22 June 2011

a che gioco stiamo giocando?

...questo post mi si rigira dentro da qualche giorno, devo farlo uscire da qui al piu' presto, anche se gia' so non sara' come lo speravo...

La vita e' come un videogioco. Affrontare tutte quelle navicelle, che arrivano da ogni lato, oppure ingegnarsi per superare il labirinto e prendere quanti piu' fruttini o monetine e' possibile. Pigiare tutti quei tasti, all'impazzata. E l'adrenalina. Ci si appassiona. Poi a volte si perde l'entusiasmo. Si ha la percezione che sia come un videogioco, appunto, ma in senso cattivo. E che se guardi altrove c'e' tutto un universo, c'e' dio, c'e' l'aldila' e non ci si crede che il nostro compito sia di andare avanti a "giocare".
E invece un po' si.

Ed allora ci vuole un po' di armonia: giocare consapevolemente, divertirsi nei livelli facili. Ci volevo mettere anche una riflessione sul'arte di imparare, ma non mi viene piu' ed ho fretta di "andare avanti"... lo lascio scappare...
Accettare il gioco, mangiare il gelato, guardare le seie tv, rilassarsi tra un livello e l'altro... ed essere consapevoli di tutto il "di la' del gioco". Accettare.

Poi giocando, giocando, tra uno semplice ed uno simpatico, arriva il livello supermega difficile. Ci drizziamo su all'erta, questo rihiedera' la massima abilita'. L'occhio al "di la'" puo' diventare particolarmente difficile.

E' arrivato il livello quello col mostro spaventoso e per quanto assurdo possa sembrare, per un attimo, solo un attimo ho sorriso e pensato: adesso ti faccio vedere io.
Spero di superarlo


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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova