Imparando una nuova lingua si incontrano spesso differenze bizzarre dalla propria. Io mi appassiono a scovarle, ragionarle, cercare possibili motivazioni, che in realtà raramente trovo. Il problema è che, inevitabilmente, ci si ritrova a ragionare filtrando con i propri schemi culturali e la cosa perde di senso.
Ieri sera io e il chercheur abbiamo subito in una sola sera un campionario vastissimo di una chicca della lingua francese che mi fa particolarmente rabbrividire. Pronti davanti alla televisione per goderci (!) Svezia-Paraguay, ignari dei meccanismi perversi che reggono il mercato calcistico-televisivo odierno, abbiamo assistito giusto al calcio di inizio e poi tutto é scomparso. Solo dopo essere entrati in partita abbiamo 'scoperto' che si era su canal plus e la partita era criptata. La tv é più che altro un soprammobile chez nous, tanto che non conosco neanche l'associazione dei pulsanti del telecomando con i canale cui corrispondono. Solo Arte so bene che è memorizzato sul 5. Perché è praticamente l'unico canale che guardiamo. L'unico che valga davvero la pena .
Questo per dire che una volta che l'evento di accendere la tele s'era prodotto, a quel punto s'è fatto pure zapping, questo sconosciuto. Su un altro canale, non chiedetemi quale, c'era una tra le fioccanti imitazioni di CSI. Crescono come funghi, nessuna però vale come l'originale! Trattavasi di NCIS, praticamente il CSI dei crimini tra militari. Già inquitetante!
Per inciso, meno male che quando si prende un'abitudine è difficile abbandonarla. In questo caso l'abitudine é di NON accendere lo schermo-sopramobile. E sia, ché io a dire il vero, dessero tutte le sere qualcosa di CSI-simile, starei tutti i giorni davanti a quello schermo luminoso.
Ma veniamo al dunque. Come si puo' immaginare, i due episodi della suddetta serie erano tutto un susseguirsi di omicidi efferati, strangolamenti, cadaveri, tutto sangue che colava e gente a cui succedevano cose orribili. E siccome il telefilm consta nel farti seguire le indagini relative a tutti 'sti crimini orrendi, i personaggi, indaga che ti indaga, vanno dicendo qua e là cose del tipo:
"non è stato un suicidio, è stato ammazzato / l'hanno ammazzato"Come si traducono queste battute in francese?
"è stato investito / l'hanno investito proprio qui davanti"
"era stata violentata / l'avevano violentata un mese prima"
...il s'est fait tuerChe a noi suonano di s'è fatto ammazzare, s'è fatto investire, e, lo scrivo rabbrividendo, s'è fatta violentare.
il s'est fait renverser...
elle s'est fait violer...
Mha. Io personalmente frasi simili le dico costruendole alla maniera nostra. E va benissimo: anche nel francese scritto la costruzione è più frequentemente 'all'italiana'. Non però nel francese parlato. Presto un'attenzione particolare a questa cosa da mesi e mesi e non mi sembra che ci sia (tra le due costruzioni) una sfumatura diversa. Non c'è un retropensiero a seconda che il soggetto se lo sia andato a cercare o meno, di essere ammazzato, investito, stuprato. Arrivano a dire s'est fait amputer d'une jambe. S'è fatto/a amputare una gamba! Uno non può proprio volerlo.
Cercando su google si può avere un'idea del 'fenomeno'.
Per il resto, non preoccupatevi, ho solo la febbre...
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NOTA DI SGRAMMATICA E DI DISORTOGRAFIA
Giocando in google a cercare variazioni sul tema, mi sono soffermata a lungo nel caso (triste) della violenza sessuale. Nel valutare come, statisticamente-in-internet, viene espresso questo concetto, bisogna considerare che ci sono parecchie combinazioni dettate dalla grammatica, anzi sgrammatica dei francesi. ((Che però c'hanno anche un po' di attenuanti, ché non è per nulla facile.))
"s'est fait violer" è la forma corretta e conta 670 risultati.
Ci son ben 5 sgrammaticature su questo triste tema, secondo le combinazioni degli errori sul participio passato -quello che ci vuole- o sull'infinito -sostituito spesso per un brutto errore dal participio passato- ed infine, tanto per esagerare nell'accordo al femminile del participio passato messo per errore al posto dell'infinito:
a) "s'est faite violer" - 171
b) "s'est fait violé" - 169
c) "s'est fait violée" - 210
d) "s'est faite violé" - 24
e) "s'est faite violée" 433
Totale forme sgrammaticate: 1007
Totale di tutte le forme: 1677. Da considerare è però che la forma grammaticalmente corretta comprende anche gli strupi commessi a danno di maschietti.
Leggere il participio passato al posto dell'infinito del verbo, mi fa accapponare la pelle (e lo leggo spesso, anche tra persone che si suppone essere di una certa cultura). E, giusto per la cronaca, io scrivo meglio di quanto parlo, perché appena arrivata m'è toccato scrivere quintali di curricula, poi, trovato lavoro, decine e decine di rapporti. E poi mi piace! Però per quanto riguarda il verbo faire, ho dovuto sfogliare la grammatica per comprovare la mia sensazione che non s'accordasse al femminile. E quindi? La febbre avanza.
Giocando in google a cercare variazioni sul tema, mi sono soffermata a lungo nel caso (triste) della violenza sessuale. Nel valutare come, statisticamente-in-internet, viene espresso questo concetto, bisogna considerare che ci sono parecchie combinazioni dettate dalla grammatica, anzi sgrammatica dei francesi. ((Che però c'hanno anche un po' di attenuanti, ché non è per nulla facile.))
"s'est fait violer" è la forma corretta e conta 670 risultati.
Ci son ben 5 sgrammaticature su questo triste tema, secondo le combinazioni degli errori sul participio passato -quello che ci vuole- o sull'infinito -sostituito spesso per un brutto errore dal participio passato- ed infine, tanto per esagerare nell'accordo al femminile del participio passato messo per errore al posto dell'infinito:
a) "s'est faite violer" - 171
b) "s'est fait violé" - 169
c) "s'est fait violée" - 210
d) "s'est faite violé" - 24
e) "s'est faite violée" 433
Totale forme sgrammaticate: 1007
Totale di tutte le forme: 1677. Da considerare è però che la forma grammaticalmente corretta comprende anche gli strupi commessi a danno di maschietti.
Leggere il participio passato al posto dell'infinito del verbo, mi fa accapponare la pelle (e lo leggo spesso, anche tra persone che si suppone essere di una certa cultura). E, giusto per la cronaca, io scrivo meglio di quanto parlo, perché appena arrivata m'è toccato scrivere quintali di curricula, poi, trovato lavoro, decine e decine di rapporti. E poi mi piace! Però per quanto riguarda il verbo faire, ho dovuto sfogliare la grammatica per comprovare la mia sensazione che non s'accordasse al femminile. E quindi? La febbre avanza.
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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.
Prova pro-pro-prova