Vacanza finita :(
Una vacanza che ha fatto bene più all'umore che al corpo. Non è che ci siamo riposati più di tanto, non siamo riusciti neppure a fare troppe chiacchiere adulte, complice anche la presenza di bimbe nottambule. Però il Pistacchio si è sicuramente rifatto della quattordicigiorni di clausura. Ha riso e sorriso agli zii, alle bimbe e al cagnetto Iuppidù, con pura gioia. E' tornato la maschera della felicità. Noi stanchi ma felici, soprattutto per lui devo dire. Il potere della comunità sullo spirito, si diceva poc'anzi.
Domani si torna al lavoro – per me dopo 6 mesi di pausa. Ed eccomi tornata alle mie riflessioni. Sto pensando che la logistica fa tanto, credo che abbia addirittura a che fare con la felicità. E se non proprio con la felicità, con la serenità che permette di potersi godere una felicità che magari c'è ma non si estrinseca sempre come si deve.
Ed eccoci al dunque, insomma, al punto di svolta. Come sarà la nostra nuova logistica? Mi sa che sarà un post noisissimo e pure postato in fretta e furia, semmai ci rivediamo al prossimo... Ma qui il chercheur mi ha appena chiesto com'è la logistica per domani, appunto. HA usato proprio questa parola. Quindi, Maritino accontentato.... ecco la logistica del nostro futuro prossimo, come la vedo io.
Cena e nanna
Inizio dalla fine della giornata. Il momento della nanna per Pistacchio. Spero avremo la forza di mantenere quello spirito e soprattutto il piacere del rituale della nanna così com'è adesso. Probabilmente succederà più spesso (come già accade per lo più nei Mamadag, in cui faccio il pieno di quote-Pistacchio oppure quando sono malata o semplicemente stanca) che il chercheur si occuperà del bagnetto, lavaggio dentini, pigiamino, mentre io mi dedicherò a sparecchiare, lavare i piatti, oppure di (finire di?) preparare la nostra cena (o viceversa: io bagnetto etc lui cena, sempre di quattromanismo si tratta). Una delle domande che mi pongo è se riusciremo a mangiare insieme a lui come ci piacerebbe. Così che la cena sia il momento di tutti. Per lavorare a questo desiderio, sto stilando una lista di cene da preparare in 20 minuti. Per il momento è scarsa, spero di raccogliere altre idee e nuove ricette.
La checklist
Una volta cenato, messo a letto Pistacchio -verso le 20.30- e rassettato la cucina, ci sono alcune piccole cose, che potremo fare per addolcire il risveglio del mattino e renderlo meno traumatico, soprattutto quello del papà chercheur per il quale il primo mattino è un momento particolarmente difficile. Io mi sveglio pimpante ed energica e soprattutto prestissimo, quindi non avrei bisogno di grandi preparativi anticipati, non fosse altro che una volta sveglia devo badare a muovermi in punta di piedi per non svegliare i miei uomini.
E quindi ben venga lachecklist di cose da fare prima di andare a dormire :
Finalmente posso prepararmi per la notte, il chercheur è nottambulo e finalmente a questo punto arriva il suo momentotutto- per-sè.
La mia sveglia
La sveglia sarà puntata alle sei per me, perchè mi piace fare le cose con molta calma. Nella realtà, se conserverò i ritmi degli ultimi mesi, mi sveglierò di mio tra le 4.30 e le 5.30. Quello è il mio momento tutto-per-mè.
Se e quando il Pistacchio canterà, si vedrà recapitare il suo biberon da 250ml. Prima succedeva verso le 6, ma questa breve vacanza gli ha fatto spostare le lancette moooooolto più in avanti di quanto lo abbia fatto il cambio ora legale/solare. Molto probabilmente perchè non lo disturbavo io con i miei spostamenti mattutini, visto che in questa vacanza -complice forse la mancanza di connessione internet- ho dormito mattine più lunghe.
Se non canterà entro le 7.30, a quel punto si vedrà recapitare la colazione nel sonno. Dopo il biberon, verrà riadagiato nel suo lettino e la scelta sarà tutta sua : continuare a canticchiare finchè papà non si sveglia, oppure riaddormentarsi anche lui. In entrambi i casi io ho un altro pezzetto di tempo tutto per me. Lo so sono fortunata, comunque rimando e rimanderò sempre a questo post per le mie considerazioni del perchè non mi va di sentirmi dire che ho un bimbo bravo. Fortuna sì, anche, ma me lo sono anche coltivato questo grande dono. Per tornare al discorso, il Pistacchio se ne sta volentieri per i fatti suoi quando la casa si ri-immerge nel silenzio. In genere infatti io me ne vado nella stanza affianco a leggere o scrivere in religioso silenzio. Non so cosa succederà quando mi sentirà aggirarmi per casa per i miei ultimi preparativi. Si saprà a breve.
Il risveglio degli zombie
Qui l'incognita. In genere il Pistacchio si risveglia o si stufa di cantare e ridacchiare da solo tra le 8 e le 8.30, quando chiama compagnia. A quel punto in genere papà chercheur si alzava pure lui e la mattinata si avviava a quattro mani. Uno di noi preparava la colazione, l'altro lavava e vestiva il Pistacchio. Ci si sedeva tutti, noi caffè e latte, biscotti, il piccolo vitamine e un po' di frutta se il suo bibe è stato consumato molto presto. Ma in genere disdegna la seconda colazione. La logistica pasti successiva, come dirò più avanti, è un po' critica.
Tutto questo ora sarà nelle mani del papà, visto che, per come vorrei organizzare la mia giornata lavorativa, dovrò uscire di casa verso le 8.
Mamma al lavoro
La mia settimana sarà su 38,3 ore settimanali ( Gulp ). Significa che la giornata è di 7,66 ore ossia 7 ore e 40 minuti. Teoricamente è obbligatoria una pausa di un'ora, quindi attaccando alle 8.15 la mia uscita legale è per le 17. Spero non ci saranno problemi di sorta. Nel mondo della ricerca la cosa più comune è cominciare verso le 9 e anche più in là e fare lunghiiiiiiiiissime giornate, certo chi può. Io non può. E spero tanto che questo non porrà alcun problema. Uscirò di casa alle 8, inforcherò la mia bicicletta olandica, attraverserò un paio di strade trafficate come la tangenziale est di Milano allo stesso orario e arriverò al lavoro, che almeno dista solo esattamente 1,8 km dal quartiere senz'anima (un posto da descrivere, un giorno).
Tutto quel che ci sarà tra le 8.15 e le 17 è tutta immaginazione per il momento.
Alle 17 ri-inforcherò la bicicletta, arriverò a casa dove prenderò la macchina (17.15), arriverò al nido (17.30), recupererò Pistacchio e le preziose notizie della sua giornata, insieme al foglio di ritmo (e il doudou il martedì e il venerdì). Quindi ci riavvieremo verso casa (17.45). Arrivereno a casa (18)
E qui arriverà il momento più temuto della giornata...
Il chercheur intanto
Il chercheur accompagnerà Pistacchio al nido in macchina verso le 9, tornerà a casa a posare la macchina (9.30) e prendere la bici per recarsi al lavoro (9.45). Che si trova in un edificio proprio di fornte a dove lavorerò anche io. Potremmo quindi in principio fare scambio di bici/macchina durante la giornata. Ognuno con una doppia chiave in tasca, lui accompagnerebbe il Pistacchio in macchina al mattino, la parcheggerebbe al lavoro, io andrei in bici e la parcheggerei al lavoro, poi a fine giornata: cambioooo! Alle 17 io attraverserei la strada e mi prenderei la macchina, alle 18 lui attarverserebbe la strada e si prenderebbe la bici. Io per lo meno opterei per questo scambio di mezzi. Ma siccome siamo dei militanti che vogliono gridare al mondo che in bici è meglio e siamo anche un po' spaventati del traffico negli orari di punta al rotondone sulla tangenziale est di cui sopra, opteremo per questa triangolazione casa-nido-casa-lavoro al mattino e lavoro-casa-.nido-casa a fine giornata. Da rivalutare col tempo. Insieme all'opzione 'tutto in bici'.
Spererebbe il chercheur di anticipare di un poco tutta questo schema, così da anticipare il suo arrivo al lavoro, ma io ho seri dubbi che possa lui fare più velocemente a due mani che a quattro. A meno di entrare a routine sicura con la checklist di cui sopra o... svegliarsi prima... non vedo altra soluzione...
Ed il Pistacchio
Il primo risveglio era nei mesi scorsi tipicamente verso le 6 (biberon) e il secondo verso le 8.30 (un po' di frutta, ma in genere quasi niente). Le sue penniche sono state abbastanza fedelmente due fino a questo week end di vacanza, dove ha saltato volentieri quella del mattino, anche perchè si svegliava più tardi. Al nido tipicamente faceva una pennica di un'ora alle 10.30.
Come anticipavo la logistica pasti è un po' critica, perchè sebbene al nido in teoria professino di seguire il ritmo adatto e personalizzato per ogni bimbo, di fatto me lo fanno mangiare molto presto, molto prima di quando Pistacchio tenda a mangiare quando è a casa. Anche sulle quantità proposte ho i miei dubbi, che non sono ancora riuscita a dissipare. Mi dicono che mangia quantità spropositate per merenda, ma poi ha così tanta fame così presto nel pomeriggio che bho, non so che pensare.
Il pranzo gli viene proposto verso le 11.30 e la pennichella pomeridiana su nostra insistenza non gli viene proposta subito dopo mangiato, ma verso le 14.30. Merenda alle 15.30. E poi l'incognita. La maggior parte delle volte tutto va bene e riesce a riposare come si deve, talvolta invece è talmente stanco che dobbiamo proporgli un'ulteriore pennica verso le 18, prima di cena. In genere però arrivati a casa -cosa che finchè non lavoravo avveniva verso le 17.30- riuscivamo a giocare un pochetto finchè lui dava chiari segni di fame. Questo è il momento più difficile della giornata. Credo sia una cosa comune a tutti i bimbi, vero? Ora che arriveremo a casa alle 18, posto che non voglio dargli il pezzetto di pane o l'orrido snack spezza-fame, nel timore di rovinargli la cena, come gestirlo finchè non è pronto in tavola e contemporaneamente preparare la cena ?
Il chercheur arriva in genere a casa alle 18.30, e seppur si tratti di solo mezzora, non voglio giocarmela in pianti isterici. Ne va dell'isteria comune, totale e globale. So che una cosa che funziona come elemento distrattore è il passeggio, quindi potrebbe valere la strategia di inserire nella routine mezzora di passeggiata prima di cena, magari accogliere il chercheur sulla via del ritorno, fare scambio di bici e passeggino, lui lo passeggia e io metto in tavola, o viceversa. Ora che arriva la bella stagione (ma quando arriva?) potrebbe davvero essere una cosa che alleggerisce il rientro a casa (come lo sarebbe stato un nido a portata di piede che ci evitasse la macchina e consentisse invece un tragitto nido-casa passeggiabile, allungabile a piacere e godibile... ah la vita olandica....) Oppure con santa Pazienza, metterlo sul seggiolone e lavorare ad insegnargli la virtù della Pazienza, mentre guarda la mamma preparare la cena. Sperimenteremo entrambe le cose.
Nella speranza che Pistacchio resista fino alle 19, di arrivare a preparare cena in quella mezzora (per questo urge trovare cene da cucinare in 20minuti) e di riuscire a metterci a tavola tutti insieme. Avvicinandoci alle 20 iniziamo ad avviarci al Sacro Rituale, ad abbassare le luci e tutto il resto....
E poi la giornata è finita e si ricomincia dalla checklist per il giorno dopo...
e che iddio ce la mandi buona.
Allora io adesso vado.... faccio ciao con la manina
Una vacanza che ha fatto bene più all'umore che al corpo. Non è che ci siamo riposati più di tanto, non siamo riusciti neppure a fare troppe chiacchiere adulte, complice anche la presenza di bimbe nottambule. Però il Pistacchio si è sicuramente rifatto della quattordicigiorni di clausura. Ha riso e sorriso agli zii, alle bimbe e al cagnetto Iuppidù, con pura gioia. E' tornato la maschera della felicità. Noi stanchi ma felici, soprattutto per lui devo dire. Il potere della comunità sullo spirito, si diceva poc'anzi.
Domani si torna al lavoro – per me dopo 6 mesi di pausa. Ed eccomi tornata alle mie riflessioni. Sto pensando che la logistica fa tanto, credo che abbia addirittura a che fare con la felicità. E se non proprio con la felicità, con la serenità che permette di potersi godere una felicità che magari c'è ma non si estrinseca sempre come si deve.
Ed eccoci al dunque, insomma, al punto di svolta. Come sarà la nostra nuova logistica? Mi sa che sarà un post noisissimo e pure postato in fretta e furia, semmai ci rivediamo al prossimo... Ma qui il chercheur mi ha appena chiesto com'è la logistica per domani, appunto. HA usato proprio questa parola. Quindi, Maritino accontentato.... ecco la logistica del nostro futuro prossimo, come la vedo io.
Cena e nanna
Inizio dalla fine della giornata. Il momento della nanna per Pistacchio. Spero avremo la forza di mantenere quello spirito e soprattutto il piacere del rituale della nanna così com'è adesso. Probabilmente succederà più spesso (come già accade per lo più nei Mamadag, in cui faccio il pieno di quote-Pistacchio oppure quando sono malata o semplicemente stanca) che il chercheur si occuperà del bagnetto, lavaggio dentini, pigiamino, mentre io mi dedicherò a sparecchiare, lavare i piatti, oppure di (finire di?) preparare la nostra cena (o viceversa: io bagnetto etc lui cena, sempre di quattromanismo si tratta). Una delle domande che mi pongo è se riusciremo a mangiare insieme a lui come ci piacerebbe. Così che la cena sia il momento di tutti. Per lavorare a questo desiderio, sto stilando una lista di cene da preparare in 20 minuti. Per il momento è scarsa, spero di raccogliere altre idee e nuove ricette.
La checklist
Una volta cenato, messo a letto Pistacchio -verso le 20.30- e rassettato la cucina, ci sono alcune piccole cose, che potremo fare per addolcire il risveglio del mattino e renderlo meno traumatico, soprattutto quello del papà chercheur per il quale il primo mattino è un momento particolarmente difficile. Io mi sveglio pimpante ed energica e soprattutto prestissimo, quindi non avrei bisogno di grandi preparativi anticipati, non fosse altro che una volta sveglia devo badare a muovermi in punta di piedi per non svegliare i miei uomini.
E quindi ben venga lachecklist di cose da fare prima di andare a dormire :
- sparecchiare e lavare piatti o sistemarli in lavastoviglie (new entry da poco a casa De Chercheurs)
- mettere ordine in generale (e soprattutto il giovedì sera visto che il venerdì mattina -grazieaddio sono riuscita a trovarla in tempo- avremo una mano extra con le pulizie di casa)
- preparare biberon del primo mattino e macchinette del caffè e magari apparecchiare la tavola per la colazione
- preparare i vestiti da indossare- e soprattutto del Pistacchio per aiutare papà
- preparare le schiscette per i pranzi dell'indomani e le varie ed eventuali per il lavoro (computer per il chercheur)
- scongelare la pappa e preparare tutto il necessario per la cena dell'indomani, soprattutto del Pistacchio... quello sarà il momento più critico della giornata !
- preparare le cose per il nido. Checklist nella checklist ad uso del chercheur che non solo continuerà ad avere il compito di accompagnare il Pistacchio al nido, ma dovrà anche prepararlo a due mani, visto che io uscirò per prima al mattino. La cosa non sarebbe un problema, non foss'altro che le 8 del mattino non è esattamente il miglior momento della giornata per lui. L'ho già detto nevvero?
- foglio di ritmo (è uno schema-tabella dove sia noi a casa che i maestri al nido riportiamo a colori le nanne e le pappe e i pianti fuori dalla norma del Pistacchio)
- se necessario cambio pulito
- se necessario fisiologica e varie ed eventuali
- gestione del doudou o meglio dei 3 doudou identici che fanno il giro casa-nido-lavatrice: è da portare pulito? Ce n'è già uno al nido? Il turnover è : doudou pulito al lunedì, viene riportato a casa il martedì sera. Mercoledì pausa dal nido. Nuovo doudou pulito il giovedì che viene riportato a casa il venerdì)
Finalmente posso prepararmi per la notte, il chercheur è nottambulo e finalmente a questo punto arriva il suo momentotutto- per-sè.
La mia sveglia
La sveglia sarà puntata alle sei per me, perchè mi piace fare le cose con molta calma. Nella realtà, se conserverò i ritmi degli ultimi mesi, mi sveglierò di mio tra le 4.30 e le 5.30. Quello è il mio momento tutto-per-mè.
Se e quando il Pistacchio canterà, si vedrà recapitare il suo biberon da 250ml. Prima succedeva verso le 6, ma questa breve vacanza gli ha fatto spostare le lancette moooooolto più in avanti di quanto lo abbia fatto il cambio ora legale/solare. Molto probabilmente perchè non lo disturbavo io con i miei spostamenti mattutini, visto che in questa vacanza -complice forse la mancanza di connessione internet- ho dormito mattine più lunghe.
Se non canterà entro le 7.30, a quel punto si vedrà recapitare la colazione nel sonno. Dopo il biberon, verrà riadagiato nel suo lettino e la scelta sarà tutta sua : continuare a canticchiare finchè papà non si sveglia, oppure riaddormentarsi anche lui. In entrambi i casi io ho un altro pezzetto di tempo tutto per me. Lo so sono fortunata, comunque rimando e rimanderò sempre a questo post per le mie considerazioni del perchè non mi va di sentirmi dire che ho un bimbo bravo. Fortuna sì, anche, ma me lo sono anche coltivato questo grande dono. Per tornare al discorso, il Pistacchio se ne sta volentieri per i fatti suoi quando la casa si ri-immerge nel silenzio. In genere infatti io me ne vado nella stanza affianco a leggere o scrivere in religioso silenzio. Non so cosa succederà quando mi sentirà aggirarmi per casa per i miei ultimi preparativi. Si saprà a breve.
Il risveglio degli zombie
Qui l'incognita. In genere il Pistacchio si risveglia o si stufa di cantare e ridacchiare da solo tra le 8 e le 8.30, quando chiama compagnia. A quel punto in genere papà chercheur si alzava pure lui e la mattinata si avviava a quattro mani. Uno di noi preparava la colazione, l'altro lavava e vestiva il Pistacchio. Ci si sedeva tutti, noi caffè e latte, biscotti, il piccolo vitamine e un po' di frutta se il suo bibe è stato consumato molto presto. Ma in genere disdegna la seconda colazione. La logistica pasti successiva, come dirò più avanti, è un po' critica.
Tutto questo ora sarà nelle mani del papà, visto che, per come vorrei organizzare la mia giornata lavorativa, dovrò uscire di casa verso le 8.
Mamma al lavoro
La mia settimana sarà su 38,3 ore settimanali ( Gulp ). Significa che la giornata è di 7,66 ore ossia 7 ore e 40 minuti. Teoricamente è obbligatoria una pausa di un'ora, quindi attaccando alle 8.15 la mia uscita legale è per le 17. Spero non ci saranno problemi di sorta. Nel mondo della ricerca la cosa più comune è cominciare verso le 9 e anche più in là e fare lunghiiiiiiiiissime giornate, certo chi può. Io non può. E spero tanto che questo non porrà alcun problema. Uscirò di casa alle 8, inforcherò la mia bicicletta olandica, attraverserò un paio di strade trafficate come la tangenziale est di Milano allo stesso orario e arriverò al lavoro, che almeno dista solo esattamente 1,8 km dal quartiere senz'anima (un posto da descrivere, un giorno).
Tutto quel che ci sarà tra le 8.15 e le 17 è tutta immaginazione per il momento.
Alle 17 ri-inforcherò la bicicletta, arriverò a casa dove prenderò la macchina (17.15), arriverò al nido (17.30), recupererò Pistacchio e le preziose notizie della sua giornata, insieme al foglio di ritmo (e il doudou il martedì e il venerdì). Quindi ci riavvieremo verso casa (17.45). Arrivereno a casa (18)
E qui arriverà il momento più temuto della giornata...
Il chercheur intanto
Il chercheur accompagnerà Pistacchio al nido in macchina verso le 9, tornerà a casa a posare la macchina (9.30) e prendere la bici per recarsi al lavoro (9.45). Che si trova in un edificio proprio di fornte a dove lavorerò anche io. Potremmo quindi in principio fare scambio di bici/macchina durante la giornata. Ognuno con una doppia chiave in tasca, lui accompagnerebbe il Pistacchio in macchina al mattino, la parcheggerebbe al lavoro, io andrei in bici e la parcheggerei al lavoro, poi a fine giornata: cambioooo! Alle 17 io attraverserei la strada e mi prenderei la macchina, alle 18 lui attarverserebbe la strada e si prenderebbe la bici. Io per lo meno opterei per questo scambio di mezzi. Ma siccome siamo dei militanti che vogliono gridare al mondo che in bici è meglio e siamo anche un po' spaventati del traffico negli orari di punta al rotondone sulla tangenziale est di cui sopra, opteremo per questa triangolazione casa-nido-casa-lavoro al mattino e lavoro-casa-.nido-casa a fine giornata. Da rivalutare col tempo. Insieme all'opzione 'tutto in bici'.
Spererebbe il chercheur di anticipare di un poco tutta questo schema, così da anticipare il suo arrivo al lavoro, ma io ho seri dubbi che possa lui fare più velocemente a due mani che a quattro. A meno di entrare a routine sicura con la checklist di cui sopra o... svegliarsi prima... non vedo altra soluzione...
Ed il Pistacchio
Il primo risveglio era nei mesi scorsi tipicamente verso le 6 (biberon) e il secondo verso le 8.30 (un po' di frutta, ma in genere quasi niente). Le sue penniche sono state abbastanza fedelmente due fino a questo week end di vacanza, dove ha saltato volentieri quella del mattino, anche perchè si svegliava più tardi. Al nido tipicamente faceva una pennica di un'ora alle 10.30.
Come anticipavo la logistica pasti è un po' critica, perchè sebbene al nido in teoria professino di seguire il ritmo adatto e personalizzato per ogni bimbo, di fatto me lo fanno mangiare molto presto, molto prima di quando Pistacchio tenda a mangiare quando è a casa. Anche sulle quantità proposte ho i miei dubbi, che non sono ancora riuscita a dissipare. Mi dicono che mangia quantità spropositate per merenda, ma poi ha così tanta fame così presto nel pomeriggio che bho, non so che pensare.
Il pranzo gli viene proposto verso le 11.30 e la pennichella pomeridiana su nostra insistenza non gli viene proposta subito dopo mangiato, ma verso le 14.30. Merenda alle 15.30. E poi l'incognita. La maggior parte delle volte tutto va bene e riesce a riposare come si deve, talvolta invece è talmente stanco che dobbiamo proporgli un'ulteriore pennica verso le 18, prima di cena. In genere però arrivati a casa -cosa che finchè non lavoravo avveniva verso le 17.30- riuscivamo a giocare un pochetto finchè lui dava chiari segni di fame. Questo è il momento più difficile della giornata. Credo sia una cosa comune a tutti i bimbi, vero? Ora che arriveremo a casa alle 18, posto che non voglio dargli il pezzetto di pane o l'orrido snack spezza-fame, nel timore di rovinargli la cena, come gestirlo finchè non è pronto in tavola e contemporaneamente preparare la cena ?
Il chercheur arriva in genere a casa alle 18.30, e seppur si tratti di solo mezzora, non voglio giocarmela in pianti isterici. Ne va dell'isteria comune, totale e globale. So che una cosa che funziona come elemento distrattore è il passeggio, quindi potrebbe valere la strategia di inserire nella routine mezzora di passeggiata prima di cena, magari accogliere il chercheur sulla via del ritorno, fare scambio di bici e passeggino, lui lo passeggia e io metto in tavola, o viceversa. Ora che arriva la bella stagione (ma quando arriva?) potrebbe davvero essere una cosa che alleggerisce il rientro a casa (come lo sarebbe stato un nido a portata di piede che ci evitasse la macchina e consentisse invece un tragitto nido-casa passeggiabile, allungabile a piacere e godibile... ah la vita olandica....) Oppure con santa Pazienza, metterlo sul seggiolone e lavorare ad insegnargli la virtù della Pazienza, mentre guarda la mamma preparare la cena. Sperimenteremo entrambe le cose.
Nella speranza che Pistacchio resista fino alle 19, di arrivare a preparare cena in quella mezzora (per questo urge trovare cene da cucinare in 20minuti) e di riuscire a metterci a tavola tutti insieme. Avvicinandoci alle 20 iniziamo ad avviarci al Sacro Rituale, ad abbassare le luci e tutto il resto....
E poi la giornata è finita e si ricomincia dalla checklist per il giorno dopo...
e che iddio ce la mandi buona.
Allora io adesso vado.... faccio ciao con la manina
squaaaaaaaaaaaaaaaa sei un mito.... e mi sento tanto tanto tanto vicina a te e a tutte le mamme del mondo che organizzano i minuti e i secondi ...che sraanno brave e capaci di rubare del tempo proprio lì dove credevi che di tempo non c ene fosse più
ReplyDeletee sarà il tempo dell'amore che dilata ogni istante
e lo fissa nel cuore e nella mente di chi ti circonda
baci e un immenso in bocca al lupo
da chi viene"inforcata" da un treno alle 8....per rientrare a casa alle 18.30...19 se tutto va bene :/ sigh sob
grazie
Deletee coraggio
Prima di tutto ben tornata!
ReplyDeleteA me toccherà il rientro tra 1 mese e 3 giorni e sto già preparando la logistica per cui altro che noioso... il tuo post per me è un ispirazione ...;-)
Carino il foglio di ritmo... se anche l'asilo nido lo fa... non mi sento più così "strana" con la mia App..:-)
Per quanto riguarda il capitolo cene io mi sto organizzando come mamma Cicala che nel suo praticissimo blog ha previsto la gestione del menù settimanale... io l'ho trovata un'idea pratica e simpatica...se vuoi dare un'occhiata la trovi qui:
http://caosincasa.blogspot.it/p/blog-page_10.html
Buona giornata e in bocca al lupo per domani!
uhhh grazie sbircio anche io :))))))
Deleteapp, tabelle, grafici... può apparire tutto freddo e 'tecnico'... ma poi è il coinvolgimento (lo vogliamo chiamare cuore?) che fa la differenza. Non è vero?
DeleteIn bocca al lupo anche a te per questo mese che viene. E' difficle distaccarsi ed è importante prepararsi
Verissimo!
ReplyDeleteCrepi il lupo!
Squa, la logistica è una cosa santa, ma io sbarellerei. Per quanto riguarda lo snack prima di cena una cosa che funzionava bene con i miei (e funzionerebbe tuttora, se me ne ricordassi, ma fanno da soli) è la cruditz`a. Cioè, le verdure gliele dai subito crude mentre tu cucini. Carote, peperoni gialli, sedani, mela, pomodorini se li gradisce. cetrioli. Tutti sbucciati e tagliati al volo e messi davanti al naso di messere che un po' gioca e un po li mangia. vedi tu.
ReplyDeletee lo so. Mi sa che sbarellerò pure io ad un certo punto. Al solo terzo giorno ho avvertito un leggero cedimento. Ecco perchè il Mamadag doveva d'essere il mercoledì a spezzare.
DeleteSi le crudités sono un'ottima idea, qualcosa di simile facciamo con le verdure lesse già pronte. Il problema è più che a quell'ora siamo soli e allora o davvero preparo una cena in 15-20 minuti (mi sto attrezzando all'uopo) oppure ciccia, perchè appena mi vede entrare nella zona cucina -anche se sono le 18- comincia a reclamare (attenzione o pappa? a me pare pappa) e frignacchiare. COsicchè quella mezzoretta in cui vorrei cucinare diventa proprio antipatica (soprattutto se quel paio d'ore è l'unico da passare insieme in tutta la giornata ahimè...). Per questa settimana ce la stiamo cavando con pappe scongelate, tutto prontissimo, solo da accendere sotto l'acqua della pastina. E intanto ci distraiamo giocando lui, facendo piccoli mestieri io in altre stanze ..ché pare: lontano dagli occhi, lontana la fame. Poi appena arriva papà, pappone scongelato e pastina per il Pisty e mamma ai fornelli. Quando sta fiendo ci sediamo a tavola anche noi e Pisty assaggia quel che mangiamo noi. Però sto marmocchio all'alba del quattordicesimo mese dovrà pure passare in toto o quasi a mangiare quel che mangiamo noi. Voglio dire basta papponi, anche se sono logisticamente utili .
Altra soluzione è che mangi alle 18 e pace ma mi spiace davvero non sederci tutti insieme. Anche perchè poi se lui razzola in giro c'è da buttarlgi un occhio e la nostra cena pure ne risente.
riesco ad essere logorroica pure nei commenti. Pace.