11 November 2014

I signori (e signore) che guidano il tram


 
Adoro andare a prendere Pistacchio in bicicletta. Adoro l'ultima discesa che ventila ben bene  i pensieri della giornata e mi fa arrivare da lui in scioltezza. Ho apprezzato anche riportarlo su per la salita, perchè mi piaceva l'idea che eravamo insieme, in movimento e ogni tanto ci parlavamo complici. Da un po' di tempo però un po' per pigrizia, un po' per accontentarlo (che poi è il vero punto della situazione),  invece di pedalare su per la strada che ho appena percorso, io e lui andiamo un po' più in là, facciamo una discesa ancora più ripida che ci porta ad una fermata del tram, quello blu con gli uccellini bianchi, ormai famoso su questo blog. PIstacchio adora il tram e io con lui. SOno felice di questa nostra routine anche perchè giustifica l'acquisto del costosissimo abbonamento annuale ai mezzi. COsì monto la bici sul tram, lui ben legato sul seggiolino, incastro la bici e mi aggrappo ben bene facendo attenzione a frenate e partenze e andiamo su per le 5 fermate che ci portano a casa. 

I nostri rituali sono in costante evoluzione e anche questo mi piace molto. MI da la misura della sua crescita, della consolidazione delle sue certezze, del desiderio di esplorare nuove cose. Una volta che eravmo cisì incastrati e aggrappati  ho dovuto negargli una cosa che desiderava molto. CI siamo capiti male, ogni volta montiamo sul tram vicino al conducente, quella volta  devo aver detto andiamo vicino al signore che guida, lui ha capito andiamo a  vedere il signore che guida, quindi una volta su si aspettava che lo facessi scendere dal seggiolino e lo portassi vicino alla cabina. COsa ovviamente impossibile. Allora ho sopportato i suoi strilli e proteste -e gli altri passeggeri insieme a me- e gli ho detto tra un sighiozzo e l'altro che quando fossimo scesi alla nostra fermata, ssaremmo usciti e andati davanti, affianco al signore che guida il tram a guardarlo. Inutile dire che ora questo è il nostro rituale di discesa dal tram. Immancabilmente usciamo, ci mettiamo lì paralleli a l muso del tram e osserviamo il conducente.

Ce ne sono tanti, sono signori e signore, bianchi e neri, giovani e più vecchi. Spesso hanno un aria un po' imbronciata, ma immancabilmente, quando ci guardano fermi a guardarli gli scappa un sorriso. Qualcuno lascia partire uno o due  Tin addizionali, prima di partire, in onore del Pistacchio che li guarda incantato. Io sono felice di questo rituale nuovo, non solo perchè mi permette di accontentar eil mio bimbo, ma perchè mi sembra di portare un sorriso ai signori che guidano il tram.

 

 Questo post nasceva altrimenti. NAsceva per dire che due anni e tre quarti sono una fase meravigliosa. E che anche la duennite passa.  Che poi quando mi lamentavo della duennite pesa, in fondo lo sapevo, che la duennite non ce l'aveva mica Pistacchio, ce l'avevo io. Ma di come m'è passata la duennite e grazie a cosa, vlo racconto un'altra volta, forse.


8 comments:

  1. Lo scorrere del tempo scandito dai riti, sempre uguali e sempre in evoluzione, è una delle cose più ambivalenti che ci sia per un genitore!

    Come mi sembra strano che si possa salire su un mezzo pubblico con la bici, per noi sono uno alternativo all'altra :-(

    ReplyDelete
    Replies
    1. credo che anche nella metropolitana milanese si possa! Forse fuori dagli orari di punta. Anche sui treni regionali.
      Sulle tratte vicine al centro anche qui sarebbe molto difficile, lo è già col passeggino! Vedi un altro vantaggio di vivere nella banlieu!

      Delete
  2. il tram con le rondini tu e pistacchio e il tin che ho ancora nelle orecchie. Vi abbraccio

    ReplyDelete
    Replies
    1. tenera BIancume!
      Ti abbraccio forte forte anche io!!

      Delete
  3. E' bello vedere come i bambini favoriscano i sorrisi delle persone che incontrano.

    ReplyDelete
  4. ecco, anch'io positivamente sconvolta dal tram+bici...e pure un po' invidiosa! anche se per ora la mia vita si muove dentro un diametro che copro a piedi, pure questo costellato di piccoli riti. noi salutiamo i vecchini e le nonnine che si trovano a far chiacchere sulle panchine, e ogni volta sono grandi sorrisi variamente sdentati!

    ReplyDelete
    Replies
    1. ho fatto delle -brutte -foto per documentare
      http://instagram.com/p/vWhtawK7s2/?modal=true

      Io invece invidio la tua vita nel diametro pedonale e la bramo!! SIamo arrivati troppo tardi per averla (iscrizione al nido troppo tardiva, causa trasferimento). L'anno prossimo con la scuola materna si torna a piedi!
      Il tram lo adoro per il tempo libero. Avere in tasca un lascia passare per prenderne quanti ne voglio mi da uns enso di libertà impagabile!

      Delete

Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova