20 June 2006

Dominando il pudore



Oggi ho provato l' ebbrezza del telelavoro, o come si chiama quando lavori da casa e comunichi via mail con i colleghi. Ci metterei la firma. Ce la mettereste anche voi una volta conosciuti i miei colleghi. Ieri ha debuttato quella nuova, che poi è più vecchia di me, lavorava per la piccola e media impresa tre anni fa. Mha. Anche lei deve essersi un attimo scordata il perché se ne era andata. Deve essere l'anno dei revival. L'ho conosciuta praticamente ieri e sbaglio sempre, dico sempre, la prima impressione sulle persone. In questo caso la sensazione iniziale è stata soffocata dal litro di profumo che si era messa addosso. Cominciamo malissimo, mi sono detta. Quindi, dovrei dedurne che andremo d'accordissimo.

Questa ebbrezza m'è stata concessa dalla febbre che mi s'è incollata addosso da ormai da cinque giorni e dall'idiozia delirante che m'ha fatto chiamare in ufficio per farmi mandare un file, 'così finisco di lavorarci spaparanzata sul divano tra un'aspirina e l'altra'. Idiota.

Riflettevo che quando ho la febbre me la prendo con i francesi o con la lingua francese. E ora mi tocca andare da un medico (un medico francese). Io detesto i medici, tutti tranne il fidanzato della mia amica Teddi, che è geriatra (ed è l'autore del disegno che sta tra atom feed e iinvia una mail a squabus). Ed io non ho un medico. Prima in Francia si aveva la 'scelta finale', stai male? Vai da chi ti pare. Hanno deciso di cambiare la legge proprio quando arrivavo io. Ora c'è il medico di famiglia, all'italiana. Io non ce l'ho. In tre anni è la prima volta che prendo appuntamento con un medico che non sia il ginecologo. Ho lottato con la me frivola e 'si, domani' ed ho preso appuntamento con ben due medici, il primo che ho chiamato mi avrebbe ricevuta giovedì pomeriggio.

Io sola in casa con la febbre sono mooolto pericolosa.

Ogni promessa è debito...












Dimenticavo...
Nessuno s'azzardi a dire 'tutto qui?' che me lo mangio, sorridendo ma me lo mangio.
Altro che Grazia

3 comments:

  1. Promossi!A pieni voti direi...Tempestati al punto giusto...fan fin la caviglia sottile! Un pò anni'50/'60 e un pò gitani.Da esco e li metto perchè son comodi, ma sono femmina fru, fru.Ma son di cuoio o eco-compatibili?Chi ha messo il mio commento in bella vista?Saluti calzaturieri.
    Carmen
    P.S.
    Aspettavo il sole dell'estate, ma mi dimenticavo che a Milano si traduce in odore di misticanza-tram-esco dal lavoro!Bel pacco!

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  2. Mmm credo eco (sicuramente squa-compatibili)
    però non li metto per la notte bianca, no. Manchi tu che mi vesti nel resto.
    E poi, no, sono troppo alta. L'altro giorno cucinavo col vestitino quello un po' jazz e i sandali eco-squa ad i piedi. (e non ridere!) Ma sai che sbatti tritar cipolle da quella altezza? Le cucine le hanno fatte per noi medie, mica per le giraffe. Bisogna riparlarne con l'ergonoma, chiederle come fa lei da là sopra. No, no. Un'altra volta. Mi contento di accarezzarli.

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  3. e perdonarmi il
    "ad i piedi"
    m'è scappato

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova