mi pare ci sia la luce giusta, il silenzio giusto, il vuoto giusto per scrivere un po'. Per provarci almeno. Il 2017 è iniziato, non ho fatto tutto quello che avrei assolutissimamente dovuto fare e intanto siamo agli sgoccioli, tra pochissimo tornerò ad essere una lavoratrice, dopo ben 11 mesi di fermo. Sospironis.
Il natale al paesello alla fine è stato come me lo ricordavo. Quello per il quale avevo coniato il label ioodionatale. Qualcuno forse se lo ricorda (?) Solo che l'assetto ormonale di partenza questa volta era stratosferico e quindi lo avevo addirittura atteso con gioia. Ingenua. Come se due ormoni potessero avere la meglio sul peggiore momento dell'anno (o quasi). E' andata a finire più o meno come sempre. In molte circostanze e con molte persone sono stata un martello pneumatico di furiosaggine. Molesta e insistente come una zanzara malarica. Avevo davvero molta voglia di vederle e passare mooolto tempo con loro. Ma non era il caso, non era il momento, forse loro non erano delle energie giuste? o forse la mia insistenza e "pedanza" ha rovinato l'ambiente. Con altre sono stata insensibile e disattenta, fino crudele. Solo perché mi pestavano qualche nervo sensibile? Sia detto en passant che la genitorialità scuote fortemente le amicizie (quanto se ne potrebbe parlare). Ho anche collezionato un discreto numero di pacchi. Mi hanno colpita sul momento, ma poi si passa avanti e pazienza. Sarà per l'anno prossimo, oppure anche ciccia. Prima o poi, come gli espatriati di lunga data, non rientreremo neppure più a natale. Ne conosco tanti. Anche perché faccio fatica ad accettare che l'unica capatina al paesello sia ormai destinata ad essere natalizia. Io che, appunto, ioodionatale.
Bisogna però menzionare, per dovere di cronaca, che c'è stato un colpo di scena notevole. Un amico atavico ci ha prestato casa dei suoi genitori inabitata da un paio d'anni, dove da ormai diverso tempo non tornano neppure di passaggio. Un calendario cartaceo era fermo a gennaio 2016, uno di legno al 19 giugno di un anno imprecisato. Giusto i pavimenti erano un po' polverosi, per il resto sensazione di lindo, ordinato, zen. Tidy direbbe qualcuno. Bisogna sapere, infatti, che la mamma di questo amico atavico ha grande fama di donna precisa, ordinata e maniaca di pulizia e candore. Bastino le parole di mia suocera e proprio a voi l'hanno prestata questa casa!!? Da un po' assisto allibita a quella che chiamo transizione-sciuraggine che ormai da tempo vedo essersi operata in molti miei amici. Sembrerebbe io mio turno, solo che la transizione è moooolto lenta. Io ed il chercheur siamo bene che indietro, non molto lontani da quando il forno era nudo. E per inciso beviamo ancora acqua nei barattoli della bonne maman. I miei coetanei invece ti offrono pattine all'ingresso, puliscono dove passi e possibilmente non ti invitano mai a casa loro. Anche oltralpe, le mamme del parchetto sono lì a declamare quanto sono organizzate in casa e poi
Ma magari ne parliamo un'altra volta del fattore sciuretti?!
Stavo parlando invece delle chiavi della casa linda&zen in mano di noi riciclatori compulsivi di barattoli bonne maman. Poi si propone una cena di santo stefano in questo nostro da noi transitorio. E forsanche il capodanno. Ci aggiungo poi io perché a questo punto mi voglio proprio rovinare un pranzo-festa a sorpresa per il quarantesimo di compleanno del chercheur mio. Vanna Marchi della socialità ai duri tempi della sciuraggine.
A me intanto che organizziamo si annoda la gola. Perché in questi mesi di casalinghitudine ho cercato di ordinare, sistemare, organizzare, ottimizzare al fine di stare meglio e tenere tutto pulito in quel di casa mia al MontePello. A tratti ci sono anche riuscita. Quando la schiena me l'ha permesso sono andata a fare acquisti per la casa, le scatole colorate, quelle che non so come le chiamiamo in italia ma io qui googolo (e acquisto) compulsivamente come boites de rangement. Ho svuotato e sistemato cassetti, senza però portare il contenuto al cuore per vedere cosa 'sparkled joy' (cit. scopro ora che è uscito anche il sequel...) Ma più che quel decluttering che tanti declamano mentre io storco il naso, ho cercato nuovi paradigmi. Alcun li ho anche trovati. Tipo che il mio piano cucina ogni mattina dopo colazione ora riesco a rimetterlo in ordine. La tavola da pranzo che mesi fa era costantemente piena di roba anche lei si fa sgombra di primo mattino. Sto lavorando ai fianchi i miei hotspot direbbero le flylady (cit. giusto per dire che sto fino studiando).
Ma è un equilibrio così precario che mi gira la testa. Così faticoso che quando siamo tornati a casa dopo quasi 3 settimane italiche mi sono letteralmente sentita le gambe molli a vedere il caos che avevamo lasciato e la fatica che ci sarebbe voluta a riprendere il filo. E giusto a ridosso di questo nuovo inizio.
Alla fine s'è fatto tutto. Santo stefano, mini-capodanno e festa sorpresa. E tenere la casa zen pulita è stato facile, perchè era vuota, graziosa, funzionale e si faceva volere un gran bene... Quelle albe dalla finestre dell'ottavo piano poi. Meravigliose. Bisogna proprio lavorarci alla zenitudine di casa.
E insomma di decluttering in sé non era ora, ma qualcosa mi dice che ne parlerò eccome, visto che mentre questo post lievitava in draft ho fatto la follia. Ho acquistato la mia copia della tipa furiosa che mette le cose al petto per decidere del loro destino. Il fatto che tra le varie possibilità io abbia scelto il libercolo con "i miei ghirigori" dovrebbe essere di buon auspicio. Ne parlate o avete parlato tutti, e sia.
Prima di una -chissà- trasformazione, metto sul diario la foto della mia libreria adorata, che chiamo Pinterest. In attesa della libreria nuova che dovremmo disegnare e il chercheur, nuovo Geppetto, dovrebbe costruire, io la guardo, un po' è tanta e troppa robbba, piena di cose totalmente inutili. Un po' è tanto Squabus... Vediamo che ne sarà di lei...
Buon 2017 a tutti !!!
la mia "libreria-Pinterest" |
Ebbrava Squa! lo sai vero che questo è argomento delicato per me (e da vent'anni, causa famiglia) dunque devo trattenermi dallo scrivere un poema. Però vedi, io il libro non l'ho letto, ma la mia idea di decluttering è sempre stata soprattutto quella che hai tratteggiato tu ora: un ambiente poco ingombro è più facile trovar il modo a rimetterlo in ordine e la zenitudine di casa serve (a me). Io temo di essere una sciuretta-mr hyde, nel senso che comunque la mia deriva, se c'è, è bipolare.
ReplyDeletelo so, mi ricordo! pensa che io sono come i tuoi, ma in versione diisorganizzata. Ma con una sorta di desiderio di redenzione (forse!)
ReplyDeletee scrivimelo il poema!!
Squauzza, che bello rileggerti tutta post-natalizia. Comincio con il dirti che: "Vanna Marchi della socialità ai duri tempi della sciuraggine" è una frase d'oro, io mi ci farei una maglietta (capace che me la faccio).
ReplyDeletePer tutto il resto cosa vuoi che ti dica? Riconosco tutto. Io a Natale mi guardo bene da scendere, ma solo perché il Natale alternativo ce lo stiamo creando in Polonia a sciare insieme però alla famiglia, avendocela. Il decluttering, signora miaaaah. Ti dirò, persino il mio tavolo con gli anni ha smesso di avere le cose fisse piazzate sopra - che non c'entrano e ospita solo cose transienti, si, a volte una pila di libri, ma temporanea, a volte il contenuto di una boite de rangement da riordinare, ma entro quel paio di mesi magari la riordino. E anche il piano cucina, mo non ci allarghiamo, non dopo tutte le colazioni, però si, funziona. Quindi vai cos`^, rimettiti a lavorare che fa bene anche all'organizzaizone interna e speriamo bene.
Ahhhhh Barbara!! Bello che sei passata! Se tu non lo avesi fatto sarei venuta ad invitarti io, perché il titolo di un post che sto farneticando di scrivere farebbe tipo
Delete" Tra Konmari e Flyladies io sto con Scialba "
:D
Io a Scialba devo tantissimo... Me li ricordo eccome i post sul tuo tavolo, mi hanno fatto sentire meno sola. E sappi che io il mio piano cottura lo pulisco da allora bevendomici sopra una bella tisana!
E faglielo scrivere a Scialba un post sul decluttering (se non l'ha già fatto e me lo sono perso?!!) capace che così posso evitare di farlo io, mi piacerebbe sentire come ti poni tu di fronte a questa parola. Filosoficamente, metaforicamente, esistenzialmente parlando. Dopo averla detestata per un bel pezzo è la parola chiave del mio 2017. Devo ancora capire in che senso. Se per dritto o per rovescio.
M'hai da spiegare "rimettiti a lavorare che fa bene anche all'organizzazione interna", interna famiglia o interna mia? Perché sono terrorizzata per entrambe le cose e non vedo cosa di buono ne potrà venire Ma staremo a vedere...
Concludo dicendoti che La frase Vanna Marchi e blabla è tuttatua, fanne ciò che credi.
con affetto, Squauzza tua
:)