Oltre al trasloco che ormai è iniziato, sebbene solo in versione virtuale su foglio-excel-versione-libera, sto maturando il pensiero suicida di programmare un paio di cosucce da poco in concomitanza con la partenza per gli states. La prima sarebbe perdere cinque chili. La seconda cosuccia -che non è poi tanto cosuccia-, sarebbe smettere di fumare. Ci ho già provato, ho fallito e gran parte dei chili di troppo vengono da quel tentativo. Indi per cui tentare di fare le due cose assieme è un suicidio, ma ci proverò comunque.
Visto che sto andando dal medico per farmi prescrivere qualche controllo qua e là, tipo faccio il tagliando prima di partire, mi propongo di sentire la sua. Non sul perdere peso, li' sono abbastanza ferrata, sulla seconda che ho detto piuttosto. In realtà sono già quasi decisa a provare i sostituti nicotinici, ma non so, mi dico, andarci devo andarci, sentiamo che mi dice.
E bhe questa bella, giovane e scattante dottoressa mi propone piuttosto di prescrivermi un farmaco che agisce a livello neurologico e che fa passare la voglia di fumare... In realtà -dice lei- sarebbe stato concepito come un anti-depressivo, ma oggi é usato per il trattamento della dipendenza dalla nicotina... eh? scusa? -dico io- no grazie, sebbene sia vero verissimo il fatto che io mi stia rovinando la salute con questo vizio stupido, non significa che io sia cosi' stupida da cercare di risolvere il problema prendendo un farmaco. Un antidepressivo poi. Se sono cosi' idiota da non disintossicarmi dal fumo, chi mi disintossica poi dallo Zyban ? Già c'ho i miei problemi con il guaranà, figuriamoci.
Chiaramente una volta a casa consulto il dio Google, padre di ogni sapienza ed ignoranza. Solo che è sconfortante non avere il tempo di farsi un'idea su chi sta fornendo sapienza e chi ignoranza. Diciamo che m'é bastato constatare che questa ""cosa"" viene qua e là pubblicizzata come un farmaco studiato per il problema tabagismo, quando non é vero. Che ci sono un po' di decessi che qualcuno dice imputabili alla suddetta "cosa". Tralasciamo poi i discorsi relativi all'interesse dell'industria farmaceutica nel merito.
Partendo dal presupposto che nel prendere un antidepressivo per smettere di fumare c'é qualcosa che non va e basta, cosi', un po' a sensazione, non ho insistito troppo nel documentarmi. E nella stessa ottica non staro' a riportare le fonti di quanto ho detto, non é per informare nessuno che scrivo, ma per esprimere -nel mio piccolino e per quanto conti- la mia perplitudine verso la medicina in genere (ma poi non solo), verso questo atteggiamento che abbiamo noi uomini occidentali nel trattare i problemi uno ad uno perdendo lo sguardo d'insieme, dimenticando che siamo un tutt'uno composto di diversi equilibri interconnessi in modo molto delicato. Lo stesso facciamo con quel tutto di cui facciamo parte. Ma ci fregheranno.
E la tristezza é che per una come me che dice no, per coscienza ed istinto, quante persone hanno detto e diranno si? Ci freghiamo tra di noi, ma qualcosa al di sopra ci fregherà tutti tutti.
piuttosto che lo psaico farmaco mi rivolgerei a quei "guru" che in una seduta di 20 minuti ti convincono a smettere! mi sembra surreale ma una amica di tirocinio mi disse che con sua mamma aveva funzionato... almeno esci da lì più leggero di 100 euro ma non sono spesi in medicine! crispi (o psicri)
ReplyDeletePrendi l'antidepressivo! E' gia' cosi' americano prendere una bomba di medicinale. Cosi' ti porti avanti sull'adattamento.
ReplyDeleteHo tra le mani in questo periodo "Un altro giro di giostra" di Terzani che non scrive cose dissimili da quelle che tu pensi sui nostri equilibri interconnessi e sul punto di vista molto "occidentale" in merito a questi...
ReplyDeleteBaci nature
Carmen