20 July 2014

Irrazionalmente razionale


Mi basta tornare col pensiero all'incontro per riuscire a generare nuova energia, sentirmi viva. Più viva che nell'ultimo anno abbondante. E di questo sono grata.

Ho letto e apprezzato la commozione e persino le perplessità che avete espresso nei commenti. Sarei stata perplessa anche io. Lo sono ancora. La scenetta ha ancora dell'incredibile per me. Me la sono raccontata e raccontata ancora per sentirmi meglio. Di quel giorno che tornavo in tram dalla mediateca dove ho scelto dallo scaffale semi-casualmente un libro che, poi, mi ha toccato il cuore in questo periodo di gelo. Una sconosciuta, probabilmente seduta davanti a me fin dalla fermata dove sono salita io con Pisti, mi ha toccato il braccio e mi ha fatto una domanda. E' scesa alla fermata successiva lasciandomi basita e commossa.


Nei giorni, forse settimane, successivi in terapia è successa qualcosa che non mi aspettavo. Nonostante quell'incontro mi avesse fatto sentire vicina a Lei e grata e illuminata e toccata. E viva. Nonostante tutte queste sensazioni positive, in me è cresciuto anche un sentimento molto negativo verso mia madre (o forse giustamente liberatorio?). La rabbia. Una rabbia che più rotonda e profonda è difficile.


Sono così profondamente arrabbiata per motivi credo legittimi e per altri totalmente irrazionali. Quelli irrazionali sono sempre legati a quei pensieri idioti, me ne rendo conto, ma che non posso fare a meno di pensare. Perchè non mi hai salutata?  (Come si può essere arrabbiati per questo motivo con chi muore? Sono un'diota, ne prendo atto.) Perchè non mi hai salutato nè degnato di un pensiero in quegli ultimi giorni, tu che mi hai sempre soffocata col bisogno che avevi di me? Non si crescono i figli legandoli a sé in maniera così insana. Non è giusto. Non si lasciano i figli andare in giro per il mondo corrotti e marchiati di quel Io sarò felice solo quando tu mi telefonerai, mi penserai, tornerai da me. La rabbia che sento è inaspettata e forse sana.

Nonostante tutte le giustificazioni e attenuanti alle quali hai diritto. Nonostante tutto, io avevo diritto a qualcosa di più. Sono stufa di vivere ancora per te, di difenderti, di essere ancora incatenata. Non ne posso più. Non posso neppure prendermela più con te, non sei più tu che mi devi lasciare andare, ora dipende solo da me.

14 comments:

  1. Non sono una psicologa quindi la mia opinione lascia il tempo che trova, ma credo che la rabbia sia sana e liberatoria e non possa farti che bene!! Forse quell'apparizione, qualunque significato si voglia dargli, ti serviva proprio per "stapparti" e lasciar fluire le emozioni represse.

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    1. si è possibile! Comunque io credo non serve essere una psicologa per parlarne! Basta l'empatia!

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  2. la rabbia è sana anche secondo me, è un sentimento più energetico e più attivo e forse è un mezzo per approdare più velocemente ad uno stato diverso, perché giustamente di questo sei stanca. Un grande abbraccio

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    1. forse si, anche se costruire su unsentimento tanto negativo è difficile. Probabilmente al momento sto solo 'distruggendo'
      Ricambio stretto stretto!

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  3. La rabbia è positiva perché è una reazione per eliminare un problema e porta quasi sempre con sé nuova energia. Ti auguro con tutto il cuore che questa rabbia ti aiuti a fare finalmente pace con Lei.
    Un abbraccio forte

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    1. lo spero anche io, anche se con la rabbia si litiga... per far pace non so da dove iniziare ora...
      Grazie Federica, sei molto cara

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  4. Anche io penso che l'esprimere la rabbia sia un mezzo per "liberarti"!

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  5. A me pare che questa rabbia sia una conseguenza dell'amore e la tua è comunque una riflessione lucida.
    Anche io sono convinta che quell'incontro non sia stato casuale e spero con tutto il cuore che possa essere l'inizio di un nuovo cammino libero da qualunque vincolo, focalizzato sul presente e soprattutto, su te stessa.
    Ti stringo forte

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  6. Credo che certe scelte lascino un po' il segno in chi le fa anche se vengono fatte in piena consapevolezza.
    Almeno a me ha fatto un certo effetto sentire la canzone PadreMadre di Cremonini quando dice "...e se son stato così lontano è stato solo per salvarmi!"

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    1. Grazie per avermi ricordato questa canzone. Riascoltarla dopo tanti anni, e con quel che è accaduto in mezzo, è stato un po' un pugno nello stomaco, ma mi ha fatto bene.

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    2. non la conoscevo questa canzone.... come dice arya un pugno nello stomaco...
      "...e se son stato così lontano è stato solo per salvarmi!"
      assolutamente così

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  7. non mi aspettavo questo post.
    mi ricordo perfettamente l'altro e nonostante fosse commovente e magico allo stesso tempo, sai cosa pensavo. Anzi, solo ora ho visto la tua risposta..e la scena che mi è balzata agli occhi è immensamente più emozionante, da togliere il fiato insomma.
    Vedere esattamente come sono andate le cose mi ha lasciato dentro una tenerezza infinita. Nonostante questo dico, continuo a pensare che fosse più "irrazionale" credere che dietro aquella donna ci fosse tua madre. Invece questa tua rabbia, anche se ha le sembianze di uno tsunami, penso sia razionalmente giustificata.
    Quella donna sull'autobus, in ogni caso, ti è servita per dare una svolta alle tue emozioni..così come ti avevo detto.
    Finalmente le hai chiamate a raccolta tutte.
    Così ora puoi ricominciare da capo, fare un po' di pulizia, decluttering e lasciare solo quello che veramente conta.
    Ciò che resta dopo la tempesta emotiva è più affidabile e fa bene al cuore.

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    1. non me l'aspettavo neanche io, te lo assicuro...
      il sentimento più gettonato nei suoi confronti è sempre stato il senso di colpa.
      Il tuo messaggio precedente mi aveva fatto rendere conto che avevo raccontato di getto e sul filo dell'emozione ancora caldissima, ma non si capiva bene.
      In questo commento hai colto tutta la contraddizione che anche io aveo racchiuso nel titolo. La parte irrazionale la devo chiamare così essendo donna di scienza, però non riesco a togliermi dalla testa tutte le perosne a cui ho fatto vedere quelle foto e mi hanno confermato che la non si trattava di una semplice somiglianza, che tutte quelle espressioni erano così incredibilmente sue.

      Ogni passo di questo cammino mi è faticosissimo, ma lo percorrerò.
      GRazie delle tue parole!

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova