01 September 2013

Le quartier sans âme salvato

Questo post è stato restaurato, dopo essere stato involontariamente cancellato in una notte di rabbia folle verso gli abitanti del Quartiere senz'anima, per gli amici anche detto Sans-âme.
I commenti purtroppo sono andati perduti :( 
La storia di quel lapsus è qui.

Alba sul quartier sans âme

Viviamo al confine tra la città e la banlieu, in quello che io chiamo il quartier sans âme, ovvero il quartiere senz'anima. Il quartiere senz'anima è una bolla di confine, nè carne nè pesce, nè città nè periferia. C'è tutto o quasi, a parte l'anima, appunto. 

In ordine di importanza: al primissimo posto ci sarebbe il nido, se solo avessero dato un posto anche a noi, maledizione. Invece il nostro è più in là, a 20 minuti di bici. Poi il supermercato, anche se un po' sgarrupato. La fermata del tram, preziosissima. La farmacia, la  boulangerie, un centro medico con 2 o 3 medici di base, fisioterapisti, pediatri e vattelàppesca. Poi c'è l'estetista che mi piace proprio parecchio, ogni tanto la vado a trovare. Poi c'è una sorta di campagnetta. Una volta saliti su, allontanandosi dal  quartiere, ad un certo punto sembra di essere a Frittole nel 1400, quasi 1500

Vista del quartier sans âme, andando a Frittole


E poi c'è un ristorante aperto a sera solo il venerdì ed il sabato e un po' tristonett, ma noi non ci lamentiamo. La pizzeria d'asporto affianco, la pizza anche se ha l'emmenthal invece della mozzarella, come è moda nazionale, non è malaccio. Due parchetti gioco per bimbi, che se mi passasse la parchetto-fobia rimonterebbero la classifica. Un centro culturale, dicesi Maison pour tous, ma che bel nome gli hanno dato. Ancora non ci ho messo piede se non per chiedere informazioni che poi non ho usato, ma verrà quel momento. Di fronte al quartier sans âme, divisi solo da uno stradone c'è un grande parco dove organizzano concerti ed eventi, ci siamo andati poche volte, chissà poi perchè. Preferiamo il silenzio della campagnetta. 

Vista di Frittole durante una corsa al passeggino
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Poi c'è il fioraio, la banca, il giornalaio/tabacchi, ben due parrucchieri ma io a loro ormai ho detto no! Da quest'estate i capelli me li taglio coraggiosamente da sola, saranno sgarrupati anche loro ma almeno sono come dico io. Non li metto per ultimi solo perchè per ultimi ci stanno l'ottico e la scuola guida. Fuori classifica le scuole materna ed elementare, ma solo perchè quando diventeranno utili per noi, spero saremo fuggiti dal quartiere. 
Dovesimo invece restare faremmo sicuramente domanda per avere un orto. Sulla parte alta del quartiere ci sono infatti viottoli che portano a piccoli appezzamenti di terreno, affidati dal comune ai cittadini. Mi pare una cosa bella e alcuni di questi orti sono affascinanti e ben tenuti.

I viottoli che portano agli orti a primavera. Quartier sans âme  


Tutto questo si trova nel raggio di appena un chilometro quadrato o poco più e alla modica distanza di 10 minutini scarsi di bicicletta, o 2 fermate di tram dalle nostre sedi lavorative. La praticità fatta a quartiere, quanto a questo non c'è che dire.

Dovrei menzionare anche il sole. Il quartier sans âme è assolato, come tutti i quartieri di Montepello e dintorni. 

Pioggia sul quartier sans âme
Arcobaleno sul quartier sans âme

Sole sul quartier sans âme



Par contre gli edifici sans âme non hanno molto charme, hanno si e no una decina d'anni, ma sono già un pochetto sgarrupati anche loro, ci hanno forse risparmiato un po' troppo su. Se i dirimpettai sans âme la sera d'estate cenano in terrazzo, è come se tutto il vicinato fosse invitato alla loro stessa tavola. Ci sono certe nottate di festa difficili. Abbiamo anche avuto notizia di furti e altra microcriminalità in giro per il quartiere. Tanto che ormai ci portiamo a casa i beni più preziosi.

Ombra di bicicletta all'alba sui terrazzi del quartier sans âme
L'accesso motorizzato al quartiere avviene pressocchè esclusivamente attraverso due strade, lungo le quali nelle ore di punta c'è un po' di ressa . Il nostro collegamento a pedali con il mondo dal lato del nido, dove c'è anche un liceo, è invece avvenuto finora tramite una magica dimensione spazio-temporale. 
Si trattava di una stradina di terra battuta che attraversava la campagnetta di Frittole, zona pedonale che era vietata alle macchine. Finchè sui giornalini del quartiere sono comparse notizie inquietanti su cose non ben precisate che accadevano lungo quella stradina, nelle ore in cui i ragazzini uscivano dal liceo, poco prima che io e Pisti vi pedalassimo al ritorno dal nido. Presumo a causa di questi avvenimenti non ben precisati, ho iniziato a trovare sempre una pattuglia della polizia ferma a sorvegliare. Finchè durante l'estate ci hanno asfaltato la stradina di Frittole e suppongo che da lì a partire da domani, quando riaprirano le scuole, passeranno le macchine. Per noi sarà un po' come quando Leonardo a cavallo di un treno, attraversa la campagna incontaminata di quell'altra Frittole. Siamo un po' tristi. Fortunatamente, affianco alla strada hanno battuto una seconda stradina che immagino fungerà da pista ciclabile, separata dalle macchine.

Leonardo in treno a Frittole, the original


Il quartiere senz'anima si svolge tutto in salita, in cima alla collinetta c'è uno dei due parchetti gioco, in pieno sole, senza un filo d'ombra neanche per sbaglio. Gli alberelli che sono stati piantati, forse una decina d'anni fa anche loro, non saranno sufficienti ad ombreggiare le ore di gioco dei piccoli abitanti del quartiere senz'anima, nemmeno tra 2 o 3 secoli, ho paura. Dalla cim della collina si vede la banlieu, anche detta cité. Palazzoni di 20 piani, casermoni enormi di cemento grigio, tutto malandato e poco curato.

La banlieu però ve la racconto un'altra volta.

Quando sono tornata a casa dal campeggio, la città intorno al quartiere senz'anima sembrava come l'avevo lasciata, più o meno. Solo più vuota e più sconsolata. Avevo trovato una amichetta preziosa. L'avevo proprio cercata, come esaudendo un desiderio e dalla lampada di Aladino una risposta di speranza. Non era sempre possibile incontrarsi, fuggire insieme al CentreVille e raccontarsi, ma poterlo fare era una cosa proprio preziosa. Mi mancherai tanto amica mia, questo pensiero è dedicato a te. Spero di leggere bellissimi racconti del tuo rientro a casa. Io sono qui, tra Frittole e la banlieu.

4 comments:

  1. Meno male che l'hai salvato perché era proprio bello.
    Ed io che alla prima lettura non ho commentato (non lo faccio quasi mai perché l'ipad mi si mangia sempre i commenti dopo averci perso minuti e minuti -sta a vedere che fine farà questo eh...-), te ne lascio uno qui.
    Bacio

    Sil

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  2. Questo non se l'è mangiato! Non ci sono app come lazarus per mozilla, di cii parlavo un post più in là?

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  3. rieccomi. perchè quel post mi ha colpito tantissimo...mi sembrava di stare in un libro di pennac! (è il post che credo io vero?) Bacio

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    1. addirittura Pennac!!?
      oddio che complimentone

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova