definitivamente loro fan!

Dopo lo stato febbricitante durato tutta la settimana lavorativa, ci si è risvegliati all'affacciarsi del week end. Un risveglio a suon di musica, ché son canterini 'sti americani!

Concerto degli Asylum Street Spankers in un locale che si chiama Numero di Avogadro (nome quanto mai in tema con la mia settimana lavorativa).
Il cantante principale che in questo video ha una camicia improbabile, ieri sera era vestito un po' più sobrio, cappello immancabile, niente più barba ma sempre pancia, occhiali dalla montatura spessa da vero intellettuale. Li metteva al loro posto con movimenti convinti della mano, che poteva sembrare Furio (di Magda e Furio di Verdone) invece era assai sexy.
Il cantante principale, perchè cantano tutti divinamente, accidenti! La fanciulla con la chitarra nel video, che si chiama Cristina... mi faceva venire i brividi... E nel delirio ultimo di vedere somiglianze improbabili tra le persone qui e gli amici in patria, non poteva chiamarsi altrimenti (vogliamo poi parlare della sua pagina web? Vedere in alto a sinistra).

Rispetto al video qui sotto la formazione era un po' diversa, ieri sera c'era un altro musicista (chitarra/banjo/altro strumento che non so ched'è/voce) dalla notevole personalità, sosia spiccicato dell'amico geriatra, che ha cantato canzoni altamente politicizzate il cui significato non ci è stato dato capire fino in fondo. Perchè, tra l'altro, io sono rimasta folgorata dalla musica e l'energia che veniva sprigionata, ma intorno a noi la gente se la ghignava tantissimo.

Dopo anni di canzoni volgari e sguaiate, hanno ora fatto un disco per bambini dal titolo Mommy says No! da cui la fantastica: You Only Love Me for My Lunchbox. In sala venivano vendute, oltre a magliette, adesivi, cd, delle fantastiche lunchbox metalliche col disegno degli Asylum versione cartone giapponese. Ho resistito a fatica. Ho comprato solo un cd.

Voi potete guardavi questo**:




**E se non funziona.
Anche questo è carino.
Si può scaricare qualcosa anche sul loro sito.

E direi che parlare degli orrori ammericani si rimanda di nuovo...