16 September 2011

se non ci fossero i commenti

squa ha detto...

"non aver mai visto nessuno morire" dici tu
...sono ancora fresca e non so come questa cosa maturera', ma per ora io non riesco a sopportare il pensiero che non ci sono stata quei minuti la'...

Anche se la morte in se', nel nostro caso, non e' stata solo questione di un attimo, ma di -poche- settimane di declino a precipizio, per settimane, ed ancora oggi, ho pianto non solo lei ma il fatto di non averla accompagnata in quei minuti.

E' per me incredibile trovare questo tuo post oggi. Ho fatto un sogno atroce stanotte, di cui (per fortuna?) non ricordo quasi nulla, solo la vaga trama. Che era concettualmente davvero atroce. Anche forse banale.
Ero io proprio io che la avevo uccisa.

Vorrei poterne scrivere anche io, come te, pero' almeno riuscire a commentare pensieri altrui mi permette di sfogare parte della pressione. E per questo ti ringrazio di cuore di scrivere questi pensieri e di darmi la possibilita' di commentarli
:)

squa
16 settembre 2011 08:12


Ma questo era solo un commento, il post e' qui

14 September 2011

L' Aquila lungo la Statale 17




Questa di Mammamsterdam mi sembra un'iniziativa bellissima, pur avendo pochissimi lettori mi sembra cosa buona e giusta pubblicizzare, far girare.

Ne parla anche qui

Qui la pagina su faccia-libro

13 September 2011

il nido dietro casa - 2 - Riprova e ricontrolla

Fissata per domani la seconda visita e la terza a ruota giovedi', manca ancora il resoconto sul primo nido. Lo avevo fatto egregiamente domenica e poi ho perso tutto. Dopo avere incrociato oggi in chat la mia amichetta mamma, che pero' non aveva tempo per imbastirsi con me sui massimi sistemi prescolari olandici, mi ridico che ho bisogno di fissare i pensieri e ci riprovo. Saro' forse un po' piu' secca, che' e' noioso scrivere cose gia' scritte, ma cosi' imparo a stare piu' attenta.


Il nido dietro casa, come dicevo, e' proprio dietro casa, con una distanza precisa di 170-metri-170 da porta a porta (qualche mormorio di invidia?). Quel che non e' ancora certo e' se la porta di casa rimarra' la stessa nei prossimi mesi. Anche se a questi ritmi, direi di si. Dico solo che l'argomento nido inteso come casa e' un super hot topic nella famiglia Squabus.

Il nido-asilo dietro casa e' aperto dalle 8 alle 18, i bimbi possono essere iscritti per un minimo di 2 giorni per settimana e per giornate forfettarie. In altre parole non ci sono riduzioni di prezzo in caso si desideri recuperare il pargolo prima della chiusura. E' a discrezione -e possibilita'- dei genitori lasciarlo 6-8-10 ore al nido.

Ore 9.30, suoniamo al citofono, ma i genitori depositano l'impronta e accedono diretti. Anche perche' -dice Kim che ci accompagna- altrimenti starebbero ore a rispondere al citofono. Insomma ci sono molti bimbi in questo asilo. E di diverse fasce di eta'. Oltre all'asilo 0-4, c'e' anche il doposcuola fino ai 13 anni. Ci vanno loro a recuperare i bimbi a scuola alle 15. Non male.
L'arrivo dei bimbi e' previsto tra le 8 e le 9.30. Per casi particolari bisogna avvertire. Su questo c'e' un po' da chiedere conferma perche' la tizia non e' stata chiarissima, neppure alla richiesta di spiegazione.

Subito all'ingresso c'e uno stanzino dove si puo' lasciare il passeggino, carrozzino, vattelapesca. Poi c'e' un secondo ingresso che da' in una specie di piazzetta, cortile interno o pozzo luce, interno all'edificio a 2 piani. E' chiuso, ma col tetto a finesta, molto luminoso. Dice che ci giocano quando piove. Uh guarda Chercheur, l'abitante passerebbe la sua infanzia a giocare qui, ti piace? (battuta sulla pioggia olandica, in caso non si fosse intercettata)

I bimbi sono divisi in gruppi:
0-1,5 – che a me pare una fascia un po' troppo ampia, no?
1,5-2,5
2,5-3,5
3,5-4 che vengono preparati per la scuola
e poi i piu' grandi anche loro suddivisi in fasce che non ricordo.

Cominciamo col visitare uno dei due gruppi 0-1,5. Prima di entrare nella stanza – tutte le porte sono a vetri, nessun ambiente e' a tenuta visiva stagna- Kim ci fa indossare delle mappine di plastica, dice per l'igiene. L'accortezza vige solo per i gruppi di questa fascia d'eta'. Le nannies e altre operatrici hanno scarpe dedicate all'asilo.

Subito all'ingresso c'e' la cucina separata, provvista anch'essa di pareti con finestrone, sulla porta un cancelletto per ostacolare l'entrata delle belvette fameliche. Il biberon in quanto oggetto va fornito dalla famiglia, anche il latte. I pasti per i bimbi piu' grandi sono cucinati qui. Visto Chercher? Se Ello l'abitante superera' lo svezzamento in Olandia (e non in un altro posto esotico) e' qui che provera' le gioie della cucina olandica. Che gioia...

In questo gruppo in particolare non ci sono bimbi piccolissimi. Nell'altro dice Kim di si, ma non ci fa andare :(
Non conto di mio i bimbi ma Kim dice che hanno fissato un limite massimo di 9 bimbi per gruppo con 2 nannies. I bimbi che vedo hanno minimo 9 mesi su per giu' (ma poi vai a valutare l'eta' del -magari mastodontico- cucciolo olandico!). A dire il vero mi sembrano tutti un po' indurmenta. Ricordo di avere letto da qualche parte (ma dove?) una riflessione su come i bimbi olandesi vengano stimolati molto meno, in termini di mostrargli oggetti, prenderli in braccio, parlarci. Risultato: piangono meno e sono piu' autonomi ed indipendenti. Sara' questa la differenza, dai bimbi italiani che conosco io, che noto nei visetti che ci scrutano in silenzio? Ce n'e' solo uno molto vispo che gattona ed esplora qui e li' (sara' straniero?).

Sull'altro lato rispetto al cucinino, ci sono un armadio con i cambi per i pargoli ed alcuni fasciatoi. I pannoli sono forniti dall'asilo. Al momento le nannies stanno cambiando i piccoli ad uno ad uno. Su un'altra parete si apre un altro stanzino con i lettini per i riposini. Ci sono una decina di lettini, quelli classici con le sponde apribili. Sono sistemati a due a due, soluzione a castello. Spiega Kim che i piu' piccoli dormono al piano di sopra, i piu' grandi ingabbiati sotto. Fai che l'abitante non sviluppi le mie fobie senno col cacchio che lo mettete li' sotto e chiudete le sponde-inferriate.

Mi sa che e' a questo punto che realizzo che verra' un momento in cui io arrivero' in un posto come questo con un fagottino in braccio e lo lascero' li' per tutto il giorno. Deglutisco. Sono fermamente convinta di voler tornare a lavorare quanto prima, pero' non so...
Tra l'altro indipendenza o no, questi sono figli di supereroi, come li chiamo io gli olandici che hanno sempre tutto sotto controllo e se pure non ce l'hanno, tanto sembra che lo sia ed allora lo e'. Super-confident, livello di sicurezza in se stessi alle stelle. Supereroi. E insomma questa e' la scuola per supereroi. Io non so se ce la faccio ad essere mamma di un supereroe. Amenoche' alla nascita i superpoteri non passino in qualche modo un po' anche a me?

Nel gruppo 1,5-2,5 c'e' un po' piu' di vita, ma solo un poco. I bimbi stanno ancora utti imbambolati a guardarci. Forse e' perche' sentono parlare inglese? Il mio olandico non e' abbastanza buono per conversazioni cosi' avanzate, quello del Chercheur menchemeno.

Qui Kim concentra l'attenzione su questa grande stanza che -dice- magari puzza pure pero' e' interessante. E' il bagno. La porta e' spalancata, sembra il punto nevralgico del gruppo, c'e' un gran fermento. Ci sono su un lato 3 waterini grandezza bimbo e un lavandino in metallo pure lui altezza bimbo. Sulla parete opposta ci sono dei fasciatoi. Questi hanno “l'accesso indipendente”, delle solide scale cosi' i bimbi ci salgono soli e salvano la schiena delle nannies. Delle nannies stanno cambiando dei bimbi. In genere il rapporto adulti:bimbi mi sembra molto piu' alto di 2:9, forse le cuoche non contano e nemmeno i giovani apprendisti-nanny. Su uno dei water c'e' seduto un bimbo, una nanny seduta su una sedia affianco a lui. Dice Kim- qui insegnamo ai bimbi il passaggio dal pannolo. Anche se lo portano ancora, dopo averli cambiati, li sediamo un pochino sulla tazza (tazzina?!). Sul lato corto proprio all'entrata ci sono 3 bimbe sedute per terra, forse aspettano il loro turno. Ad un tratto una si alza di scatto e tira una craniata contro piccolo lavello di metallo, porella. Le nannies la confortano a parole, tono dolce ma non lamentoso e soprattutto a distanza, nessuna si muove di un millimetro. Piange un pochetto, poi smette.

Proseguiamo al gruppo 2,5-3,5. I bimbi qui sembrano piu' svegli e simpatici. Sono tutti seduti intorno ad un tavolo, una nanny gli sta parlando, chissa' che fanno. Esortano uno -forse madrelingua- a parlarci in inglese, ma quello non c'ha voglia.

Kim ci porta anche a vedere il doposcuola, che al momento e' disabitato, e' mattina ed i bimbi sono a scuola! In una prima zona ampissima (fasce di eta'? Mi sono persa...) ci sono vari tavoli, divanetti con librerie, tappeti e giochi. In una allucinazione vedo la mia amichetta educatrice-artista fare i suoi laboratori con un'orda di bimbi biondi (Carmen, se restiamo qui, tra qualche anno saro' la tua P.R.).
In un angolo c'e' un grattacelo fatto con i kapla. Supereroi! Il Chercheur e' estasiato. Un'ultima stanza piu' piccola e' riservata ai ragazzini piu' grandi. Ci sono cose un po' piu' da grandi. Kim dice la TV assolutamente no, pero' abbiamo ceduto sulla Wii. In ogni modo vegliamo che ogni ragazzino ci giochi per non piu' di 15 minuti e poi tocchera' ad un altro.

E' ora di andare, Kim ci offre un te se abbiamo altre domande. Per le cose amministrative non ci sa aiutare, per esempio quando piu' o meno potrebbero farci sapere se c'e' posto o no.



Bilancio, il Chercheur si dice entusiasta. Io non so. Sara' stata la sensazione di confusione qui e la', oppure i bimbi indurmenta? Devo comparare. Poi bho tipo che questo asilo sta a quello che io mi immaginavo, come uno shopping mall sta ad un supermercatino di prodotti biologici. Gigante, tutto qui, tutto ora.






I conti della serva.
Prendero' il part time all'80%, usufrendo del congedo parentale che puo' essere preso per poche ore a settimana e dilazionato su diversi anni (ma riusciro' poi davvero a usufruirne? Chissa'). Quindi il pargolo stara' al nido 4 giorni a settimana. Il Chercheur ha diritto anche lui alla riduzione dell'orario, ma dopo un momento iniziale in cui si pensava a 3 giorni di nido per il piccolo, un giorno con mamma (mamadag) ed uno con papa' (papadag) -come fanno molti olandesi, vedaci apposita terminologia- c'e' stato un attimo di tentennamento. Quindi forse 4 giorni di nido ed un mamadag e poi weekend.
Il costo di questo nido e' di 6,8 euri all'ora (e' il piu' caro, altri nidi costano 6 fino a 6,53). In realta' la base e' la giornata che non puo' essere frazionata, quindi 68 euri al giorno, 270 circa a settimana, 1100 al mese. Gli olandici si lamentano molto di questi costi, pero' e' anche vero che una coppia con entrambi genitori lavoratori puo' avere indietro un rimborso di una buona parte di questa cifra.
In una simulazione che abbiamo fatto online risulta che, a seconda del reddito, una cifra variabile da 500 a 700 euri (grosso modo la meta' della spesa) torna indietro alla dichiarazione dei redditi.

La soluzione micronido sembra notevolmente piu' economica con un costo di 5 euri all'ora, maggiore flessibilita' (credo, ancora devo studiare) che implica un costo mensile (per lo stesso numero di ore giornaliere -10- considerate prima) di circa 850 euri, a parita' piu' o meno di rimborso.


Sfinita, domani mattina visita al nido vicino al mio posto di lavoro. Logistica impeccabile, ma l'impressione “da fuori” dice che non ci piacera' troppo.....

11 September 2011

il nido dietro casa - 2


Dopo 2 ore che digitavo il post tutta appassionata, mi e' sparito il draft e sono troppo upset per ricominciare.

Neanche stavolta
ma uffa.

10 September 2011

il nido dietro casa - 1

... piu' che un post un tentativo finito in premesse e glossari,
ed in un prepost sul parenting che non voglio.
Ed anche il post dove il Chercheur e' diventato maiuscolo
(il corsivo l'aveva perso da tempo)
Simboli?.


E quindi il primo che abbiamo visitato e' stato nido (nido!?) dietro casa. Proprio dietro: distanza calcolata su (google)map 170 metri. Se questa non e' comodita'. Pero' non e' stato il primo perche' e' in testa alla classifica di gradimento logistico o di sentito dire, perche' il sentito dire langue (le persone a cui chiedo sembrano un po' refrattarie a dare dei consigli) e la logistica chi la conosce ancora, io qualche speranza -seppure ormai fievole- di traslocare ce la avrei ancora. In conclusione questo e' stato il primo un po' per caso.

Quando ho telefonato per prendere appuntamento e lo stavamo per fissare, la tizia si ferma e mi chiede se sono sicura che il papa' sia libero quel giorno. I secondi di silenzio si possono contare. Io in realta' pensavo di andarci da sola. Anche perche' quel disgraziato del chercheur Chercheur se ne va dicendo che a 3 mesi che vuoi che gliene importi all'abitante del nido che gli scegliamo. Chi mi aiuta -e come?- a fargli capire che forse no? A parte che va bene la fiducia nel fatto che non stai affidando il tuo fagotto a dei farabutti ci sta anche, uno varra' l'altro in termini di affabilita', forse. Ma per il resto non so, ancora le dobbiamo imparare le cose per cui si sceglie un nido piuttosto che l'altro (a parte la logistica, chiaro). E comunque da 3 mesi a 6 mesi e poi a 9, il fagotto smette presto di essere fagotto e un ambiente stimolante e' importante. E poi tu genitore si' avrai delle esigenze. Io non ci posso credere che un nido vale l'altro. Che ancora non abbiamo l'esperienza per discernere, quello si, ma e' un altro discorso. Ed io come per trovare la bici piu; bella del paesello ho messo su mappa tutti i rivenditori e me li sono fatti uno ad uno, sono fermamente intenzionata a scegliere il migliore nido per me, per noi, per l'abitante possibilmente. E tu-Chercheur- non mi sarai di ostacolo, fatti da parte se non ci credi che un nido non vale l'altro. Ci vado io a visitarli tutti. Tze.
Avro' pensato a tutte queste cose mentre esitavo a rispondere un maldestro credo di si, ma in realta' non ce ne e' bisogno, il papa' si fida di me... hahaha (risata isterica) E lei scandalizzata: ma no assolutamente, il papa' viene con lei a visitare...
Prima lezione di parenting nordeuropeo: non esiste che il Chercheur se ne stia a chercher mentre io vado per nidi, si decide insieme. Ed io pure avrei pensato cosi', non fosse altro che quello mi boicotta una serena scelta, perche' tanto per lui e' tutto uguale. Io -ripeto- non ci credo che per Ello l'abitante sara' tutto uguale.

E comunque, nordeuropeo si o no, io sto maturando l'idea del parenting che non voglio (ma questo e' un altro post che verra') e con calma ma efficacita' abbiamo poco meno di 6 mesi per appianare le -eventuali- diverse vedute e trovare punti di incontro e soluzioni. Oddio anche un po' di planning forse sarebbe il caso di farlo prima. Insomma Chercheur -che tanto non mi leggi- mi devi far capire che papa' vuoi essere, che forse faccio ancora in tempo a cambiarti...

Fine della premessa. Una premessa sul sistema in genere non sono ancora in grado di farla, perche' il sistema non l'ho ancora ben capito. Solo la terminologia conosco finora. E mentre scrivo mi rendo conto che neanche tutta.



Piccolo glossario per la(futura)mamma in terra olandica

Il temine olandico kinderopvang (kinder: children; opvang:care) indica genericamente istituti che si occupando di bimbi dagli 0 ai 13.
Asilo in olandico fa Kinderdagverblijf, che e' dedicato ai bimbi dagli 0 ai 4 (kinder: children; dag: giorno; verblijf:stay).
Alcuni asili specializzati per la fascia di eta' (1)2-4 anni si chiamano Peuterspeelzaal (Peuter: toddler; speel: play; zaal: room), piu' propriamente forse non sono attrezzati o a norma per bimbi piu' piccoli (?).
Il Buitenschoolse opvang (buiten: out; school !; opvang: care) e' il doposcuola per bimbi dai 4 ai 13 anni - siccome la scuola finisce alle 15.

La (futura) mamma in cerca di un asilo in terra d'Olanda, trovera' un comodo archivio qui diviso per citta'.

Mentre lo riconsulto per scrivere qui cose sensate, mi accorgo dell'esistenza di un'altra opzione: il Gastouderopvang (gast: guest; ouder: parent; opvang: care), che devono essere tipo dei micronidi. Nella mia cittadina di fiaba ammontano a piu' del doppio rispetto ai Kinderdagverblijf, tutto un altro mondo da scoprire insomma.


Ed insomma finisce che il nido dietro casa lo racconto piu' tardi...

Il seguito qui.

08 September 2011

Ello

Da ieri l'abitante ha un secondo nome:
il chercheur l'ha chiamato Ello.


Il nonno materno, quando gli ho comunicato -tutta contenta- che finalmente abbiamo fissato l'ecografia per il 13 ottobre, dove dovremmo riuscire a sapere il genere sessuato di Ello l'abitante, si e' stizzito e ha protestato: cos'e' questa morbosita' nel voler sapere il sesso, sara' quel che sara' . Quando e' lui che professa sempre la preferenza sul maschio, tze. Questioni medievali di nomea e discendenza della prole... Che poi e' il motivo per cui io invece sogno che sia femmina e che il chercheur accetti di dargli il mio cognome, anche se e' brutto (il cognome dico). Io sono molto per i gesti simbolici, e anche parecchio bastian-contraria. E poi ho altre motivazioni che pero' forse no, chissa'. In nuce pero' condivido lo stato d'animo del chercheur, che quando gli chiesi: ma tu come ti senti? Lui rispose: guarda io son li' e penso e' maschio e mi viene il sorrisino. Poi penso e' femmina e mi viene il sorrisino lo stesso...

07 September 2011

nap it out

il mio primo giorno libero!

Dal primo settembre sono passata ad un quasi-full time al 90%, avro' libero un mercoledi' si ed uno no.
Quante aspettative avevo riposto in questa preziosa giornata libera! Se n'e' praticamente andata via dormendo, o almeno in una serie di attivita' che avevano un unico scopo: dormire.
Da quando siamo rientrati in Olandia sono affetta da una sorta di jet lag che mi porta a svegliarmi immancabilmente alle 5 del mattino. Cosa che in se' a me non dispiacerebbe affatto, non fosse altro che poi gia' a partile dalle 8 di sera sono un cencio da buttar via. Ho provato ad andare a letto un po' piu' tardi giorno dopo giorno, riuscendo solo ad evitare la svegliatina delle 3. Pero' la mattina dopo occhi spalancati alle 5 comunque, cosa che giorno dopo giorno mi stava spegnendo sempre di piu'.

Quindi oggi:
ore 9,30 compiuta la prima missione: visita al primo nido (tanti appunti mentali da metabolizzare); ore 10,30 rientro a casa, cazzeggio compiuteristico, preparativi per
-ore 12- bella nuotata sfiancante in piscina; ore 14 pranzo a base di mela (rigorosamente prima del pasto) e piattone enorme di pasta al sugo, avente scopo di stimolare un picco insulinico modello Everest, due tocchetti di cioccolata (che fa sempre bene ai nervi); finalmente ore 15 spento il cellu, il computer, rifugiata in pigiama sotto il piumone (ah l'estate olandica!) col libro sulla gravidanza che mi ha prestato la mamma francese (evviva, mi mancava!)... 15,30 chiudo il libro, spengo tutto e ciao, riapro gli occhi alle 17,30, torno alla vita alle 18. Riposata, fresca, pimpante. Mi scateno in ricerche di testimonianze di parti in Olandia. Telefono alla famigghia che da quando ho ripreso a lavorare arrivo a sera troppo devastata per sollevare il telefono skype. Torna il chercheur e finalmente non e' una cena che vorrei solo mettere la testa sul piatto e dormire, mi racconta della sua interessantissima giornata alle prese con una cacciatrice di teste. Penso ad un po' di cose che devo fare. Scrivere la mia autovalutazione per la valutazione annuale del personale, che io ho fissata per lunedi', e ci tengo parecchio. Prepararmi psicologicamente per l'appuntamento col medico di base che ho posticipato per troppo tempo e infine fissato per domani. Una deadline per venerdi'.
Tutte cose che avevo pensato di fare oggi ed invece ci ho dormito sopra... Ma va bene, sono carica.

06 September 2011

Highlander

... piu' che un post la pubblicita' di un utile tool per google map...
In questi giorni ho inserito l'indirizzo di 56 nidi in google map per valutarne la papabilita' in termini geografici. Ma intanto che c'ero ho pensato che forse potevo fare un'opera buona per la prossima a cui tocchera' questa valutazione e allora ho salvato tutti e 56 nidi su un google-map...

Quelli di effettivo interesse per me sono "solo" 14 (e comunque ne restera' soltanto uno), ma 14 puntini su una mappa sola sono in ogni caso un challenge quando la mappa va stampata per andare in giro a fare turismo del nido. Soprattutto se gogle map prevede la possibilita' di "solo" milioni di icone diverse, che poi ti fanno rincretinire quando devi leggere la legenda. Ovvio si puo' anche personalizzare manualmente l'icona ma e' laborioso.

I numeri ci vorrebbero! Una numerazione automatica progressiva! Pensaci tu Signor Google, implementa questa funzione. Il chercheur l'ha detto che mi devi assumere a me se vuoi progredire come si deve con tutti i tuoi tools.

Aspettando che il Signor Google raccolga il mio suggerimento, ecco un tool che ho trovato nella rete ben 2 anni fa -e mi sono tenuta egoisticamente e colpevolmente per me- che non avra' molto appeal estetico, pero' il suo grande aiuto lo da'!



03 September 2011

la luce

L'estate e' venuta in vacanza in Olanda oggi! Sono persino potuta uscire in ciabatte forse per la prima volta quest'anno. Si stava proprio bene!

In questo regalo di giornata estiva, che' e' gia' finito: domani piovera'... prima e dopo una passeggiata in centro, un te con Y ed bellissimo picnic col chercheur al bosco cittadino... mentre lui si impegnava a procacciare per noi un futuro piu' solido, io ho continuato a studiare e fare i compiti della futura mamma:

1) passato in rassegna quante case in affitto papabili offre il mercato immobiliare.... scarsitudine... chissa' se traslocheremo...
2) continuato ad esplorare la situazione nidi, che una domanda non basta. Ne ho ancora per un po' -hopefully- adesso
3) studiato un po' che cosa convenga decidere per il parto

In Olanda la maggioranza dei parti avviene in casa. In alternativa in ospedale, oppure c'e' una via di mezzo: gli "hotel della nascita" (geboortehotel o kraamhotel o kraamzorghotel), che non sono ospedali, ma sono ben attrezzati e sono piu' o meno come partorire a casa, con i ritmi che ti paiono a te e alla tua ostetrica, ma senza gli sbattimenti del parto in casa (suppongo, non sono molto preparata su questo punto). Non so perche' all'uomo olandico l'ospedale non piace, pare che tolga naturalezza all'atto della nascita.

Io ho sempre immaginato di partorire in acqua, ma l'opsedale cittadino non sembra attrezzato per questa eventualita'. Nei programmi (scritti su un opuscolo) della mia ostetrica, parleremo di parto alla 34sima settimana. Mi sembra un pochino tardi, visto che intanto in ogni formulario che devo compilare mi viene chiesto dove partoriro'. Se me lo si chiede, sara' che forse un'idea precisa la dovrei avere. Tutti i non olandici mi prendon per matta quando dico di stare considerando l'eventualita' di partorire a casa mia. Eppure dico che se e' l'unico modo per partrire in acqua, io ci penso seriamente. Ho trovato contatti di aziende che procurano in affitto vasche riscaldabili. E questo video (piccolino a destra-meta'-pagina) mi ha tolto, felicemente, il fiato:

Non riesco ad immaginare un modo piu' bello di vedere la luce, oltre che di dare alla luce....

02 September 2011

insonnia produttiva

Le mattine di insonnia portano un gran daffare...

A parte iscriverci per l'assistenza post-parto, abbiamo fatto la prima iscrizione al nido e stamattina quella al corso preparto e vediamo se trovo posto nel corso di Zwangerfit®. Rispetto allo standard olandico siamo in tremendo ritardo su tutto.
Chissa' spieghero' tutto meglio...

Intanto io sento sensazioni di pizzicore a livello dell'abitante. Hey abitante, sei tu che pizzichi? Tutto a posto?
E custodisco gia' con cura bellissimi ricordi di dialoghi tra futuri genitori...

come se io no

Y non ha smesso di cercarmi, mentre io mi negavo. La sua ultima email, lei che sapeva esattamente cosa sarebbe successo, mi ha generato rifiuto. La capivo, ma non volevo capirla. Non avrei voluto capirla e l'ho ignorata. Eppure quell'avvertimento ignorato e' esattamente quello che mi fa piu' male. Lei me l'aveva detto, anzi scritto nero su bianco, posso anche andare indietro e rileggere. A meno di prendere quella email e disintegrarla, farla scomparire. Servirebbe a qualcosa?

Non ce la facevo a scriverle, a parlarle, a vederla. Perche' lei lo sapeva e mi aveva avvertita... avrei voluto lottare di piu' per la vita, invece di lasciarla andare - the call for life- il conforto, non la disperazione -the strong, rebelling wish to live-
Anche io avrei voluto..........
E Y me l'aveva detto.

E adesso che forse le troppe ore insonne mi hanno caricato di energie sospette, le ho mandato un sms. Poi mi son fermata a pensare a lei davanti a me, e non so se ce la faccio. Ora cellulare bippa il messaggio di risposta.

Anche perche', per dirla tutta, forse Y e' un po' sciroccata. Come se io no.