... piu' che un post
in quel gioco delle immagini che mi piace tanto, figuraccia pessima hanno fatto gli americani questa settimana, rappresentati dal dottorando mio vicino di scrivania. New Mexican, liberal-autarchico, non fa altro che trascinar tutti in discussioni politiche interminabili, nelle quali si diletta gioioso ad esercitare esercizi di logica e sillogistica (se la parola esiste) senza alcun tangibile contatto reale con la realta'. Le tasse sono una violenza, la legge e' una violenza, nessuno gli deve andare a dire cosa puo' e non puo' fare. L'assistenzialismo e' violenza pure verso gli altri che non ne godono. L'aiutare il prossimo dovrebbe funzionare su base volontaria e secondo lui funzionerebbe perche' la gente e' perbene.
L'ultima volta che gli ho rivolto la parola, imbastiva discussioni a partire da questa notizia, lamentando l'ingiustizia di imporre -violentemente- ad un datore di lavoro il divieto di licenziare qualcuno.
Il collegamento che la sua mente malata ha fatto da questa vicenda, nella piccola mensa del dipartimento, durante un pranzo che si consumava ad un tavolo con 6 uomini maschi -di cui uno nuovo messicano e 5 olandesi- e la sottoscrittA... il collegamento vomitevole e' stato
Non contento, rincarava la dose menzionando come la cosa sia ancora piu' grave, per esempio, quando la donna lavora in un laboratorio a contatto con sostanze pericolose. Un esempio totalmente a caso che riguardava la sottoscritta. Incredibile il pugno nello stomaco, l'incapacita' di dire nulla, il secondo pugno nello stomaco per il non trovare le parole ed il terzo per la constatazione dell'insensibilita' totale, il non rendersi conto che stava parlando di me e che mi stava "oltraggiando" in quanto donna. Me e decenni di lotta sociale?
Mi e' anche dispiaciuto tanto che i pur giovani olandesi al tavolo non abbiano detto granche'.
in quel gioco delle immagini che mi piace tanto, figuraccia pessima hanno fatto gli americani questa settimana, rappresentati dal dottorando mio vicino di scrivania. New Mexican, liberal-autarchico, non fa altro che trascinar tutti in discussioni politiche interminabili, nelle quali si diletta gioioso ad esercitare esercizi di logica e sillogistica (se la parola esiste) senza alcun tangibile contatto reale con la realta'. Le tasse sono una violenza, la legge e' una violenza, nessuno gli deve andare a dire cosa puo' e non puo' fare. L'assistenzialismo e' violenza pure verso gli altri che non ne godono. L'aiutare il prossimo dovrebbe funzionare su base volontaria e secondo lui funzionerebbe perche' la gente e' perbene.
L'ultima volta che gli ho rivolto la parola, imbastiva discussioni a partire da questa notizia, lamentando l'ingiustizia di imporre -violentemente- ad un datore di lavoro il divieto di licenziare qualcuno.
Il collegamento che la sua mente malata ha fatto da questa vicenda, nella piccola mensa del dipartimento, durante un pranzo che si consumava ad un tavolo con 6 uomini maschi -di cui uno nuovo messicano e 5 olandesi- e la sottoscrittA... il collegamento vomitevole e' stato
e' un po' come per le donne incinte, perche' un datore di lavoro dovrebbe essere obbligato a mantere sul posto di lavoro qualcuno che non puo' assolvere il suo lavoro?
Non contento, rincarava la dose menzionando come la cosa sia ancora piu' grave, per esempio, quando la donna lavora in un laboratorio a contatto con sostanze pericolose. Un esempio totalmente a caso che riguardava la sottoscritta. Incredibile il pugno nello stomaco, l'incapacita' di dire nulla, il secondo pugno nello stomaco per il non trovare le parole ed il terzo per la constatazione dell'insensibilita' totale, il non rendersi conto che stava parlando di me e che mi stava "oltraggiando" in quanto donna. Me e decenni di lotta sociale?
Mi e' anche dispiaciuto tanto che i pur giovani olandesi al tavolo non abbiano detto granche'.