24 December 2007

Depressione natalizia




Io odio il natale, si sapeva già. Ad aggravare la situazione di quest'anno è che quei trentanni li ho compiuti.
Passare lunghe, interminabili, ore ai fornelli (come sto facendo) aiuterebbe pure il morale... Non fosse che i fornelli li devo dividere con uno che è più nevrastenico di me. Che dico? Il mio maestro di nevrastenia, il motivo fatto uomo del perchè io sono nata e cresciuta nevrastenica. Lo ero già nella pancia, dicono. E te credo. Sfido chiunque.
Io vorrei solo farmi gli spezzatini con patate miei. C'avete mica dei fornelli liberi che posso prendere in prestito? Possibilmente fuori milano! I cucinotti milanesi sono incompatibili con ogni tentativo di sopravvivenza al natale... per non parlare poi della nebbia.

Ora vado a farmi un sudoku... sono arrugginita (e nostalgica)

13 December 2007

Need your help


In occasione della nostra imminente venuta*, cogliamo la presente per lanciare la campagna piu' attesa dell'anno...




Invita anche tu a cena Squa e 1001miglia, che tornano in patria, si vabbe' per la famiglia, per gli amici, ma soprattutto perche' in crisi da astinenza da pasta asciutta, mozzarella, prosciutto crudo, pizza della pizzerria, il pane, il pesto genovese, le lasagne, le polpettine di melenzane, il lardo di colonnata, il parmigiano come se nevicasse, l'asiago, la burrata, il salame di vazrzi e non, il vinello quello bono, la sambuca e la grappa perche' no, il nocinoooo in tema alcolici... il panettone...

e tra poco perdono la navetta per l'aereoporto


*e un po' stufi di subire in silenzio i cartelloni esibiti di fronte alla chiesa(!) dove passiamo in bici quando il clima lo consente









IO ODIO BIANCANEVE


Dopo una settimana e piu' di supplizio... prima alle prese con l'homework numero 5 e poi subito dopo, neppure s'era consegnato il numero 5, gia' avevamo in mano l'esame finale (che veniva dopo non uno, non due, ma tre esami intermedii)... che' poi non so che ne sarebbe stato della mia salute psicofisica se l'esame fosse stato "vero" invece di prendi e porta a casa (take-home). Io e' una settimana (nonche' la nona volta) che mi siedo davanti allo schermo come se fosse un piatto infinito di fegato con cipolle (bleachhhh) ed invece di vomitare, sospiro a piu' non posso. Non mi si sopporta piu'.
Ora ce l'ho qui stampato, 7 facciate con interlinea 1,5. No, non sono fiera, ne' mi sento piu' leggera, perche' non lo ho ancora riletto. Comunque ho deciso che intanto mi sfogo, che' non si puo' dare un esame con titolo tipo perche' la terra e' importante ? E' criminale. Quindi mo' tiro un urlo e poi condivido con voi l'incipit dell'esame... non posso tenere per me questo tripudio di luoghi comuni e sbrodolamenti in latino e greco pure. Ridete, accomodatevi, che' poi lo so che mi vergogno e lo cancello.
Intanto, si sappia che:

IO ODIO BIANCANEVE



The word soil, from Latin solum, embraces multiple and dense concepts. Soil is directly related to life and survival but can also assume metaphysical significances related to culture, emotion and history. People migrated in the ancient past seeking for good soils, along with better weather conditions. In the History human kinds have fought to conquer rich soils. Still today soil is one of the most important resources of a country, being the origin of life and the site where substrates for life are grown.
Soil microbiology finds its object of studies in the soil intended as pedologic system (pedosphere). However it is interesting to notice that soil microbiology participates, although in an often invisible manner and at a microscopic level, to build the same characteristics that are appreciated at emotional, cultural and social levels. The landscape, the type of vegetation, the presence of resources in a soil intended as plant productivity or availability of precious materials (metals, minerals, crude oils) are all dramatically related to microbial activity in a soil. The pedosphere, from the Greek πεδον (.pedon: soil), was defined by Mattson in 1938 as the domain on the earth interacting with the atmosphere, hydrosphere, biosphere and lithosphere.

10 December 2007

Istantanea: mari monti e cristalli


Si e' decisamente di gusto marino qui... pero' anche la neve ci piace, ci piace assai. Soprattutto se fuori ci sono piu' di dieci gradi sotto zero e le strade restano bianchissime anche al passaggio di mille macchine. E si sbicicletta su cinque-sette centimetri di soffice e bianca, farinacea neve, con i freni ed il cambio ghiacciati, i pomelli rosso melograno, all'improvviso un caldo tropicale dietro il collo, troppi strati di sciarpa a strisce azzurro-celeste. Si cerca diligentemente di non slittare via, si sorride parecchio, anche. E servirebbe un idraulico, che' il moccio comincia a colare copioso (che schiiiifo, m'è scappato...) e poi passa a fianco lo spazzaneve e scompaio in un'onda gelata.


Fuori dalla finestra, domenica mattina:




La passeggiata
sottotitolo: quasi come in Lapponia





Avrei ricevuto in dono una macchina-fotografica-digitale-ultima-generazione, in quel di nuova york! Il dono era di celebrazione del primo anno di liberazione dal-La Schiavitu', 22 novembre. La prima volta negli ultimi venti anni che pretendo un regalo, credo. Me lo sono meritato. In quel di (S)Brooklyn and Manhattan, si son fatte circa 300 foto, assatanate. Avrei, poi, creato un account flickr, ma non s'e' trovato il tempo di fare una degna selezione.
Intanto si accumula un archivio fotografico di Squa dormiente... non faccio altro che dormire!
In programma anche un archivio fotografico di cristalli di neve. Chissa' se anche noi riusciremo ad avvistarne due gemelli... La foto, per amor di precisione, non e' mia, ma di 1001miglia.
Stay warm!

Il primo cristallo



01 December 2007

Zazie sulla Torre Eiffel


- Dite-moi, demanda Zazie sans bouger, pourquoi que vous êtes pas marié?
- C'est la vie.
- Pourquoi que vous vous mariez pas?
- J'ai trouvéé personne qui me plaise.
Zazie siffle d'admiration
- Vzêtes rien snob, qu'elle dit.
- C'est comme ça. Mais dis-moi toi quand tu seras grande, tu crois qu'il y aura tellement d'hommes que tu voudrais épouser?
- Minute, dit Zazie, de quoi qu'on cause? D'hommes ou de femmes?
- S'agit de femmes pour moi, et de hommes pour toi.
- C'est pas comparable, dit Zazie.
- T'as pas tort.
- Vzêtes marant vous, dit Zazie. Vous savez jamais trop ce que vous pensez. Ça doit être épuisant. C'est pour çà que vous prenez si souvent l'air sérieux?
Charles daigne sourire.
- Et moi, dit Zazie, je vous plairais?
- T'es que une môme.
- Ya de filles que se marient à quinze ans, à quatorze même. Y a des hommes qu'aiment ça.
- Alors? Moi? je te plairais?
- Bien sur que non, répondit Zazie avec simplicité
Après avoir dégusté cette vérité première, Charles reprit la parole en ces termes:
- Tu as de drôles d'idées, tu sais, pour ton âge.
- Ça c'est vrai, je me demande même où je vais les chercher.
- C'est pas moi qui pourrais te le dire.
- Pourquoi qu'on dit des choses et pas d'autre?
- Si on disait pas ce qu'on a à dire, on se ferait pas comprendre .
- Et vous, vous dites toujours ce que vous avez à dire pour vous faire comprendre?
- (geste)
- Mais répondez moi donc!
- Tu me fatigues les méninges. C'est pas des questions tous ça.
- Si, c'est des questions. Seulement c'est des questions auxquelles vous savez pas répondre.
- Je crois que je ne suis pas encore prêt à me marier, dit Charles pensivement.
- Oh! vous savez, dit Zazie, toutes les femmes posent pas des questions comme moi.
- Toutes les femmes, voyez-vous ça, toutes les femmes. Mais tu n'es qu'une mouflette.
- Oh! pardon, je suis formée.
- Ça va. Pas d'indécences.
- Ça n'a rien d'indécent. C'est la vie.
- Elle est propre, la vie.
Il se tirait sur la moustache en biglant, morose, de nouveau le Sacré-Cœur.
- La vie, dit Zazie, vous devez la connaître. Parait que dans votre métier on en voit de drôles.
- Où t'as été chercher ça?
- Je l'ai lu dans le Sanctimontronais du dimanche, un canard à la page même pour la province où ya des amours célèbres, l'astrologie et tout, eh bien on disait que les chauffeurs de taxi izan voyaient sous tous les aspects et dans tous les genres, de la sessualité. A commencer par les clientes qui veulent payer en nature. Ça vous est arrivé souvent?
- Oh! ça va ça va.
- C'est tout ce que vous savez dire: «Ça va ça va». Vous devez être un refoulé.
- Ce qu'elle est emmerdante.
- Allez, râlez pas, racontez-moi plutôt vos complexes.
- Qu'est-ce qu'il faut pas entendre.
- Les femmes ça vous fait peur, hein?
- Moi je redescends. Parce que j'ai le vertige. Pas devant ça (geste). Mais devant une mouflette comme toi.

Raymond Queneau, Zazie dans le métro.


Omaggio alla Zazie in Nuova Zelanda. Che voglio ringraziare.
Letto in due fiati tra aereo per e da New York e ultimo, lungo, tratto in metropolitana per l'aereoporto. (Sor)riso molto.