18 March 2014

L'impresaria

Lei è la mamma di Elle, una compagnuccia del nido di Pisti. L'avevo notata fin dalla prima riunione  (quasi appena Pisti è entrato, la prima di due, in un anno e mezzo, ma è normale??). Non so, mi ispirava, sentivo le antennine che vibravano. Nella breve presentazione iniziale saltò fuori che sia lei che il compagno (erano gli unici presenti in coppia, cosa che mi piacque molto) lavoravano in un istituto di ricerca. Proprio come noi.

Iniziai a corteggiarla, non proprio con quel trasporto, ma insomma sì a corteggiarla. Avevamo gli stessi orari e quindi ci incrociavamo abbastanza spesso in fase vestimento marmocchi, io buttavo lì due tre parole, ma lei non raccoglieva. Forse apparivo troppo tesa e disperata, perchè appena ho smesso di provarci, è stata lei a flirtare con me. O forse bisogna avere pazienza che le fasi siano in risonanza...


Una mattina, appena uscita di casa in bicicletta, girato l'angolo, la vedo uscire da un cancello, anche lei in bicicletta. Quindi vive a Sans âme anche lei!! Chiacchieriamo e scopriamo che sia lei che il compagno lavorano nell'istituto affianco al mio (nonchè di fronte a quello del chercheur). E hanno una logistica molto simile alla nostra a quella che avevamo noi (tranne che loro non sono così pedanti e fanno scambio bici-macchina sul lavoro). Gli stessi orari, lo stesso lavoro, le stesse aspirazioni professionali. Insomma sono i nostri alter ego, più giovani però.


In effetti sono qualche anno più giovani di noi, lui è in post doc, vorrebbero fare un esperienza negli States. Lei lavora come supporto alla ricerca, come me, con già diversi anni di contratti a tempo determinato, rinnovati uno dopo l'altro. Iniziano ad essere troppi secondo la legge, tanti che il contratto che era in corso quando siamo conosciute, terminerà dopo qualche mese senza speranza di essere rinnovato. Per in inciso quella del mondo del precariato nella ricerca francese è una realtà dura e contraddittoria, segnata da una legge - la loi Sauvadet - che sta terrorizzando tutti noi panchinari.


Passano i mesi, io e Lei, ci scambiamo messaggi, ci vediamo un paio di volte dopo il nido, si chiacchiera, ma ad essere franchi non c'è passionissima, nonostante le tante cose in comune. Loro hanno i loro amici e colleghi, una vita sociale ingranata, famiglia a breve distanza che vanno a trovare regolarmente nei week end. Qualche settimana fa ci rincrociamo al nido dopo un lungo periodo. Lei è disoccupata da un mese. Si è iscritta al collocamento, che in Francia è un'istituzione molto seria, si chiamava anpe ai tempi del mio primo espatrio francese, ora si chiama pôle emploi. Non dovesse nel frattempo trovare un altro lavoro percepirà fino ad una durata massima di due anni (mi pare, verificherò) un sussidio pari all'80% del suo salario.

Ha chiesto un bilancio di competenze e sta seguendo una formazione sulla creazione d'impresa alla camera di commercio. Dice che ha avuto un'idea e che le consigliano di brevettarla e di non dirla a nessuno. Io muoio di curiosità e dovrò aspettare per sentire di che si tratta.

Ma soprattutto è dimagrita, rifiorita, allegra, sorridente, ha iniziatro ad arrivare al nido con i capelli in piega, oppure truccata sui tacchi con una camicetta svolazzante. E mi dice:
- Sai, la cosa più sconvolgente? Col mio compagno va molto meglio
- Ah perchè non andava bene? 
- Io mica me ne rendevo conto prima, ma ora che vedo la differenza direi proprio di si. Quando lavoravo, tornati a casa: cucina, pappa, poi tutti al computer in silenzio. Ora parliamo.


Racconto le sue avventure al chercheur che mi dice Brava! Ma allora vuole fare l'impresaria!!? A parte il compatimento per noi poveri italici che stiamo perdendo la lingua madre, brava sì l'Impresaria, con la sua idea, il suo entusiasmo e i suoi corsi di formazione, che si è rimessa in pista. Poi magari è una grossa sòla, a me la curioistà l'ha messa, insieme a un po' di meravigliata contentezza che forse qualcosa di nuovo è possibile farlo. Stiamo a vedere.




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12 comments:

  1. Vorrei anche io qualche affinità elettiva :) Con il passare del tempo credo che sia più difficile. Da un lato si è più maturi e con un proprio bagaglio di idee ed esperienze e quindi dovrebbe essere un confronto migliore e più profondo, dall'altro questo fa sì che sia più difficile incontrarsi.
    Qualcuno dice che ci sono delle stagioni della vita per le cose, forse la vera amicizia profonda è quella della gioventù.
    Magari ci sono dei colpi di scena :)

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    1. spero in tanti colpi di scena!! ho tanta speranza che amicizie belle e profonde siano ancora in agguato! Credo che una chiave possa essere la "fase", il trovarsi accanto persone il cui sguardo sia puntato nella stessa direzione. Un'altra chiave invece é lo sfasamento totale. Per esempio io al momento ho voglia di corteggiare le vecchiette, forse é anche bisogno di un punto di riferimento, chissà. E poi mi trovo a offrirmi come punto di riferimento per persone giovanissime e impauritissime. Io?! Più spaventata e impaurita di loro.
      E comunque ripenso sempre con più nostalgia alle amicizie "passate", quelle che non posso più vivere pelle a pelle, le idealizzo anche molto, forse.

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    2. quanta verità, anche io ho un po' il mito delle mie amiche storiche e ahimé lontane, e a volte penso che se le incontrassi ora sarebbe altrettanto dura imbastire con loro un'amicizia quanto lo è con le tante belle persone che incontro, e con le quali chissà perché pare sempre che più di un certo punto non si vada...come col paradosso di zenone, ci si avvicina ma non ci si raggiunge mai del tutto. E temo sia anche peggio in questa vita nomade e sradicata. Ma spero anche io davvero di venir smentita!

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  2. il pensiero che qualcosa di nuovo è possibile è sempre magico. E se vuoi puoi (dicono).

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    1. mi colpì molto quel tuo post in cui raccontavi che ti dissero che dovresti cambiare lavoro. Io me lo domando ogni mattina e non è un bel domandarsi. POi appunto vedi persone che provano a fare un cambio e le vedi rifiorire, certo bisogna vedere in un più lungo periodo. IO sono proprio curiosa div vedere che combina l'impresaria :)

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  3. Due temi eccellenti direi.
    1) quanto ca**o è difficile crearsi amicizie significative da poveri migranti quali siamo. e quanto è bello quando sembra che ci si riesca!
    2) ecchecavolo sì: ci si può rimettere in gioco e a volte funziona pure davvero. non è la prima che sento. certo la francia che ti copre per due anni più di metà stipendio aiuta... (confermo, anche la mia amica parisienne sostiene che perdere il lavoro sia stato il colpo di culo della vita. ora può dedicarsi alla sua vera passione e farne un lavoro)
    Un abbraccio Squa. Fammi sapere dell'elfo... :-)

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    1. 1) strafatica. Io a sto giro la vedo ancora più dura. Ma tu da quanti anni sei in UK?
      2) Brava l'amica parisienne!! qui la passione che una volta pareva ardere cocente, si è sopita. COn mia grande preoccupazione.

      Ricambio l'abbraccio stretto stretto!! L'elfo ci fa gran compagnia!! CI!! Io ne sono entusiasta (e devo già pensare a procurarmi i prossimi, mettendo a tacere la mia brutta "fobia dei volumi" di cui penso ti parlai).. ma ancora di più il chercheur che me lo ruba quando crollo di sonno e poi mi tiene comunque sveglia perchè è uno spettacolo di gioia intenerita. Ridacchia, emette gridolini di contentezza, adora il piccolo elfo, lo commuove, dice che gli fa pensare a Pistacchio. Ed io mi intenerisco della sua tenerezza più ancora che di prima mano, devo dire. SOno contenta di avere raccolto il tuo suggerimento. Era da troppo tempo che non leggevo un libro e non riuscivo ad 'uscirne' o a entrare, meglio ancora. Verrò a chiederti altri consigli!!

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    2. Gioia letizia e giubilo! :-) Altri adepti dell'elfo..!!! Sono troppo contenta vi piaccia. Dopo la mazzata di Povna avevo bisogno di conferme.
      Guarda, supera la tua fobia dei volumi, ti prego. Ci sono altri oggetti su cui sfogarla...se qualcuno ha scritto bei libri si merita anche che vengano acquistati. E io ti prometto solennemente che con "L'ultimo orco" non te ne pentirai.
      Quanto al punto 1, sto in UK da 6 anni giusti giusti. Finalmente anche con qualche buona, sudatissima, amica.
      A presto cara
      Buona lettura

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    3. Quando torno sul web dopo lunga assenza e non trovo novità da te mi pento di esserci tornata! :-)
      Come procede con l'elfetto???

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    4. Elfetto finito e piaciuto... ora è approdato l'orco, ma esito a cominciarlo

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  4. Ogni tipo di inizio mi mette allegria. L'idea che si possa sempre fare, ricominciare, ripartire, e una grande risorsa.
    Raffaella

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  5. Anche a me mette allegria ma oramai misto qualcosa d'altro. Ormai ho capito che sono bravissima a riiniziare, è a perseverare che non sono buona. Per nulla proprio.

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova