29 March 2015

Epanouissement e esercizi di scrittura auomatica



Lei si chiama Effe è italiana ed è la compagna di un collega del chercheur
L'ho stalkerizzata un tantinino e l'ho invitata ad uscire. Un po' come quella  volta là.

Ci siamo incontrate alla sua fermata del tram, siamo andate in centro ed io, come ultimamente mi succede, ho dato praticamente tutto... svelato ogni mistero, messo tutte le carte in tavola. Lo faccio, me ne pento e poi lo faccio nuovamente. Addicted. Tutte le mie fragilità ben allineate sul tavolo. Ma proprio tutte, nessuna esclusa. Ma perchè?


Dopo il suo ultimo trasloco, anche per lei una sorta di rimpatrio, le è presa la crisi, non sa se vuole continuare a lavorare nel mondo accademico. Io ci sono ancora dentro e medito se sia il caso di restarci o meno. Ci capiamo.

Sta leggendo un libro di una certa Maud Simon, si intitola Fais ce qu'il te plaît ! 12 semaines pour trouver votre voie et rencontrer votre destin 

In libreria sta nello scaffale che si chiama Epanouissement, che è una parola davvero bella che in senso figurato significa realizzamento. Si dice dei fiori: une fleur s'épanouit, les fleures épanouissent. Sbocciano. Insomma qui in Francia anche le persone sbocciano. Mi pare bello. Anche molto primaverile.


Non ho (ancora?) recuperato questo libro, ce ne sono già troppi sul comodino e non avanzo. Ossia nessuno finisce, non fanno altro che aumentare in numero. A me comunque la cosa non disturba mica. Mi sento in bella compagnia, solo non sono sicura di impararare davvero qualcosa (ma mi pare di si, comunque).
Effe mi ha raccontato degli esercizi che questo libro propone per la prima settimana. Sono tre. Partendo da quello che mi ricordo meno: c'è una scatola dove mettere quelche più ci piace, o quello che vogliamo salvare, o quello che ci entusiasma, non mi ricordo bene. Cosa ci mettiamo in questa scatola? Io senza esitazioni ho detto un quaderno ed una penna. Un altro dice di provare a usare la mano sinistra (se si è destri) per fare delle cose semplici. Servirebbe ad attivare l'emisfero destro. Quello che più mi ha richiamato l'attenzione sono quelli che chiama esercizi di scrittura automatica. Significa (almeno per come l'ho interpretato io) ogni giorno sedersi per una decina di minuti a scrivere di getto, qualsiasi cosa passi per la mente, senza filtri, senza controllo, senza mai fermarsi, senza mai esitare.

Al terzo giorno di esercizio ho iniziato a programmare i post del blog. NOn sono tutti stati scritti al momento, anzi, alcuni sono molto molto vecchi e ho avuto il coraggio di sentirli di nuovo. Non sono scritti in scrittura automatica, ma so che ho potuto liberarli grazie a questo esercizio. E' un esercizio molto potente e semplicissimo. Per noi grafomani anche piacevole!

21 giorni di post quotidiani, per pura e semplice sfida. Vediamo se ci riesco. 


Se provate anche voi, poi mi raccontate?


4 comments:

  1. accidenti devo davvero trovare questo libro...e provarci. Grazie per questi spunti squa!

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    1. piacer etutto mio! :)
      non so se è stato tradotto, ora ci guardo...

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  2. Replies
    1. :)
      e tu fai qualcosa del genere?
      IO lo consiglio di brutto! POi semmai mi racconti!!

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova