14 August 2017

Di aria, solitudine, introversione...

domenica 13 agosto 2017 
ore 11 circa

Intanto AAAAAARGHHHHH

Quei tre sono appena usciti e ci sarebbe una lista di cose che dovrei fare. STavo anche per farla, ma non la farò.
Invece mi siedo qui col bisogno di respirare un attimo.
QUesta é una di quelle -rare- volte che il mio sguardo si posa qui e lì e ovunque vede cose che andrebbero fatte. Questo in se non é per nulla raro. Quel che si é rarerrimo è che il mio spirito ne avrebbe anche voglia. Ma non ne ho il tempo. Questa fame di fare per me (ormai? ma com'era davvero prima???), accade  in congiunzioni astrali tipo ciclo a favore (in gravidanza e allattamento  non  mi capitava di vedere una grande differnza) e assunzione caffeinica. Recentemente ho riletto il potere che mi aveva fatto quel beverone infernale là. Forse dovrei bere più caffè. Non fosse che dopo qualche giorno mi spompa. Nessuno può vivere così su di giri come sono io in caffeina. Come sono io questo momento. Però mi capitano dei periodini in cui mi sballo di brutto e poi lo assumo. Ora per esempio quanti giorni è che mi faccio un caffè vero ogni mattina ? Se continuo poi  mi sentirò sopraffatta dai nervi e dovrò smettere e ne accuserò la mancanza.
Quindi dicevo mi hanno lasciata sola.
Ho detto al chercheur. in inglese come quando non voglio che A. (il grande) ci capisca (è un periodo che mi urta chiamare i miei bambini con dei nomignoli, ma ne riparliamo un'altra volta forse. chissà)

Gli ho detto sai che ho avuto una illuminazione? Era una mezzoretta che A. sfracellava la minkia perchè si stava annoiando. Era sveglio dalle 8, erano ormai le 11 e tre ore iniziano ad essere un po' E giochiamo e facciamo e gioca con me. Io invece son lì che riordino e sistemo a mille perchè stanno arrivando il nonno e zia Susanna (................................................................. quanto ne vorrei scrivere di questo... sono almeno 3 giorni che scrivo pagine e pagine su mio padre e mia zia che tornano a trovarmi dopo taaaanto tempo..... ma non ne ho il tempo. Lo spazio tempo ). Ad A. avevo  detto almeno cinquanta volte  di trovarsi qualcosa da fare. E lui alla fine si era   messo l'anima in pace e si era messo a tracciare letterine su un quaderno .
Chercheur, mi sa che ho capito perchè la pediatra ci rompe la minkia da due anni almeno sul farlgi fare un'attività sportiva
Perché io e forse anche te quando si annoia tendiamo sempre  a proporgli cose più o meno intellettuali. CHiamiamole così. Vuoi ascoltare le fiabe? se abbiamo bisogno che faccia un'attività in solitaria. Oppure leggiamo un libro. Tho giochiamo a carte per il massimo dello sballo

 e anche lui se invitato a fare da solo fa cose simili. "Legge" topolino per l'80% del suo tempo "libero". E la cosa inizia ad inquietarmi perché non vuole sfogliare niente altro che topolino. E vuole che gli venga letto niente altro che topolino.

Insomma dico al chercheur, sto bambino in sto momento si è seduto al tavolino a scrivere letterine perchè secondo me sta cercando quel senso di inquadramento che sente alla materna. Ma secondo me stamatitna avrebbe bisogno di usicre, correre, giocare fuori.
Mi ricordo la sivigliana che diceva di suo figlio che andava al parchetto con suo padre "pa' que le de el aire". Per prendere aria diciamo.
Il chercheur ne ha convenuto e quindi  l'ha portato fuori a dargli aria. Nel frattempo si è svegliato P. e allora ci ha portato pure lui, che anche gradisce.
Ecco la storia di questa mia piccola oretta di solitudine

Solitudine
Io mi ricordo quando mi lamentavo tantissimo qui sul blog della solitudine. Del non avere amici etc etc
Col tempo però ho scoperto che la solitudine è la cosa di cui ho più bisogno al mondo. Devo ringraziare la coach in carne ed ossa di avermelo fatto scoprire. Quando le dicevo del senso di colpa che provavo da quando avevo deciso di tornare a pranzare a casa mia e del fatto quindi che se mi mettevo a calcolare, io le mie 8 ore canoniche, al lavoro, non le facevo mica. Lei mi rispose che non dovevo sentirmi in colpa, che i miei colleghi si riposavano mangiando insieme e probabiulmente ricevevano piacere da questo e che invece probabilmente vous avez besoin d'etre seule pour vous recharger. Mi parlò di un libro sull'introversione. (Quiet. Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare di Susan Cain, C. C'é anche un suo bel Ted)

  Mi sottopose un test. Poi lessi anche molto al riguardo da Polly che ne parla spesso. Grazie al suo parlarne un giorno ho rifatto un test analogo che risulto' un po' diverso dalla prima volta. Se ricordo bene. Continuo a pensare di essere un introversa atipica, perchè ci sono molte volte che invece mi sento un animale sociale. Però di fondo sono introversa o per lo meno ho davvero un gran bisongo di solitudine per ricaricare le pile. Ne ho vari esempi e sono molto soddisfatta di averlo capito, perchè mi permette di interpretare cose che prima non afferravo.

A questo proposito ho fatto molte osservazioni nelle due vacanze al mare con una  coppia di amici atavici e prole. Il mio unico spazio di perfetta solitudine è stata una mattina in cui sono andata a vedere l'alba che sorgeva sul mare. Due ore che hanno valso la vacanza intera. Forse riuscirò a raccontarlo perchè c'è un draft da qualche parte che si chiama le mie albe e continuo a pensarci
E il mio spazio-tempo è già scaduto., 
E' possibile??? E' volato via, me tapina

1 comment:

  1. cara che bello rileggerti. Io col tempo sono diventata molto più introversa e molto più solitaria, e questa cosa mi inquieta perché ho paura che mia figlia mi emuli. Inoltre, il mio problema è che vorrei essere sociale a piccole dosi, frequentare la gente che pure mi piace non assiduamente ma con in mezzo ragionevoli pause di solitudine. E questo molti non lo capiscono e lo scambiano per rifiuto, come se dicessi loro che mi stanno antipatici.Dunque sento anche, oltre al bisogno che dice la tua coach, la spinta "morale" a uscire dalla comfort zone della solitudine, e su questo mi arrovello parecchio. Un abbraccio!

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova