19 March 2013

Genitori a quattro mani


Caro Pistacchio,

devi sapere che genitori a quattro mani lo siamo stati fin dal primo giorno. 

Fin dall'affacciarsi delle due lineette. I tempi erano così duri che sentivamo di doverlo dire alle persone più vicine, anche se era davvero troppo presto. Come dire, se non ci riusciamo noi, aiutateci voi a difenderci da  tutta quella sofferenza, capitata esattamente insieme alla gioia più grande. Così, per proteggerti, abbiamo annunciato subitissimo che eravamo incinti.
Eravamo così indissolubilmente incinti che siamo andati insieme mano nella mano a praticamente ogni visita ed ecografia. Ci tenevamo per mano e ci commuovevamo a sentire il tuo cuore.

Genitori a quattro mani perchè lo siamo spesso letteralmente. Per tutte quelle volte che ci troviamo in  tre sul fasciatoio... sembrerà assurdo a chi non pratica il parenting a quattro mani, ma fin dalle tue prime settimane abbiamo trovato molto meno faticoso cambiarti insieme tutte le volte che era possibile, piuttosto che cambiarti da soli la metà delle volte. Non significa che non ne siamo ed eravamo perfettamente capaci individualmente. Solo che a quattro mani è più facile... e anche bello.  Si chiama effetto cooperativo e non è una nostra scoperta.


Genitori a quattro mani perchè  la pappa spesso è a staffetta, tipo a metà la mamma dà il cambio a papà, che invece passa in cucina a scolare la pasta. Mentre tu spargi pappa ovunque e butti tutto per terra. Ci vuole una Santa Pazienza a volte e abbiamo imparato che  la staffetta aiuta moltissimo.

A quattro mani la mattina quando è ora di alzarsi. Arriviamo quasi ad arrabbiarci se uno non aspetta l'altro nel venire a salutare te che da una mezzoretta canti il buon giorno Mondo nel tuo lettino. A volte arrivi persino a sghignazzare. E però arriva il momento di prepararsi altrimenti papà fa (troppo) tardi al lavoro. E allora papà ti lava e ti veste, mentre mamma prepara la colazione e tutte le cose da portare via per voi che uscite. 

Genitori a quattro mani perchè papà ti accompagna al nido la mattina e mamma viene a prenderti al pomeriggio. E non siamo bravi uguali a parlare con le maestre, recuperare i doudou da lavare e controlalre che ci siano vestiti di ricambio. Però è giusto che si faccia a metà.

Genitori più che mai a quattromani  all'ora della nanna serale, quando avviamo il Sacro Rituale. Così consolidato, ma allo stesso tempo così in fieri. Ogni tanto si aggiunge una cosina in più e noi scherziamo che prima o poi  alle 8 con la sveglia si inizierà già il rituale nanna. Che non è poi neanche tanto una battuta, visto come abbiamo imparato che ritmi e consuetudini siano importanti e salutari per te e quindi di rimando per noi. 

E così ogni sera, con gioia,  all'ora prestabilita, raccogliamo tutti i giochi e facciamo un po' d'ordine. Abbassiamo le luci del soggiorno e sparpagliamo cuscini sul tappeto per quei minuti di relax che forse servono ancora più a noi. Ci facciamo tante coccole. Finchè riconosciamo che ti sei calmato, sei meno elettrico ed è ora di procedere un passetto più vicini alla nanna. Eccoci in bagno per lavaggi vari, cambio pannolino, pigiamino,  spazzolata ai 6 dentini e alla lingua. Ed arriva il momento del librino. O dovrei dire della biblioteca, perchè non ti accontenti di uno o due, tu li vorresti sfogliare tutti. Finchè butti in aria l'ultimo o dolcemente lo facciamo volare via noi per andare a terminare il Rituale. E allora andiamo a salutare la finestra: salutiamo tutto quel che vediamo: il cagnetto Bau Bau che sta facendo la passeggiatina, la macchina rossa che passa Brum Brum. E poi chiudiamo le persiane. Ci giriamo a salutare l'albero di Van Gogh, poi il Gattino Blu che ci guarda sornione, incorniciato pure di blu. Ti mettiamo in mano il tuo doudou (detto anche il topino della creche), ci giriamo verso la lucina, mamma ti tiene in braccio mentre papà va all'interruttore (o viceversa)... facciamo 3,2,1 e poi soffiamo sulla lampadina per spegnerla. Da qualche tempo hai cominciato a soffiare anche tu (e anche a dire luce, e lo hai detto con cognizione di causa prima ancora di capire che fossero quel mamma e quel papà che ogni tanto dici). E' ora di appoggiarti delicatamente sul tuo lettino. Col linguaggio corporeo fai capire quanto ti piace quel momento in cui resti sospeso per aria e poi vieni deposto sul soffice. Ti cominciamo a salutare. Ciao tesoro, ci vediamo domani, fai una bella nanna, ti facciamo notare che potrai contare tutta la notte, dovessi sentirne il bisogno, sulla presenza del gattino mandarino e di quell'altro piccolo  che chiamiamo il nonnino del gattino mandarino, due pupazzetti che dormono con te. E di tutti gli animaletti del letto che stanno disegnati sul paracolpi intorno al tuo lettino. FOrse è a loro che sghignazzi nel primo mattino?
Appena usciamo cominci a cantare, sembra che ti canti la ninnananna da solo, spesso canti a lungo, finchè Morfeo viene a prenderti per mano.

Ma ho perso le fila. Ti stavo raccontando come io e tuo papà siamo genitori a quattro mani, con una condivisione delle responsabilità che ti riguardano molto vicina al 50%, fatta eccezione per il Mamadag. E non solo, a casa nostra vige il 50% anche in termini di tempo dedicato alla casa.

La tua mamma è molto felice e fiera che il fatto di essere rimasta a casa a cercare lavoro (e anche a riprendersi un po' dalla tristezza dell'ultimo espatrio) negli ultimi 4-5 mesi non abbia modificato la condivisione della routine familiare, soprattutto per quanto riguardava te. Ha forse lavato più piatti, cucinato di più e fatto più spese, quello sì. Ma tutto è rimasto come prima nel prendersi cura di te. Perchè il fatto che papà lavorasse e la mamma no, non  faceva il tuo papà meno papà.

Dicono che oggi è la sua festa e non hai bisogno che io ti dica quanto il tuo papà si meriti di essere festeggiato (e ti dico un segreto: per quanto dica che non gli piaccia, penso che da te accetterà un giorno qualche  celebrazione...). Tu lo adori già, anche senza capire e so che ogni giorno si meriterà la tua adorazione, come la mia. Spero che un giorno sarai un uomo come lui, leale, presente, attento e premuroso.


Devi anche sapere che sono tempi un po' difficili.  Mamma e papà hanno deciso di rinunciare ad una serie di equilibri e tra poco verranno a mancare ancor di più. Siamo un po' impauriti, ma spero che nonostante lo stress, la fatica che ci aspettano, riusciremo a mantenere vivo lo spirito del parenting a quattro mani, che ci terremo stretto un pezzetto di serenità e troveremo un nuovo equilibrio che ci piaccia e ci faccia sentire felici.

la tua mamma


18 comments:

  1. Bellissima questa lettera al tuo bimbo e al suo bravissimo papa'!
    Auguri a voi tutti che siete una vera famiglia!

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  2. Che bello questo post! Quale distanza da un tempo, quando i babbi non avrebbero mai vestito, pulito, imboccato un figlio!
    La mia esperienza non è stata come la tua perché lavoravo più di mio marito anche da casa e perché l'assistenza ai genitori anziani ha tenuto mio marito molto fuori di casa.
    Ma l'idea di fondo era ugualmente che i figli sono di entrambi, mio marito è sempre stato un padre attento ai figli ed io ho sempre detto loro che ogni cosa si poteva fare solo se anche il babbo era informato e d'accordo.
    Risultati:
    -ad un certo punto mi sono accorta che i miei figli, anche in presenza di un solo genitore, si rivolgevano (e si rivolgono) a noi sempre al plurale :)
    -se il babbo aveva ostacolato un loro desiderio lo rinfacciavano (ora non rinfacciano più niente, l'adolescenza è finita!) anche a me, come se lo avessi fatto anch'io :)
    -mi sono accorta che, ora che sono sposati, anche le nuore parlano al plurale ad ognuno di noi singolarmente e, se hanno qualcosa da contestare ad uno di noi, lo contestano parimenti anche all'altro, che magari non ne sa nulla :D
    Insomma, per figli e nuore siamo (con)fusi!
    Mila

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    1. Caspita Mila, questo commento è la migliore risposta a quelli per i quali "l'ambiente non conta nulla". Bel metodo, comunque.

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  3. Ciao Mila,
    è molto interessante quel che dici. NOn ho capito a fondo che effetto ti faccia a posteriori questa (con)fusione. Spero che ripasserai da qui per parlarne.


    @Francesca Grazie
    E' post un post a cui tengo molto. S'è involato in fretta e mi sono venute in mente poi altre cose che avrei voluto toccare. Lo so: lungo come al solito, mannaggia,sarà per la prossima

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  4. Bello il parenting a quattro mani,da noi meno carinamente si chiamava -soprattutto all'inizio- "chi si ferma e'perduto" mentre uno teneva la Squatter l'altro faceva cose di casa e cosi'via.
    Anche noi proviamo a mantenere questi equilibri, la casa e' piu'sulle mie spalle siccome non lavoro fuori casa, ma sul parenting rimane una priorita'la condivisione, con una certa flessibilita'. Mi rendo pero' conto che in alcuni "settori" (vedi organizzazione pappe) rimango io quella che telecomanda il puccetto.Ma lui e' l'imperatore dell'addormentamento, che e' nella delicata fase "addormentati da sola nel lettino."
    Rimane anche complicato trovare i tempi a due, che avere bambini e' bello,ma almeno per noi e' stata una scossona non da poco alla coppia.
    Vi aspetta una bella sfida, ma sono sicura che ce la farete.
    PS. Che tenerezza il rito della nanna, noi siamo piu' corpo a corpo tetta a testa, un po' in braccio un po'nel lettino, per finire con risvegli vari e la Squatter nomade tra lettone e lettino:-)

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  5. Grande Fede, mi anticipi ancora una volta!!

    Questo doveva essere il post per il papà (per I papà ;), potevo mica intitolarlo "Genitori a quattro mani ed una testa" e che era il mostro? Però come dici tu: pappe -e non solo- non ce la può proprio fare. E anche altre cose come la gestione del vestiario, delle lavatrici, della logistica in genere. Esilaranti i momenti 'usciamo' a pranzo o a fare una gita. O ancor meglio: la gestione medicine. AL momento stiamo combattendo un virus intestinale (il lato oscuro del nido, spero sia vero quel che dicono che è tanto di guadagnato sul dopo che ammalano meno, perchè altrimenti............). Insomma, il piccolo deve prendersi 3 medicine diverse: 2 bsutine 3 volte al dì della medicina A, mezza bustina 2 volte al giorno della medicina B . Medicina C 10 minuti prima ogni pasto. Te l'ho recitato così a memoria e lo potevo fare fin dalla seconda somministrazione. Siamo al quarto giorno e il chercheur.... che te lo dico a fare?

    E anticipo -che non so se davverò potrò continuare a scrivere come in questo momento aureo- che alla fine è per questo che lavorare su 4,5 giorni sarà meglio per lui, ma a me mi ammazzerà, perchè alla logistica comunque ci penso io. Bisogna dire che lui compensa la testa che gli manca a mano, che spessissimo il suo contributo è superiore al 50%
    Il punto sta proprio lì per evitare che tutto stia sulle spalle della femmina [la fimmina] come da retaggio culturale arcaico: che almeno ci si provi. Un paio di volte ha dovuto preparare le pappe e siamo andati avanti, non è morto nessuno. E altro punto fondamentale è che se proprio non si riesca a fare una cosa si compensi facendo altro. Tutto qui.
    Se poi non si sa fare una beata mazza.... ehm lì non ho idea.

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  6. DImenticavo riguardo la nanna. Come ho potuto?

    Eh! Dicono tutti che siamo molto fortunati. Eh però... intanto era un argomento che mi terrorizzava, essendo io affetta da insonnia mattutina ormai credo cronica (alle 20 sono io per prima che devo avvairmi alla nanna) ed avendo un compagno che se perde sonno siamo tutti finiti. Ho letto un pochetto, abbiamo applicato diligentemente e lasciato niente al caso. Zero associazioni tetta prima e bibe poi con la nanna e soprattutto ho fatto di tutto per stimolare indipendenza(anche qua devo dire che la testa ero io), cosa che è riuscita talemnte bene che già a pochi mesi quello a volte piangeva-piangeva inspiegabilemnte e alla fine sai cos'era? voleva essere lasciato in pace. Messo nel suo lettino e andati via noi, lui cominciava immediatamente a gorgheggiare felice e si passava il suo tempo a volte anche senza dormire. Mha. Nature dici tu? Ma proprio neanche un poco-poco di Nurture?

    ma fammi tacere... che ho fatto un commitment che non scriverò niente di puericultura fino al (chissà ? e soprattutto chissà quando....) secondo figlio. Chissà soprattutto perchè se hanno ragione quelli che dicono è tutta Nature, il Karma quello è e come minimo il prossimo (me lo immagino maschio pure lui) ci farà vedere i sorci verdi.

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  7. eheh, sara' stato un mix di nurture e nature. Noi ci siamo affidati al beato caso (io sono poco strutturata ed i manuali americani sullo sleep training mi mettevano l'ansia)vedendo un po'come girava contando appunto sul fatto che la mattina non devo lavorare e il Pucciu e' flessibile. E abbiamo capito che il sonno non e' il suo punto forte. Quando fa una pennica di due ore (record massimo forse tre in tutta la sua vita) controllo che non sia morta, e cosi' era da neonata...Siamo arrivati ora al punto che non vuole essere cullata piu' di tanto e sta nel lettino, ma comunque assistita. Mi pongo come obiettivo di averla che dorme tutta la notte e non piu' tettomane verso i 16 anni.Sono ambiziosa, lo so.

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    1. be penniche di 2 ore sono rare anche qui! Giusto ora che è malato-convalescente. Però sono sempre 2 e sono una schiavitù. Si diceva mica che intorno all'anno una cade? Io ne sarei felice (sapendo già che poi la rimpiangerei, ma per ora mi sembra davvero una schiavitù).
      Però direi che imparare ad addormentarsi da soli ed essere dei dormiglioni sono due cose distinte, no? Noi la prima per fortuna sì, la seconda non lo so. Non a lungo di giorno ma come orologi svizzeri ed in autonomia, se sapientemente guidati. Per dire che al nido talvolta lo devono aiutare di più. Eccerto mica hanno tutto quel tempo per un Sacro rituale tutto per lui.

      Mi incuriosisci molto sui manuali americani di sleep training!

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    2. Squa, al volo: non entro (per i manuali) nella diatriba che puo' scatenare guerre mondiali sul lasciar piangere o no i bambini, ma io avevo letto questo: Elizabeth Pantley, the No-Cry to Sleep Solution(c'e' anche in Italiano) e mi avevano consigliato, ma non ho letto questo: Healthy Sleep Habits, Happy Child: A Step-By-Step Programme for a Good Night's Sleep
      Come dicevo, alla fine non ho seguito nessun metodo particolare, ho solo usato alcuni suggerimenti utili di The happiest Baby on the Block (di Karp, anche in Italiano), ma solo per i primi mesi.
      Il mio problema in generale con i manuali USA o anche solo con la cultura USA rispetto ai bambini e' che a volte sono poco flessibili, strastrutturati e non considerano quasi che i bambini non sono prodotti in serie che rispondono sempre in modo uguale agli stessi stimoli.
      Infine, non ci crederai ma ho ricevuto uno di questi premi che girano tra blog, e ti ho nominata come vincitrice. Tanta roba, eh! ;-)

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    3. grazie dei titoli, ero curiosa. Dopo averne divorati alcuni in gravidanza e primi mesi, da qualche tempo faccio fatica a leggere manuali, nonostante mi facciano ciao dalla libreria un paio di testi sul fantastico mondo del toddler (ma come caz si dice in italiano toddler??)
      per il premio che gira tra blog... che hai fatt-? perchè l'hai fatt-? No scherzo,sono imbarazzevolissima io, ma cercherò di fare la persona normale e comportarmi bene (sopsirone)

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  8. Cara Squa, che effetto mi fa il "plurale maiestatis" rivolto a noi genitori da figli e nuore? A volte mi ha fatto tanta rabbia, quando dovevano recriminare solo contro Marito ma coinvolgere anche mamma, con cui alla fine si ha sempre più confidenza, era meglio...così io ero sempre nel mezzo nei loro periodi adolescenziali.
    Ma sicuramente per i figli è stato importante e lo è tuttora, ci sentono fortemente uniti (l'aver vissuto lontano dai parenti e dagli amici di gioventù ha cementato la nostra unione perché ognuno di noi due poteva contare solo sull'altro) e ciò è per loro fonte d'ispirazione riguardo al loro modo di essere mariti (ed uno padre) presenti e che condividono interessi ed impegni con le mogli.
    Perciò ora sono molto contenta :)
    Del resto, solo ai Papi ed ai grandi monarchi è tributato il plurale maiestatis, no? :D
    Mila

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    1. e sì, monete con rovescio, come in tutto. L'importante è non avere rimpianti :)

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  9. ... Arriviamo un po' tardi, ma leggendo il tuo bellissimo post ho rivisto noi... GENITORI A QUATTRO MANI tutta la vita!

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  10. Non è mai troppo tardi!!
    Tra l'altro questo è un post a cui tengo talmente tanto che spero chiunque lo legga e *lo senta*, in qualsiasi momento, anche tra mille anni, ne lasci traccia.
    Vale per tutto il blog, ma in particolare per questo.
    E grazie della traccia :)

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    1. Noi l'abbiamo "sentito" di sicuro... e ne abbiamo appena lasciato traccia anche nella nostra ricetta per il genitore "quasi perfetto"... spero non ti dispiaccia...
      http://genitorimeglioconinternet.blogspot.it/2013/03/blogstorming-sfide-quotidiane.html

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    2. per niente dispiaciuta, ma tanto lusingata.. ora vengo a leggermelo :)

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  11. Uh, vedo che leggi eriadan?
    Mi piace molto l'idea del 4 mani, anche se non figli, sarebbe proprio quello che vorrei. Idem per la casa. Ma è così difficile farlo capire ai maschietti, proprio tanto! Ho conosciuto due soli uomini che si comportassero così: mio zio e un amico e forse forse potrei dire che di mani loro ce ne mettevano più tre che due...

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova