07 September 2011

nap it out

il mio primo giorno libero!

Dal primo settembre sono passata ad un quasi-full time al 90%, avro' libero un mercoledi' si ed uno no.
Quante aspettative avevo riposto in questa preziosa giornata libera! Se n'e' praticamente andata via dormendo, o almeno in una serie di attivita' che avevano un unico scopo: dormire.
Da quando siamo rientrati in Olandia sono affetta da una sorta di jet lag che mi porta a svegliarmi immancabilmente alle 5 del mattino. Cosa che in se' a me non dispiacerebbe affatto, non fosse altro che poi gia' a partile dalle 8 di sera sono un cencio da buttar via. Ho provato ad andare a letto un po' piu' tardi giorno dopo giorno, riuscendo solo ad evitare la svegliatina delle 3. Pero' la mattina dopo occhi spalancati alle 5 comunque, cosa che giorno dopo giorno mi stava spegnendo sempre di piu'.

Quindi oggi:
ore 9,30 compiuta la prima missione: visita al primo nido (tanti appunti mentali da metabolizzare); ore 10,30 rientro a casa, cazzeggio compiuteristico, preparativi per
-ore 12- bella nuotata sfiancante in piscina; ore 14 pranzo a base di mela (rigorosamente prima del pasto) e piattone enorme di pasta al sugo, avente scopo di stimolare un picco insulinico modello Everest, due tocchetti di cioccolata (che fa sempre bene ai nervi); finalmente ore 15 spento il cellu, il computer, rifugiata in pigiama sotto il piumone (ah l'estate olandica!) col libro sulla gravidanza che mi ha prestato la mamma francese (evviva, mi mancava!)... 15,30 chiudo il libro, spengo tutto e ciao, riapro gli occhi alle 17,30, torno alla vita alle 18. Riposata, fresca, pimpante. Mi scateno in ricerche di testimonianze di parti in Olandia. Telefono alla famigghia che da quando ho ripreso a lavorare arrivo a sera troppo devastata per sollevare il telefono skype. Torna il chercheur e finalmente non e' una cena che vorrei solo mettere la testa sul piatto e dormire, mi racconta della sua interessantissima giornata alle prese con una cacciatrice di teste. Penso ad un po' di cose che devo fare. Scrivere la mia autovalutazione per la valutazione annuale del personale, che io ho fissata per lunedi', e ci tengo parecchio. Prepararmi psicologicamente per l'appuntamento col medico di base che ho posticipato per troppo tempo e infine fissato per domani. Una deadline per venerdi'.
Tutte cose che avevo pensato di fare oggi ed invece ci ho dormito sopra... Ma va bene, sono carica.

4 comments:

  1. È il primo? Dormi, dormi, lo dicevano pure Tolstoj in Guerra e Pace, mi pare, che le primipare dormono perchè il loro corpo sa che ne hanno tanto bisogno e finchè possono, lo facciano.

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  2. prim@ primissim@ !
    La cosa che mi affascina e' che sono stata sempre pennichella-refrattaria. per me di giorno non si dorme. mai fatte tante penniche come in questi 3 mesi!

    Mi sto (ri)leggendo tantissime delle cose che hai scritto tu sul parto e l'essere padri, e le palline.... E se non ti dispiace linkero' qui tuoi vecchi post per appunto mio e perche' sono immortali!

    grazie della visita :)

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  3. Scrivere la tua autovalutazione? Che cosa interessante! In Italia si viene soltanto valutati dagli altri...

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  4. @desti: si si! Ogni anno. E' un esercizio difficilissimo ma tanto utile. Anche negli stati uniti me lo facevano fare ogni anno.
    Il sistema che adottano gli olandici per motivare i lavoratori ha dell'eccezionale. o forse sono fortunata io dove sto. Dubito che mi trovero' meglio altrove dal punto di vista delle condizioni "umane"... e purtroppo non e' mica certo che potremo restare a lungo termine.

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova