24 June 2013

Un buon non compleanno

Oggi. Proprio oggi, due anni fa.

Ci sono date che entrano sottopelle come tatuaggi invisibili.
24 giugno 2011 è uno dei miei tatù.




Erano giorni di ansia, nell'aria si percepiva quello che poi a breve sarebbe stato annunciato. Metastasi.
Il giorno prima compravo i biglietti per me ed il chercheur e intanto preparavo uno stupido tiramisu. L'ho già raccontato.
Il periodo del calendario era quello che promette il peggio di me. Ciclicamente depressa, incapace, inetta, reietta, in una bipolarità tutta ormonale. Invece, se non serena, perchè era impossibile, ero però in me. Mettevo insieme un bagaglio leggero e preparavo un insulso tiramisu per i colleghi. Quanto è stato simbolico quel tiramisù.

Nel pomeriggio i miei colleghi andavano in visita ad un birrificio. All'ultimo momento io avevo annullato, dovevo tornare a casa, prepararmi spiritualmente per la partenza. Soprattutto volevo passare in farmacia e togliermi il pensiero che mi si rigirava in mente insieme a tutte le preoccupazioni stranamente pacate e lucide.

Da molto poco avevo deciso davvero di abbracciare l'dea di essere madre. Quella calma interiore mi risultava sospetta, ma allo stesso tempo non potevo crederci. Meglio domandare un responso e non pensarci più. E' strano che scelsi la farmacia vicino al lavoro. Scrissi comunque il nome del test su un fogliettino per non doverlo dire ad altavoce, bimba grande ma timida. Di giorni sospetti ne erano passati appena due, ma erano abbastanza per lasciarmi sbalordita di me e del mio selfcontrol.

Arrivata a casa corsi in bagno a fare pipì in un bicchierino per poi immergerci dentro quel bastoncino. Puntai il timer del cellulare cercando di ingannare l'attesa. Poi, finalmente, guardai. Fissai quelle due linette rosa per dei minuti buoni, poi presi a camminare su e giù per la stanza, al primo piano di quella casetta adorata in Westerstraat. Adesso mi dispiaceva terribilmente averlo fatto senza di lui. Lui che mi diceva di aspettare, invece per me urgeva sapere se le linette erano una o due.

Felice ero felice, pur in quel panorama di cattivi presagi, di una felicità più che altro incredula. Anche se in effetti nella biochimica dei miei pensieri tutto tornava. It makes totally sense continuavo a dirmi.
Adesso c'era una vita da accogliere. Ma c'erano anche le metastasi.
Quel giorno, 34 anni dopo di me, nasceva l'idea di mamma. Allo stesso tempo prendeva anche forma e dolore l'idea di non averne più una. La prima ha avuto diversi mesi per prepararsi, la seconda solo poche, atroci, settimane

Oggi mi avrebbe telefonato e mi avrebbe detto
ciao bimba, come ti festeggi?
E io che a festeggiarmi non sono mai stata brava. Non che non ne avessi piacere, ma a disporre per benino gli eventi all'essere festeggiata non sono mai stata capace. Mi sono anche sposata un uomo che rientra in questo quadro poco festivo.

Eppure quest'anno sento il desiderio più che di festeggiare, di celebrare. Questo giorno.

Fare un tiramisù da portare al lavoro sarebbe stato simbolico. E a me i simboli piacciono, ma non ne ho davvero avuto il tempo. Allora mi metterò la gonna gitana, mi truccherò persino un pochetto. Porterò un pacco di canestelli e di cantuccini  da offrire insieme al caffè, come a dire ai colleghi, festeggiatemi è il mio compleanno. Invece io in cuor mio è qualcos'altro che starò celebrando.
Piccolissima innocente bugia.

Ma ti prometto che io mi festeggio.

15 comments:

  1. Buon non compleanno a te allora.
    eh si, Festeggiati :D

    ReplyDelete
  2. Un abbraccio di non compleanno. Un uomo saggio tempo fa ha cercato di spiegarmi l'importanza di festeggiare.
    Anche quando non e' facile e qualcuno di importante manca all'appello.

    ReplyDelete
  3. Buon compleanno o buon non-compleanno...decidi tu. L'importante è che sia qualcosa.
    Ciao
    Dario

    ReplyDelete
  4. Ci sono degli eventi che ci toccano per sempre. Credo che avere figli serva da un lato a vedere completo quel “cerchio della vita”, e quindi ci trasmetta una maggiore serenità, ma dall’altro, almeno per me, faccia sentire un grande senso di impotenza per certi avvenimenti che potrebbe minare la massima cura, se non addirittura la presenza, per una persona che sta crescendo e che ne ha bisogno. Mi rendo conto che alcune cose accadono come quando cade un quadro dalla parete, senza un apparente motivo, fino a quel momento stava fisso sul muro senza problemi, poi d’improvviso senti un rumore, lo trovi a terra senza che nessuno l’abbia sfiorato. Veramente difficile da accettare, quasi inaccettabile.


    A parte tutto, BUON NON COMPLEANNO!

    ReplyDelete
  5. Si dice che quando una persona ci lascia, c'è sempre una nuova vita in arrivo. Io ho saputo di aspettare mio figlio qualche giorno dopo aver perso la persona con la quale avevo lavorato fianco a fianco per 11 anni e mi piace pensare che sia stato il suo ultimo dono.
    Spero che tu ti sia festeggiata

    ReplyDelete
  6. Hai vissuto un incredibile flusso di vita, tra gioia e dolore spero che tu oggi ti sia voluta abbastanza bene, vale sempre la pena festeggiarsi. Ti abbraccio!

    ReplyDelete
  7. Ho saputo di essere incinta del secondo figlio, che volevo, il lunedì. Mio padre è venuto a mancare mercoledì.
    Mia mamma diceva sempre che era il nonno non incontrato che aveva mandato a noi quel suo nipotino...
    Mila

    ReplyDelete
  8. Buon non compleanno, oggi più che mai ;)
    Sai che noi due abbiamo degli strani incroci di date? Ti racconterò!

    ReplyDelete
  9. Auguri!!!
    Sei nata 2 giorni dopo la ma bimba!
    che coincidenze eh?
    cerca di festeggiarti! Il più possibile!!!
    un bacione

    ReplyDelete
  10. Auguri cara, festeggiati più che puoi.
    Un abbraccio

    ReplyDelete
  11. Festeggiare vale sempre la pena <3

    ReplyDelete
  12. Grazie a tutti, di cuore.
    Mi sono più o meno festeggiata. Ho ricevuto alcuni doni di quelli non impacchettabili, in tono col mio uomo. Altri li ho chiesti. Soprattutto un po' di tempo per me sola, ritrovare un po' la strada, vedere persone (@biancume <3)

    Sto facendo parecchia fatica e non trovo il tempo per la rete e devo dire che mi mancate molto :)
    baci e grazie

    ReplyDelete
  13. ...eccomi...anche se in ritardo. ..AUGURI... è sempre importante festeggiarsi e se quel giorno ha più significati (tristi o felici che siano) allora esistono più motivi per festeggiarsi!

    Un abbraccio!

    Giusy

    ReplyDelete
  14. Ma la tecnologia mi sabota..! Perchè non mi è comparso il tuo post nuovo tra i miei blog di blogger..? E uno così importante per di più. C'è qualquadro che non cosa. Che dispiacere arrivare così tardi..

    In ritardo indegno quindi, ti faccio tanti auguri Squa. Di cuore. Posso solo immaginarlo il dolore che racconti. Ma per come descrivi il chercheur ti so in buone mani. La tua forza fa il resto. Festeggiare sempre e comunque, che i buchi neri hanno paura delle risate!
    Ti abbraccio

    ReplyDelete

Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova