25 October 2013

Flessibilità non è il contrario di consapevolezza

Mi pare che un po' tutti mi raccomandiate di non essere rigida e non fissarmi su una 'linea educativa precisa', cito Mila su tutti. Capisco che posso aver dato l'impressione di essere una mamma pedante, rigidona e magari pure fredda, qua o altrove (o magari è solo il fantasma di quel che temo). Ne prendo atto, mi dispiaccio un poco, perchè mi sento la quintessenza della sensibilità, dell'amore e dell'empatia, ma amen, probabilmente è anche vero che sono più rigida della media? Bho! Non è poi così importante. E' vero che ci sono cose su cui non transigo, no matter what. Il sonno è diverso, perchè la notte è buia e fa paura. Lasciatemi ripetere, che mai fa male, che aborro Estivil e i metodi di 'lascia piangere, passerà'. Mai lo lascerò piangere quei pianti disperati più di qualche minuto striminzito. So bene che suono hanno i pianti poco convinti che possono essere lasciati sfogare. Non si tratta(va? siamo in tregua da 2 notti e stasera è persino andato a letto sereno) di quelli. Però come mi mette a disagio il 'lascia piangere passerà', mi mette ugualmente a disagio il 'è una fase, è normale, lascia correre, passerà'. Che tutti i bimbi attraversino una certa fase, non significa che non ci sia qualcosa che possiamo fare per aiutarli a superarla.


A me però pare davvero che quel che devo cercare, nella gestione di queste notti di emergenza, è proprio una certa fermezza di pensieri, altrimenti non solo impazzisco, ma rischio di fare proprio dei danni e di peggiorare la situazione. Sono una persona non empatica, di più. Con mio figlio, poi... non ve lo devo spiegare. Se va avanti così, come è successo quella notte, se lui piange, alla lunga piangerò con lui, ogni capacità di pensiero razionale sarà spazzato via. E non potrò essere quella base sicura di cui un bimbo ha bisogno, sarò in balia della sua stessa disperazione. E' questo che voglio prevenire. E' questa la linea che bramo. Va bene il concetto generico di flessibilità, ma reagire ogni volta in modo totalmente diverso non può dare alcuna sicurezza, siete d'accordo con me? 


Ovviamente ci devono essere le eccezioni, ma stabilire i punti saldi, alcune cose su cui non transigere mai o quasi, secondo me è fondamentale. Se ogni notte è diversa da quella prima non penso si arriverà facilmente a trovare una modalità per risolvere il nodo. E si confonderà il bimbo. Perchè io ne resto convinta: c'è sempre o quasi un nodo da sciogliere. Non sempre è facile da districare ***, qualche volta non ci si riesce, ma una ragione o un insieme di ragioni, o se non ragioni delle strategie per venirne a capo... ci sono sempre. Anche solo mentali. Ed erano quelle che bramavo l'altro giorno. In preda allo sfinimento.


Credo di averlo scritto altrove, ma può essere anche che no, lo ripeto qui, rischiando di attirarmi qualche odio: per me queste notti sono novità pura. Pistacchio si è sempre addormentato solo e sereno e ha sempre dormito tranquillo gestendo da solo i suoi risvegli e riaddormentamenti notturni. Mi sono attrezzata perchè fosse così, mi sono preparata al meglio che potevo, poi -cosa più importante- il soggetto si è dimostrato supercollaborativo. Jackpot. Invece non sono attrezzata, non siamo attrezzati, per le notti in bianco, in termini di abitudine fisica, perchè lo so che ci si abitua, a tutto.  Ancora noi no, siamo (eravamo?) in una fase di adattamento incredulo, e speriamo ancora, facendo scongiuri, che questa non diventi la norma. 

Prima ancora che mio figlio nascesse, dicevo, mi sono preparata e ho poi gestito serenamente la questione dell'accompagnamento alla nanna. Per quanto riguarda i risvegli notturni invece non sono proprio ferrata. Mi ripeto, reagire con empatia, flessibilità, istinto è sicuramente fondamentale, ma su uno scenario solido di consapevolezza. Che significa sapere cosa si sta facendo e perchè. Consapevolezza che si cerca di costruire mettendosi in ascolto del bimbo, della situazione, di se stessi, ma anche leggendo, informandosi, chiedendo consiglio agli amici e analizzando la situazione. Io di questo resto straconvinta. Forse questo mi fa passare per rigidona, razionale, o ditemi voi cosa. Non posso che dispiacermene, ma io nel non arrendersi ci credo e continuerò a crederci.


*** alla fine aveva solo caldo!!!
Se avete letto la cronaca dalla trincea, spero di strapparvi almeno un piccolo sorriso con questa, che è una battuta solo a metà...

16 comments:

  1. Estivill mi fa venire subito in punta di tastiera estica... Un nazista, mai sopportato il suo metodo. Io alla fine ho sopportato tre anni di sonno interrotto. Ora va meglio, ma la piccola ancora la notte viene da noi. Io ormai ci ho fatto il callo. di certo alle tre non mi alzo per rimettere 20kg nel lettino. A parte tutto, ti capisco, credo che ci voglia molto buonsenso e molta sensibilità. Tanto come facciamo sbagliamo comunque!!!
    Prima che lei nascesse ero convinta che sarei stata rigida e severa, seeeee!!! Ora capisco che c'è un mix di stanchezza mia dopo le giornate di lavoro e il suo desiderio di coccole. Va tutto dosato. In più c'è di mezzo lo sradicamento dalla sua città.
    Vabè, ce la faremo! Coraggio! Oltre la mia piccola testimonianza non voglio aggiungere suggerimenti, sarebbero solo inutili, ma mi sento di dire solo ascolta te stessa, con onestà e lucidità (se te ne rimane dopo le notti insonni!).
    Un abbraccio e bon courage!

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    1. spero solo che non sbagliamo sempre sempre sempre almeno :)
      Certo il trasloco deve essere delicato! Ti abbraccio anche io!

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  2. Ho passato tutte le fasi, alcune terrificanti per poi migliorare e tornare indietro. Con due figli piccolo e' facile che se si sveglia uno, si sveglia pure l'altro ed averli entrambi nel lettone vuol solo dire che nn dorme nessuno quindi si, un po' nazista lo sono stata. Ho passato notti nel corridoio per convincere la bibi a stare nel suo letto e nn aver paura del buio. Spesso le giornate iniziano prima delle 6 e capita di avere notti "bianche", pero' generalmente alle 8 dormono nel loro letto dopo un'ora di riti della nanna, storie e coccole. Insomma le notti sono un miscuglio di istinto e disciplina nn facile da gestire,, ma la luce arriva sempre prima o poi!!

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    1. un miscuglio di istinto e disciplina!
      mi piace :)

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  3. Mamma pedante, rigidona e fredda?!?! Chi legge il tuo blog non ha certamente questa impressione, la tua passione per tuo figlio e per la tua famiglia è palpabile.
    Penso che a livello pratico non ci siano punti di riferimento nella gestione delle brutte notti, tranne il fidarsi della propria sensibilità e del proprio intuito, lavorando anche di giorno per le notti perché è dal giorno che esse vengono ed è in un altro giorno che esse si sciolgono.
    A livello interiore, invece, penso che ci siano due punti fermi. Uno è essere sicuri che per il figlio siamo una sponda certa, che lui sente tutto il nostro amore arrivare anche attraverso solo la pelle, anche attraverso nostri gesti perfino sbagliati e questo è per lui la sicurezza di non naufragare. L'altro è il punto più duro, è accettare i nostri limiti, che non riusciremo ad evitare del tutto al figlio il dolore, che una parte resterà a lui nella sua individualità di persona unica ed autonoma. Di fronte a questo limite l'unica cosa che possiamo fare è esserci comunque, è esserci ugualmente, con la nostra incapacità ma con la nostra determinazione a riprovarci, a non mollare mai e, sicuramente, a non arretrare. Esserci perfino, talora, singhiozzando piano piano. Esserci anche ricevendo la violenza del dibattersi del figlio, che lui scarica su noi proprio perché è sicuro che noi la reggeremo e la accoglieremo per alleggerire lui.
    Mila

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    1. Grazie Mila. Che belle parole!
      Ci stiamo risintonizzando! Sulle notti andiamo già bene di nuovo. Sullo stato d'animo andando a letto mica tanto

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  4. Credo che nessun genitore sano di mente possa giudicare davvero un altro genitore. Perché sappiamo che ogni bimbo è diverso da un'altro e le risposte non valgono mai per tutti e, soprattutto non valgono sempre. Comunque anche quella degli altri che giudicano è una fase :D

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    1. Hahaha! Allora passerà e non mi preoccupo :D

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  5. Carissima squa, mi spiace se le mie parole ti hanno ferita... Io non penso affatto tu sia rigida o altro, sono più che d'accordo con te che i bambini vadano ascoltati sia quando parlano sia quando si esprimono altrimenti.
    Provo però a dirti ancora questo sperando ti possa essere utile (se faccio danni, avvisa): il mio suggerimento - poi ognuno fa come crede - era di essere flessibile verso te stessa non verso pistacchio :)
    Perché ti ho sentita stanca e sfinita, mi sembrava fosse il momento in cui dirti : fai come riesci, rallenta, perché sicuramente lui sta esprimendo qualcosa ma anche tu hai diritto a essere confusa o spaventata e ad esprimerlo. Eh lo so che noi siamo gli adulti e loro i bambini, lo so che loro vanno protetti. Ma anche i genitori vanno accuditi
    Perciò prenditi questa coccola e il mio incoraggiamento, sei una mamma attenta e in gamba.
    Si capisce cosa intendo o ho fatto altri danni? Baci

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    1. Nessunissimo danno, non preoccuparti! Solo che flessibilità, rigidità e fasi che passano iniziavano a volarmi in testa vorticosamente e con questo post volevo fissarle al posto che ho bisogno di dargli. Vai serena, qui va già meglio. Grazie dell'incoraggiamento!

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  6. Non sai come ti capisco! Quando si è abituati a bambini che dormono, una notte come quella che hai raccontato nel post precedente è altamente destabilizzante, ti trovi a dover gestire una situazione insolita, sei costretta a improvvisare e il misto di sonno e frustrazione a volte non ti consente di vedere che un motivo per il comportamento inusuale del tuo bimbo c'è e spesso è banale. E' vero che i bambini attraversano tante fasi, ma io non credo che un bambino che ha sempre dormito tutta la notte smetta da un momento all'altro di farlo senza un motivo contingente, come è stato il caldo per tuo figlio. Avevo in mente di scriverti questo quando ho letto il post dell'altro giorno, ma vedo che la situazione è già risolta, mi fa piacere!

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    1. Risolta non direi, il caldo era parte drl problema che penso lo portsvs a risvegliarsi continuamente. Ci resta da lavorare sulla resistenza ad andare a nanna e sui risvegli non troppo allegri. E sul numero di ore dormite che ridotto drasticamente non somo sicura sia sufficiente

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  7. Spero che le mie parole non siano parse un'accusa di rigidità! Anzi avrei voluto dire quanto tu scrivi in questo post, ma evidentemente non ci sono riuscita.
    Anche io quando D. aveva millemila risvegli notturni, ho detto stop e mi sono messa ad osservare e poi la soluzione è saltata fuori.
    Io sul discorso nanna sono tuttora molto metodica, nei riti e negli orari. Shame on me che durante la gravidanza non mi sono documentata, ma mi son fatta l'esperienza anche con errori... difatti D. usa ancora il ciuccio. Nessuno è perfetto!
    Ti abbraccio cara!

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    1. Vai tranquilla, come dicevo su, avevi bisogno di far ordine, nessuno di voi mi ha infastidita. Piuttosto da questo lato vengo tacciata di eccessiva malleabilita'. Ho avuto momento di vortice. Passato. Andiamo avanti :)

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  8. Ho finalmente letto i tuoi ultimi post e penso di aver compreso il senso del discorso. Sono d'accordo con te circa la necessità di consapevolezza e di comprensione di un problema, poi ci si adegua e si fanno mille tentativi ma almeno qualche punto fermo lo devi avere. Nel mio caso il sonno di Alex è stato tormentato - oltre che dalla sua indole - dal reflusso e dall'apnea notturna. Purtroppo non è che risolto un problema immediatamente abbiamo risolto anche i millemila risvegli notturni ma almeno avevo dei parametri con cui confrontarmi.
    Adesso la stessa filosofia la utilizzo per gli altri problemi di mio figlio, dove un minimo di metodo e di organizzazione sono necessari, sebbene non esista la formula magica che tutto risolve e tutto riporta alla serenità. Io sono la prova che non bisogna arrendersi, che l'istinto serve da campanello d'allarme ma poi occorre tenacia e metodo ... magari 100 metodi, ma uno alla volta fino ad arrivare a quello più giusto per quel momento.
    Pacca sulla spalla e vedrai che srotolerai anche i fili più intricati :)

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  9. Marzia, dono sicura di aver risposto, s' ' è perso il mio commento nrll'aere.
    Mi piace il tuo approccio, vorrebbe essere il mio. È stato un momento di grande confusione e perdita di consapevolezza, di messa a fuoco. Sono contenta anche di averne scritto, rileggere mi da la misura di quando l'approccio non funziona e perché.
    Un abbraccio!

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova