Negli ultimi giorni, oltre che traslocare, mi sono divorata un blog.
Significa che mi sono letta avidamente più di tre anni di post. Non è la prima volta tra l'altro. I blog che mi folgorano non centrano nulla l'uno con l'altro, però sono tutte femmine. Non ricordo quasi mai come ci sono arrivata. Non instauro -quasi mai- una interazione.
La settimana scorsa ho passato parecchie ore a saltellare qui e là tra blog di fanciulline anoressiche, con le sopracciglia aggrottate, scuotendo tristemente la testa.
Bloglines funziona nuovamente. Su kubuntu funziona tutto, tra l'altro.
Oggi riaprendo msn [versione libera], dopo due o tre anni di astensione, ci ho incontrato un mio compagno di università. Qualche mail caduta nel vuoto negli ultimi (due?) anni, però tanto affetto e stima, almeno da parte mia. Il primo blog che ho visto nella mia vita era suo. Poi mi son trasferita ed ho perso di tastiera lui ed anche l'url del blog. Il mondo internettiano mi ha catturato molto dopo, quando ho avuto tempo da perdere tra quattro mura tranquille che mi riparassero dalle intemperie. E soprattutto una connessione convincente. La mia folgorazione è stata una prof che abitava al Cairo.
Lafolle è l'unico blog che io conosca in carne ed ossa [anche se tra le persone che conosco -statisticamente- deve esserci qualche altro blogger, saltate fuori]. Ho lasciato cadere nel vuoto qualche mail, dicevo. Anche recentemente. Oggi no. Anche se l'orrore che ho delle chat è direttamente proporzionale al tempo che non vedo la persona medesima con la quale starei/vorrei/non-vorrei chattare. Anche se ero in un momento un po' delirante: provavo la webcam con mila&sciro&teta, il chirichetto mi scriveva su gmail per domani, il cellu squillava a vuoto ed il trasloco mi aspettava.
Ho preso il coraggio a due mani e gli ho detto più o meno Senti facciamo che ti do' il link del mio blog così non ci perdiamo più di 'vista'? Tra l'altro avevo cercato e trovato il suo qualche giorno fa. Che poi quale coraggio? Primo, in qualche modo, glielo dovevo. A chi se no? Secondopoi lafolle è l'ultima persona che potrebbe giudicarmi [male].
Poi, come spesso capita dopo aver rotto il ghiaccio, abbiamo chattato per una buona ora. Credo.
Mi fa -tipo- Se ti va, ti linko. E io -tipo- Aspetta un po', non sono pronta, sono ancora timida.
Tipo cos'è -aspetta che controllo- un anno e mezzo che esiste questa pagina? Giù a ridere da sola.
Sarà il rapporto conflittuale che ha la mia dolce metà con i blog? Ecco diciamolo una buona volta e non se ne parli più. [Appena si accorge che l'ho citato per il terzo post di fila mi uccide. Potrei inventarmi un fidanzato immaginario. No, non può essere Mario, siamo troppo amici.]
Seriamente. La verità è che non ho imparato a stare al mondo, non è che stare in rete sia poi molto più facile -secondo me.
Ieri, perlappunto, ho avuto una interessante conversazione sul concetto di blog. [Se ancora non si fosse bene messo a fuoco sono in un momento blog-problematico, succede ogni volta che comincio a lasciarmi un po' andare].
La conversazione si può riassumere in un'unica e sola domanda: Perché? Ero evidentemente in difficoltà. Sul perchè leggo blog posso dire -per esempio- che conoscere virtualmente questa fanciulla negli ultimi giorni mi ha fatto venire più voglia di vivere. Sul perchè è finita che esiste anche questo -mio- blog non so davvero rispondere. Però riconosco che è abbastanza prioritario.
Una volta scrivere mi faceva stare bene.
Siccome mi sento un po' strana, non è che potreste raccontarmi voi qualcosa 'sto giro... anche una favoletta, un sonetto, una cosa di poco conto...
sabato notte è rimasta a dormire da me mia nipote (non è proprio mia,,vabbè) Nadia. ha 4 anni.
ReplyDeletela mattina si è svegliata e mi ha cantato questa cosa qui:
c'era una volta un re
seduto sul sofà
che disse alla sua serva
raccontami una storia
e la serva incominciò:
c'era una volta un re...
a parte che ha continuato per un'ora, dice che l'ha imparata all'asilo.
io ero convinto che fosse una canzone da discoteca con base tecno!
stima e affetto (stimetto) anche da me tanto