25 July 2013

Riflessi

(un post che ringrazio qualcuno mi abbia richiesto)

Riflessi



A Squabus piace molto la terza persona. Ha un ché di innocenza.

Squabus l'aveva già scritto questo post. Poi lo ha perduto, anche questo, e avverte un leggero dolore a riscriverlo.
Prima di sedersi alla tastiera, Squabus ha perso tempo bighellonando inquieta per casa per due ore buone, in un sabato pomeriggio in cui invece scalpitava per uscire. Poi, mentre tutti dormivano, s'è seduta sulla sedia al confine con la porta-finestra e si è arresa, con i piedi ammollo in un secchio d'acqua, appena fuori sul balcone. Il refrigerio le ha placato gli animi (al plurale perchè ancora oggi acconsente di non essere sola lì dentro).

L'acqua, si è ricordata, è la soluzione a tutto. Mentre cercava di liberare, e allo stesso tempo fissare, i pensieri, sapeva già che il mondo casalingo si sarebbe risvegliato appena lei ci fosse riuscita. Ci ha provato comunque.

23 July 2013

Di pappe (e nanne) a 8 mesi o giù di lì e dubbi sparsi

sottotitolo: quando il commento si fa troppo lungo e allora a sto punto diventa post, pure parecchio tecnico


Cara ero Lucy,
(ma quanto mi piace il tuo nick, te l'ho già detto vero? Geniale e pure proprio bello, anche unito al cognome Chissà cosa sarò)

Come scrivevo da te, mi sarebbe dispiaciuto  perdermi questo tuo dubbio sollevato in mia direzione. Tu all'eventuale prossima, per essere sicuri, scrivimi una mail (squabus at gmail) ! :)

Anche se... sai che non so se ho capito la domanda?
Comunque ci provo.

Inciso: Tracy Hogg ha rappresentato per me un saggio riferimento e linee guida preziose, ma non la bibbia. Comunque davvero non capisco chi si riferisce a lei come il male assoluto, mai letto una critica argomentata e ragionata e i motivi per darle contro, magari qualcuno ne ha scritto e io ero distratta. Tu lo saprai bene, ma forse altri no, magari è bene dirlo ogni tanto: Tracy Hogg NON è Estivil, ma manco per niente. Giusto recentemente sono tornata al suo libro (sui toddler) mentre riflettevo sullo spannolinamento, dopo parecchio (colpevole) tempo che non aprivo nessun libro di bimbologia. Magari mi è di stimolo a scriverne, visto il blocco di questo periodo. E mi fa bene trovare stimoli perchè blocco o non blocco scrivere (di qualsiasi cosa) mi fa bene.

22 July 2013

Piccolo dizionario Pistacchio-Italiano

Qui se non ci penso io quella non scrive più. Non dice niente, ma glielo si legge in faccia, senza che ci sia bisogno che lo dica: c'ha il blocco. Oppure la responsabilità è mia, che non l'aiuto mica. La mattina mi sveglio alle 6.15 e poi basta, non voglio più dormire. E che ti credi mamma? Hai cercato di tenermelo nascosto per continuare a fare le tue cose bella tranquilla, ma io ormai ho visto che faccia simpatica hai la mattina, allora anche io voglio fare questa cosa dell'insonnia mattutina insieme a te.

Siccome di questa cosa qui che ormai io al mattino mi sveglio presto, ormai da un po',  allora poi la mamma ha provato a fare le sue cose la sera dopo che mi addormento, ma niente non ce n'è, riesce solo a leggiucchiare o navigare su internet, dice che scrivere è la sua cosa dell'alba. Intanto così lo stesso sta sveglia fino a  tardi e poi la mattina non riesce più ad alzarsi presto. Figurarsi che la sto svegliando io, tra le 6 e le 7, non si era mai visto. E non è mica più tanto di buonumore quando viene a portarmi il biberon. E che succede? Prima mi illude con le gioie mattutine e poi viene con quella faccia ingrugnita? Dai mamma, animo, facciamo cose insieme già alle 7 del mattino.


Giorni fa ha fatto una lista di tutto quello che dico. Papà voleva che cercassimo di datare più o meno ogni parola. Il gioco ha divertito la mamma. Quella è disordinata come il Caos in persona però le piace fare liste, gli archivi, i suoi schemi. Così s'è messa lì e ha fatto la lista. Mettetevi comodi, che qua la mia mamma mica è l'unica con la logorrea...

20 July 2013

Ogni promess@ è debito

Latito, mi sono cambiati totalemnte i bioritmi. Non è necessariamente un male in assoluto, ma sicuro è male per il blog e le mie amate letture, che mi mancano moltissimo. Scrivo niente, leggo poco e commento pochissimissimo. Il ritmo feedly e bloglovin non è entrato a regime, non mi sento a casa. E poi c'ho il blocco. Ho visto che non sono l'unica, un po' mi rincuora, un po' mi dispiace avere meno da leggere. Ma tanto leggerei troppo distrattamente e quindi?

Divago... Avevo annunciato una cosa innominata, che seguiva regole oscure, che quando l'ho annunciata sono arrivate visite un poco come avvoltoi e m'è parecchio dispiaciuto. Io parlavo di delurking, che poi significa invitare lettori silenziosi a palesarsi, perchè magari a volte un po' di incoraggiamento ci vuole. Nonostante visite che non c'entravano, è successo in parte e ne sono contenta.

La regola non detta della cosa innominata era di (non) premiare il millesimo commentatore. Mi sento anche di dire che il mio è un blog di lunghissima data ma che per la maggiorparte del suo spazio di vita se ne è rimasto molto timidamente in un cantuccio, e ancora adesso... A molti blogger allegri, caciaroni e di fama sembrerà ridicolo, ma a me mille commenti sembrano tantissimi. In questi mesi di blog un po' più serio mi sono divertita molto, spero di riuscire a riprendere il ritmo e soprattutto degli spazi tutti miei per continuare a farlo.


Bando alle ciance, rullo di tamburi. Il commento numero 1000 è stato di The sunmother, la mammingegnere che ha un blog che ho scoperto da poco con molto piacere. Ho deciso che cosa voglio regalarle, ma per ora mantengo la sorpresa.





Ora torno nel mio blocco, alla prossima.

11 July 2013

seas valiente

Volevo scrivere della mia voglia di pancia.
Perchè io, semplicemente, vorrei un'altra pancia.

Visto che tutto mi parla di lei, volevo arrendermi e  parlarne anche io. Invece mi ha preso il pudore. Per molti motivi e anche perchè per scriverne dovrei fare stare sulla stessa superficie pixelata tutto l'amore che chiama una vita nuova, insieme a certe voci razionali e terribili miste paura fottuta. E semplicemente non ci riesco. Mi paralizzo a metà tra voci di natura antitetica.


Però ero lì che ci pensavo e l'unica cosa sensata che mi dicevo è che devo essere più coraggiosa. Me lo dicevo in spagnolo, che cosa curiosa. Squa hay que ser mas valiente. E dalla parola valiente, che mi piace moltissimo, sono tornata a questa bellissima canzone. Che non lo so di cosa parla esattamente. Mi pare di coraggio, appunto, essenzialmente. E' cantata e trascritta un poco sgrammaticata, quindi un translator forse non le rende giustizia.
Forse torno a tradurla.
Se non sono troppo occcupata ad essere valiente.





08 July 2013

Di feeds, hashtag, give@w@y

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Mi sento molto poetica in questi giorni e sono felice che quella vena sia venuta a trovarmi, era un po' che mancava all'appello. Giusto per il gusto di smentirmi, stamattina (domenica ore 8.30, n.d.Squa), relegata in bagno da un Pistacchio che recupera ore di sonno, suo padre che figurati, ed il salotto allegramente invaso da ospiti, graditi e dormienti anch'essi, mi prodigo in tecnicismi che poetici lo sono molto poco.

06 July 2013

La panchina della vita

da qui

 Squabus da ragazzina era una sportivona. Fin da quando aveva 12 anni ha giocato ad uno sport in Italia poco comune, in cui lo scopo è fare gol, ma non è il calcio e non si gioca in acqua. Ha smesso solo all'università quando ha cominciato ad appartenere ad un altro gruppo che non fosse la squadra. Si era innamorata di un ragazzino con la barba e i capelli lunghi che la faceva penare e allora sentiva di volerlo un po' conquistare e anche di doversi concentrare sugli esami e altre cose della vita. Ha smesso nel periodo in cui, finalmente,  anche i suoi coetanei cominciavano ad uscire all'ora di cena.