01 May 2013

Di *mamma* qui ce n'è almeno due


Da queste parti si riflette molto sul mammocentrismo, come lo abbiamo chiamato nel post qui sotto. Ci sto pensando proprio tanto. Cioè io sono lì che sbuccio patate, per fare un esempio, ed intanto penso a quanto è mammocentrico il mondo là fuori. Tra una pensata e l'altra, cerco di acchiappare le nuvolette che mi sbuffano sul capo e di spiaccicarle sullo schermo pixelato. Prima o poi, con un po' di pazienza e speranza, diventeranno post.

Intanto, anche questa piccola storia non è poi così scollegata dal discorso...


Pistacchio, il nostro bimbo di quindici mesi, da qualche tempo ci chiama entrambi mamma. Sia me che il chercheur. Non sempre, a volte papà viene anche chiamato papà. Io, mi sembra, sono sempre mamma. La solita fortunella.

C'è comunque un po' di confusione, perchè ha anche appena imparato la sua prima parola in francese: moi (leggasi mua, tradotto: io. Vogliamo parlarne?). Se la passeggia e canticchia una canzoncina che farebbe: 
toi-toi-toi, moi-moi-moi 
toi-toi-toi, moi-moi-moi 
toi-toi-toi, moi-moi-moi 
...le loup te mangera
AAHAMM
 

e giù grasse risate. Ma il chercheur, che non sopporta i film dell'orrore e già censura i libricini che fanno -dice lui- paura, censura anche le canzoni cruente. L'ha quindi cambiata in toi-toi-toi, moi-moi-moi  ... le loup de Saint Gerard. L'AAHAMM finale però è rimasto. A casa De Chercheurs insomma vige un certo tipo di censura. Ma questa è un'altra storia.


Tornando in carreggiata, il Pistacchio di tutta la canzone canticchia solamente moi-moi-moi puntandosi il dito al petto, come da copione-canzoncina, ma il suono esce ancora fuori un po' vago, più un ma.
Poi ci sarebbe anche miao che vorrebbe dire al gattino blu nel quadro accanto al suo letto. Ma le diverse vocali non si distinguono ancora tanto bene.

Sul mamma invece ci siamo. Forte e chiaro.

Solo che spesso, come dicevo, siamo entrambi mamma. Papà è papà quando si gioca, quando è con lui. Diventa  mamma appena torna dal lavoro o quando è in un'altra stanza. Come se la parola mamma rappresentasse il genitore da cercare.

Non abbiamo ancora ben testato l'ipotesi -sto pensando come-, però se fosse vera a me pare una cosa incredibile. Non che mi faccia piacere. Io son sempre mamma, mentre il chercheur si può fregiare di ben due titoli, rosico un po'. Però la cosa mi riempie di stupore.

La folgorazione sulla situazionalità del termine mamma mi ha colpita sabato scorso mentre tornavo dal supermercato ed il Pistacchio mi ha scorto dalla finestra e ha gridato maaammmaaaa! E allora ho capito che questa associazione mentale gli viene da un librino che al momento leggiamo tutti i giorni prima della nanna. Nei giorni di riposino a casa anche più di una volta al giorno. Il libro -di cui vorrei raccontare- in realtà è per bimbi più grandi e gliel'ha regalato la zia Cri. Un librino per bimbini che mi ha spiazzata tantissimo e forse preparato a qualcosa che non mi aspettavo.


Il mio tempo però stamattina è scaduto. Il libro un'altra volta. Per ora continuo a ruminare il concetto di mammocentrismo. Intanto questa storia mi ricorda che a volte è tutta questione di definizioni...

27 comments:

  1. I primi tempi che ha iniziato a dire qualcosa chiamava entrambi "mammma". Addirittura una volta tornando dal parco in lacrime perché avrebbe voluto rimanere sull'altalena mi guardava e urlava "mamma". Intorno avranno pensato a un rapimento :)

    Per me, toscano, il problema è stato quello di usare la parola "babbo" molto più difficile di papà (che come suono ricorsa pappa).

    Nella mia esperienza all'inizio le parole sono solo suoni che vengono associati a molte cose diverse.

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    1. pensa che siccome mia figlia chiama il padre tato (che sarebbe babbo in polacco) ma sente me chiamare mio padre babbo, e' finita che chiama il nonno "babbo nonno " :-D

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  2. si c'è stata anche qui la fase tutto è mamma, ma mamma cos'è? Ma ora tante parole, come anche mamma, hanno trovato la loro assegnazione. Bau bau è il cagnolino. T-t-t è lo yogurt. Tatte è il latte. Uce è la luce. Papà è papà. E mamma siamo tutti e due.
    Io sono convinta che è stato il librino. Poi magari mi sbaglio anche, però il racconto mi pareva un intermezzo carino.
    Babbo è difficile sì,s fortunello, ma almeno non si confonde con pappa in effetti.

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  3. E come disse mio papà quando gli raccontavamo della mia prima uscita serale, con biberon di latte tirato lasciato alla nonna e con successo amministrato al baby: "quel piccolino chiama mamma chi gli dà da mangiare!"

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  4. più che mamma una categoria di pensiero
    :D

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  5. sai che in quasi tutte le coppie che conosco sono entrambi chiamati mamma per il primo anno e mezzo almeno, noi compresi
    la viatrix poi chiama tuttora mamma il padre o il nonno o la nonna, se io sono assente e lei deve porgere rispettosa istanza (tipo: mamma gelato!) secondo me mamma per lei significa commander in chief, chiunque esso sia :-D

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    1. mannaggia allora dici che mi cade il castello?
      Eppure dopo un momento di confusione mi pareva che lo dicesse con cognizione di causa e di persona. Solo che le persone erano due...

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  6. Eh il mio Patato non ci pensa proprio a dire mamma, in compenso spesso gracchia, come i corvi e mi indica dicendo CRA...
    Cosa mai sara' CRA mi chiedo io che vorrei tato sentirlo pronunciare la magica parolina, che anche se condivisa andrebbe bene... ;)

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    1. ma non disperare! tanto comunque, come tutti ben sottolineano, all'inizio lo dirà al vento e poi lo dirà a chiunque. QUando lo dirà a te, proprio a te, non farà più notizia... invece CRA CRA, perbacco se fa notizia!!!

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  7. Sai che io non ricordo se D. abbia passato questa fase? Chiederò al Capitano.
    D. passa molto più tempo con me che con il papà, e ho notato che ripete come un mantra "mamma". Se è con la nonna o con la zia, fa lo stesso ma chiamandole correttamente (però ha già tre anni).

    Quando siamo a casa tutti e due genitori, chiama invece "mammapapà" (uno spaventoso mostro bicefalo ;-DDD )

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    1. per lui non deve essere per niente spaventoso ;)

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  8. ...sono passata a dare un'occhiata anche perchè sono sempre alla ricerca di mamme "Senior" da cui prendere ispirazione per paperetto mio ;) quindi ho deciso di seguirti :D
    ...magari così ci teniamo aggiornate con la storia della dieta (ma che ci frega, siamo belle lo stesso!). Comunque posso aggiungere a questo post che il figlio di un anno di una mia cara amica dice "MAMMA" OGNI VOLTA CHE GLI SERVE QUALCOSA! AHAHAH! la dice lunga su come ci vedano a volte gli gnomi: indica un oggetto che vuole e poi dice "mamma" a chi passa per far capire "aiutami!" ahaha!

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    1. la parola Senior mi ha fatto tossire e spargere caffè ovunque... comunque benvenuta :)
      per la storia della dieta, come già ti dissi, ce li avessi io i tuoi numeri... Io, per amore di trasparenza, al momento sto lottando per conquistare il settantacinquesimo chilo e abbandonare i settantasei (per un metro e sessantasette e nessun errore di battitura ahimè). Quel che non mi aiuta è che mi sento bellissima comunque :D Quindi per quello non ascoltare me che è meglio!

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  9. Che dirti? Il mio mi chamerà dalle cento alle milleecinquecentovolte al giorno. E non chiama papà, chiama proprio me!
    Raffaella

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    1. Ti passo la canzoncina esemplificativa che abbiamo messo in piedi noi:
      Mamma mamma mamma mamma mamma
      E...
      Papà
      Mamma-ma mamma-ma mamma e...
      Papà!
      E poi al contrario:
      Papa papa papa papa papa
      E...
      Mammá
      Papa-pa papa-pa papà e...
      Mammá

      Con noi ancora non ha funzionato... ma insistiamo!
      Papà! !!

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  10. Stasera papà 3G si sentirà meno solo... saranno circa 2 mesi che Gioia utilizza le sillabe ma-ma in ogni occasione: quando esco da una stanza, quando si sveglia, quando vuole il latte, quando si annoia... al momento non credo siano rivolte direttamente a me, ma é comunque sbalorditivo pensare che per richiamare l'attenzione abbia scelto proprio queste due sillabe.. :-))...mi sa che Gioia assomiglia tanto al figlio dell'amica di mamma Bia descritto più sopra...;-)

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    1. Vedi sopra! Lo impareranno a suon di musica!!!

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    2. :-D che strano. ..è uguale alla nostra! Ma anche a casa 3G non ha ancora portato i risultati sperati...

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  11. @Robin: "mammapapà" ricorda come mio figlio chiamava quando aveva bisogno di noi, anche quando era già grandino: "mam-bo" (il padre lo chiama "babbo").
    Essì: "mambo mambo cià cià cià" (così si raddoppiano le possibilità di essere ascoltati!).
    Per il mio nipotino, ancora piccolo, "mamma" significa "aiutami, o tu potente adulto/a, chiunque tu sia, che puoi fare ciò che vuoi".
    Mila

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    1. Bello mambo! Una parola potente anche lei!

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  12. anche Puffetta quando ero più piccola chiamava entrambi mamma, e adesso che è più grande ogni tanto usa il termine "sorello" o "fratella" :-)
    ma visto che ho alcuni amici gay, credo che la confusione dei termini sia naturale :-D
    un bacione

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    1. sorello o fratella sono parole bellissime :)

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  13. concordo con l'ipotesi del cercare.
    all'inizio chiamava mamma chiunque si allontanasse da lei (per cui è capitato chiamasse mamma mia suocera in mia presenza...) ora mio marito lo chiama papà.
    L'altra settimana sono stata a casa con lei perchè non è stata tanto bene, ho acceso la radio che messe sempre su mio marito e lei ha detto "papà?". mi sono sciolta.
    ora dice anche "ba!" per cane, "ga" per gatto e "na,na,na" per no (anche lei dice no a ogni tipo di domanda, anche quando vorrebbe dire sì)
    fa anche un verso particolare per dire grazie (tipo "'ae")e un altro per dire pronto ("on'ooooo")

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  14. Ciao Vale!
    età indicativa del pârgolo?

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    1. la piccola peste ha 14 mesi. ci sono bimbi più loquaci di lei, ma io vado molto orgogliosa delle sue paroline... :)

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    2. mai fare confronti!!! sul serio!
      io lo chiedevo per pura curiosità.
      E comunque preparati al bum, ora scalda le corde, poi partirà la sinfonia :)

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    3. non ho dubbi. tenendo conto che in casa nostra pure il gatto è un chiacchierone...
      ah! ma i confronti sono all'ordine del giorno se ti vedi con mammeamiche tutti i giorni e i pargoli hanno pochi giorni di differenza... basta poi non farne una malattia. tanto è palese che davvero ognuno ha i suoi ritmi in ogni cosa (quello che parla non cammina, quello che cammina non mangia da solo, ecc...)

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova