Il
chercheur di questi tempi recruta,
come raccontavo qualche tempo fa.
Il processo di recrutamento -che mi sovviene solo ora essere forse un francesismo, forse in italiano si dice più propiamente assunzione?- è uno dei soggetti di conversazione più gettonati nelle cene a casa
De Chercheurs. Che poi sarebbe casa nostra. Come ho già raccontato il
chercheur è tormentatissimo. Dopo essere stato sommerso da email da tutto il mondo e oltre, ha fatto una prima selezione. Ha contattato le referenze di coloro che avevano passato il turno e -proprio letteralmente tormentato- si è messo a vagliare i nuovi elementi. L'empatia non manca, visto che fino a poco tempo fa c'eravamo noi in quei panni. (Ops, io ci sono ancora, o meglio ci sarò di nuovo dopo questa ennesima finestrella di precarietà.)
Insomma con tutta l'emozione della sua prima volta il
chercheur ha selezionato the best candidates, ossia coloro che potevano aspirare ad essere i più grandi scienziati in fieri del mondo, e li ha convocati per un colloquio via skype. Ha interrogato il dio google su come condurre il colloquio e quali domande fare. Ogni giorno di colloquio le nostre conversazioni si facevano fitte. E cosa le hai domandato? E lei che ha risposto? (tutte di sesso femminino le candidate, mi devo preoccupare?) Che impressione ti ha fatto? Aspettavo il resoconto neanche fosse una soap-opera.
La sua domanda preferita è una domanda facile-facile(!) che un professorone canadese fece a lui medesimo anni or sono quando
cercava fortuna sul triangolo Canada, Spagna, Olanda mentre squabus
quasi finiva al Virginia Tech. Alla fine vinse l'Olanda, Squabus scappò dalla Virginia prima ancora di arrivarci e lo seguì di ritorno dal capo del mondo. Romanticismo puro.
Il professorone canadese fece al chercheur, che allora era solo fisico e non ancora bio, il domandone:
se tu avessi ogni mezzo possibile a tua disposizione, senza limiti in termini tecnici e in termini economici, quali sono le tre domande scientifiche -anche fuori dal tuo stretto dominio di competenza- alle quali vorresti trovare una risposta. Ora questa è una domanda molto aperta, apertissima, che in un sol colpo (o tre se vogliamo) mira a valutare il candidato in temrini di cultura scientifica nella propria materia, di cultura scientifica in generale, di interessi, di curiosità, di intelligenza o meglio intelligenze, chè mica ne esiste una sola... E il tutto senza fare domande specifiche che possano risultare imbarazzanti. E' una domanda eccezionale. (Ed io tra parentesi la sto spifferando impunemente, non andate a dirgliela ai candidati che quelli poi si preparano e allora non vale. La domanda va fatta a bruciapelo). Le risposte a volte sono anche esilaranti. E bisogna dire che sembra aiutino parecchio a discriminare i candidati.
Ora, domani arriva a Montepello la prima candidata che ha superato anche il secondo turno. Il chercheur ne era così entusiasta già a priori che in un'ora e passa di colloquio via skype si è dimenticato di farle il domandone. Io gli ho detto che non è possibile, che non ci può trattare così, e che domani assolutamente le deve fare il domandone. Mica possiamo assumerla così senza elementi concreti.
Si ricorderà di fargliela? E soprattutto cosa risponderà lei? Is she the One?