24 December 2013

dedicato a chi ci prova o ci proverà

Il problema del natale è che non c'è una via di fuga credibile. 
Restare inchiodati lì dove non vuoi essere toglie il fiato.


Cioè dove vai? Cosa fai? E con chi? A natale se devi fuggire you are on your own, non c'è alternativa.
Mi ricordo una vigilia di natale in cui quel ragazzino con i capelli lunghi mi aveva promesso una telefonata. Si dai ci becchiamo, ti chiamo. Si dai che bello! Ciao.
L'ho aspettata parecchio quella chiamata salvifica, ma non è mai arrivata. Quell'anno lì però non mi sono data per vinta. Ho trovato una via di fuga solitaria che forse non era credibile, ma era parecchio coraggiosa. Mi rivedo ancora lì, al buio, le lacrime agli occhi, ma tanto orgoglio nel cuore. Cinema Maestoso in piazzale Lodi, anno cosa? 1999 forse. Quale film? Non ricordo. Ventidueanni o giù di lì e l'esigenza di fuggire via. 


Credevo di aver smesso di fuggire, ma forse non è vero. Ho passato una giornata parecchio decadente, crogiolandomi tra pensieri abbastanza tristi. Ma va bene così. Guardo comunque  in faccia al futuro. Guardo avanti. Penso che se proprio mi tocca fuggire, almeno basta coi sensi di colpa. Se deve proprio essere fuga, che sia in allegria, non con contorno di patate e flagellazioni oggettivamente inutili.
Passo in rassegna alcuni propositi, oggi. Detesto fare propositi. Perchè raramente sono affidabile. Un tempo lo ero. Ero una roccia. Se decidevo una cosa andavo fino al suo fondo, la rivoltavo come un calzino finchè non era mia.
Poi forse ho fallito un paio di cose importanti. Ed ho perso la determinazione, la forza, l'entusiasmo. 
Invece a ventanni mi sentivo dio. Un dio triste e malinconico, ma dio onnipotente.


Ci sto provando a sorridere, a scherzare, a giocare. E mi stupisco parecchio di riuscirci in parte. Stasera però voglio pensare a chi non ce la fa. Dedico un pensiero a chi oggi  non ci sta dentro. A chi non ce la fa, a chi è schiacciato dal natale, dalle sue ombre pesanti. E da tutto il resto.
Dedico un pensiero soprattutto alle anime giovani. A ventanni certe cose sono molto faticose. Però non siete soli e se anche siete soli oggi, non lo siete in potenza. Non lo sarete un giorno, se la speranza sarà abbastanza.


Di propositi non ne voglio fare. Vorrei solo riuscire a fare mente locale e ricordare cosa mi ha portato di bello quest'anno, perchè pensare solo a quello che non mi ha portato è troppo semplice ed ingiusto. Soprattutto, più che propositi, voglio farmi una promessa. Voglio stendere una rete di salvataggio e voglio vederla sempre lì sotto, a ricordarmi che non deve essere per forza così difficile. E la scelta è mia.

E' ora di riprendere in mano quella matrioska che è rimasta in brutta copia tra le mie bozze. Tra l'altro, ne ho comprata una blu al mercatino di natale. L'ho comprata perchè mi faccia da promemoria che è ora di riprendere il cammino. Non sono arrivata abbastanza lontano e da sola non ce la faccio. Ho bisogno di aiuto e chissà forse anche di un supporto.   Credevo che avrei continuato a rifiutare di doparmi per stare meglio. Non sono sicura di sapere più le ragioni di questa mia testardaggine. Non so neppure se voglio ricordarmele. Invece ho deciso che mi arrendo. Lotterò come posso, ma poi mi prometto che se va avanti così io accetterò di modificare la mia biochimica. Il natale 2013 è il natale della resa. Mi arrendo. E decido di lottare, due facce della stessa medaglia. E' il fronte della battaglia a cambiare.


View image on Twitter
Oggi ho simbolicamente preso in mano un sudoku. Ho iniziato a risolverlo, armata di una penna, rosso natalizio. In memoria di quel natale, che a giudicare dall'ironia che ci ho messo dentro, non era andato neppure troppo male. Lei stava bene. Lui era despota come normale. Succedevano cose. Avevo 30 anni scarsi e la mente ancora fresca. Il sudoku di oggi mi ha messo di fronte ai miei neuroni invecchiati. Oggi neanche io riesco più a risolverlo senza gli appuntini.

Quel post del sudoku è uno dei post a cui tengo di più in assoluto.


E oggi lo dedico di cuore a chi fa fatica. 

buon natale,
che lo amiate o lo detestiate,
che porti qualcosa di buono...

4 comments:

  1. Questo è il bello e il brutto delle feste, ma non temere: la fine è già dietro l'angolo ;)
    Viva il doping! Altro che resa, mi sembra la scelta più coraggiosa e ragionevole possibile. Brava!
    E buona giornata, qualunque cosa tu decida di fare, anche solo una "ronfata" sul divano con Pistacchio, che male male non è ;)

    ReplyDelete
  2. Grazie degli auguri. Anche io niente propositi, vengono inevitabilmente disattesi. In ogni caso andrebbero fatti a Capodanno... A Natale prendiamo ogni cosa come un regalo

    ReplyDelete
  3. Continuerai a lottare, ma con delle armi diverse.
    Un abbraccio e spero di essere in tempo per un buon Natale!

    ReplyDelete
  4. Provarci e' già metà dell'opera. Auguri, cara.
    Raffaella

    ReplyDelete

Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova