornato alla grande quel maldischiena là in tutta la sua potente sofferenza, per questo a Squabus viene da rispolverare questa bozza perduta. E adesso si domanda se richiamare l'osteopata (non quello lì, per fortuna nel frattempo ne ha trovato uno più di uso gradimento) o sperare in un piccolo, piccolissimo incidente...

3 comments:

  1. Non fosse che non e' tanto facile dosarlo opterei per il piccolo incidente ciclistico :-)
    ml

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    1. Son talmente acciaccata che non sarebbe blasfemo pensarci..... ma piccolerrimo eh!

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  2. Molto simpatica la lettura. Ti ringrazio.
    Un sorriso per il fine settimana.
    ^___^

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova