Scambio tipico quando Squabus (o il chercheur) starnutisce
Etcia
e Pistacchio: Salute Mamma!
Grazie amore mio
L'altro giorno l'etcia è stato suo
Salute amore mio!
Grazie mamma
Stavo passando lo straccio in cucina e mi sono messa a pensare che è incredibile, quanto abbiamo e stiamo ancora penando per quel per favore quando chiede e quel grazie quando riceve. E che fatica sentirli. Invece Etcia e salute e poi anche il grazie proprio di questo scenario gli sono automatici, fino scontati, da un pel pezzo di tempo dei sui 2 anni e tre quarti (n.d.Squa: di quando questa bozza è comparsa nei draft, ora sono 3 conclamati, grazie al blogstorming che mi fa tornare in mente una bozza abbandonata!!!). E allora è ovvio domandarsi perchè il salute è così automatico e il per favore no? Sto pensando a questo. E mi rispondo che è perchè il salute è di pura imitazione, chiamiamola educazione passiva, mentre per quel per favore ci stiamo dando così tanta pena da fargli perdere spontaneità o che so io.
Questa cosa l'ho pensata anche di fronte ad una scenetta che mi aveva lasciata esterrefatta. Lui seduto sul suo vasino con un librone in mano dove ci sono delle letterine sparse in mezzo ad altri disegni.
A, B, C D, E G L M diceva puntando ad ogni colpo la lettera giusta. L'ho osservato per alcuni lunghissimi secondi fare questa cosa. Esterrefatta. Ci ho messo poi unbel po' a capire com'era possibile. Il motivo risiede in quel pc giocattolo che ogni tanto accende in autonomia (vivaddio) e che tra i vari giochini da scegliere ne ha uno in cui tutto l'alfabeto viene sparato sullo schermo a pixel grandi tipo 2 cm l'uno con in sottofondo la voce di uinnidepù che legge le letterine. Stessa cosa, ho scoperto poi, vale per i numeri. Quel Pistacchio lì abbandonato al suo pc giocattolo ha assimilato tutto solo e senza alcuna interferenza delle cose che di solito si insegnano attivamente (credo). E allora mi domino per non "interrogarlo" chè, forse, mi dico, quanto meno mi immischio in questo apprendimento passivo, quanto più sarà spontaneo e piacevole. E lungi da me il desiderio di mettermi vicino ad insegnargli qualcosa di più. Solo con le lingue il mio desiderio scalpita ma è stato frenato da difficoltà abbastanza preoccupanti, di cui parlerò, forse, a suo tempo. Appena mi sarò ben centrata sull'argomento e successivamente decentrata, che è la parte più difficile.
Ma tornando alla scenetta dell'etcia e del Salute. Ero lì che svuotavo la lavastoviglie e intanto pensavo proprio a quanto scritto qui sopra. E il Pistacchio se ne esce così:
No mamma, non per favore, salute.
Come stesse leggendo nei miei pensieri. E non è la prima volta...
A me a volte 'sta specie di telepatia mi fa una gran paura.
Questo post partecipa al blogstorming di genitoricrescono.
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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.
Prova pro-pro-prova