tanta tristezza, ma anche tanta felicita', ma anche tanta tristezza,
ma poi felicita'
Quasi un mese fa la mia mamma se ne e' andata via. E talmente tante cose devo ancora elaborare, che me le continuo a scrivere in testa singhiozzando mestamente. So che quando, se, riusciro' a tirarle fuori nero su bianco mi sentiro' un tantino meglio. Ma non so quando, se, ci riesco.
Quasi lo stesso giorno che ho saputo che la mia mamma non sarebbe riuscita ad avere la meglio, e che se ne sarebbe andada a breve, ho scoperto un'altra cosa. Questa bellissima. Aspettiamo un bimbo. Abbiamo appena completato il terzo mese e siamo pazzi di gioia.
Ma anche malinconia. Un giorno lei c'era. Il giorno dopo all'improvviso una massa di 8 centimetri di diametro con vari maledetti satelliti. Un altro giorno -dopo appena 5 settimane- e' stato l'ultimo. Poi lei non c'era piu'. Darle la buona notizia non e' stato come avrei pensato. L'aveva aspettata cosi'a lungo e mentre gliela davo leggevo nei suoi occhi che era troppo tardi. Mi dispiace mamma
E ti cerco ovunque, ma riesco solo a sognare la tua assenza. Sento il vento soffiare piu' forte e mi chiedo se sei tu, il temporale, il fulmine, Avevo bisogno di un saluto. E vorrei tornare indietro. Quanto mi manchi
E forse lo chiudo questo blog
E forse ne riapro un altro
Mi piace scrivere qui, ma mi sento un po' sola.
Oppure ne apro un altro e mi commento da sola, tra di noi insomma.
e mentre tenevo questo in draft da un po', altra mattinata insonne, leggo questo. E i commenti. E trovo la forza per trasformare il draft in un input. Sembrera' un messaggio disperato, invece c'e' tanta di quella speranza...
Pero' e' vero che si scrive per essere letti.
ma poi felicita'
Quasi un mese fa la mia mamma se ne e' andata via. E talmente tante cose devo ancora elaborare, che me le continuo a scrivere in testa singhiozzando mestamente. So che quando, se, riusciro' a tirarle fuori nero su bianco mi sentiro' un tantino meglio. Ma non so quando, se, ci riesco.
Quasi lo stesso giorno che ho saputo che la mia mamma non sarebbe riuscita ad avere la meglio, e che se ne sarebbe andada a breve, ho scoperto un'altra cosa. Questa bellissima. Aspettiamo un bimbo. Abbiamo appena completato il terzo mese e siamo pazzi di gioia.
Ma anche malinconia. Un giorno lei c'era. Il giorno dopo all'improvviso una massa di 8 centimetri di diametro con vari maledetti satelliti. Un altro giorno -dopo appena 5 settimane- e' stato l'ultimo. Poi lei non c'era piu'. Darle la buona notizia non e' stato come avrei pensato. L'aveva aspettata cosi'a lungo e mentre gliela davo leggevo nei suoi occhi che era troppo tardi. Mi dispiace mamma
E ti cerco ovunque, ma riesco solo a sognare la tua assenza. Sento il vento soffiare piu' forte e mi chiedo se sei tu, il temporale, il fulmine, Avevo bisogno di un saluto. E vorrei tornare indietro. Quanto mi manchi
E forse lo chiudo questo blog
E forse ne riapro un altro
Mi piace scrivere qui, ma mi sento un po' sola.
Oppure ne apro un altro e mi commento da sola, tra di noi insomma.
e mentre tenevo questo in draft da un po', altra mattinata insonne, leggo questo. E i commenti. E trovo la forza per trasformare il draft in un input. Sembrera' un messaggio disperato, invece c'e' tanta di quella speranza...
Pero' e' vero che si scrive per essere letti.
In una chiesetta di Solna, vicino a Stoccolma, c'è una candela per lei.
ReplyDeleteUn abbraccio.
/Stefano
:*
ReplyDelete:)
grazie di cuore
Ciao,
ReplyDeleteè tanto che volevo scriverti e aprendo il tuo blog ho appreso questa brutta notizia...mi dispiace molto per la tua mamma...virtualmente ti abbraccio forte per dirti che ti sono vicino
Un bacio
Ciao Dario